giovedì 3 gennaio 2008

E nel futuro cosa c'è? Io non lo so e nemmeno te...








Se c'è una certezza alla base della mia filosofia di vita, è che l'ironia che tanto amo non è altro che il lato positivo di un'amara consapevolezza della realtà e di me stessa.
Siete abituati a leggere gags , racconti romanzati della mia quotidianità resi come la caricatura di eventi, rendendo le parole la mia terapia sdrammatizzante.
Ma non a caso ho scelto lo pseudonimo Insalata, perchè non sono solo la buffa giullare di corte che conoscete . Sono un tipico "pesci della prima decade con ascendente leone" e ciò significa che dentro di me circola una continua maionese impazzita.
Mi sono augurata per questo 2008 di continuare a possedere ed utilizzare l'autoironia come palliativo che renda meno pesante ciò che la mia mente e il mio carattere troppo spesso producono in eccesso.
Gradualmente ho capito che essere sempre troppo seria mi recava un'overdose di stress che nemmeno con il Nirvana sarei riuscita a superare e allo stesso tempo che prendere la vita con troppa leggerezza non è da me, non fa per me, non mi si addice proprio.
In questo 2008 voglio promettere a me stessa di vivere almeno parzialmente senza aspettative e questa non è un'aspettativa ma una vera e propria promessa che nell'arco di 365 giorni, che non sono pochi, vorrei almeno riuscire ad iniziare.
Il tempo ha permesso che certe ferite si cicatrizzassero e che l'anno scivolasse lasciandomi alle spalle una situazione che per me, solo per me, era irrisolta e logorante, che non ho mai capito davvero, che è stato il frutto delle mie speranze, illusioni. Il tempo ha permesso che tutto ciò accadesse lentamente, lungo il corso di diversi mesi. Ora ho perso ogni tuo contatto, definitivamente. Ed è stato un bene che senza motivo improvvisamente sparissi da ogni possibilità di contatto. Niente più messenger , cellulare, modo in cui possa sapere come va avanti la tua vita.
L'ultima volta ho capito e avuto la certezza che per te stava incominciando una nuova realtà. L'hai voluto e in un certo senso te lo sei meritato.
Questo lampo è stata la spinta per metabolizzare una volta per tutte e iniziare a prepararmi anch'io per ricominciare da me.
Ed è proprio a me stessa che voglio dedicare questi 362 giorni che m'aspettano, in modo che siano il frutto del passato maestro e la pattumiera di quello inutile.

3 commenti:

Francesca Palmas ha detto...

Tesoro, ti auguro che quest'anno ti dia ciò che desideri veramente. E che chi ti ha recato confusione e malessere sappia e comprenda cosa si è perso...E io sono certa che lo sa. E la sua punizione divina l'ha già avuta...Io e te lo sappiamo ;)

Mat ha detto...

ma io dico, perchè augurartelo solo per 362 giorni? facciamo per 362 anni cosi siamo al sicuro per un bel pezzo!

p.s. ti ho detto di togliere la verifica delle perole!ufff, testarda!

bdp ha detto...

emy!! ovviamente non so a cosa (o meglio a chi) ti riferisca xchè è da troppo poco tempo che ti leggo, ma ti auguro davvero che il nuovo anno ti aiuti a ricominciare da te, come tu stessa hai detto... e spero tanto che l'autoironia che ti contraddistingue non ti abbandoni mai, xchè è una grande, grandissima qualità! :)
un bacione!