martedì 29 aprile 2008

La farmacia ambulante



Quando una è SFIGATA è normale consuetudine che le capitino fatti e sventure inauditi e assurdi proprio in prossimità degli eventi importanti.
E' proprio questione genetica. Quando devi affrontare qualcosa di urgente, improrogabile e importante è impensabile che ci arrivi in serenità e tranquillità.
Per forza devono capitarne di tutti i colori.
Prima degli esami,ma non il mese prima, due-tre giorni, qualcosa mi capita SEMPRE.
C'è stata l'influenza intestinale indistruttibile; c'è stato lo stramaledetto primo dente del giudizio che improvvisamente mi costrinse a due settimane di mutismo, distorsione facciale, grida disumane , ricerca di un dentista a Roma, che ovviamente si trovava dall'altra parte della città e mi costò quanto un viaggio alle Maldive.
Con quello pensavo di aver finito. E invece no. Siamai. Il giorno che qualcuno mi chiederà "Come stai?" e risponderò" In splendida forma, sto benissimo, mai stata meglio", esorterò tutti ad organizzare una conferenza stampa nazionale per comunicare il miracolo.
Era venerdì 25 aprile , giorno di festa, ciò significava che trovare una farmacia aperta era come trovare un ago in un pagliaio. Ad un certo punto, mentre ero proprio rilassata e non me l'aspettavo,
ecco che arriva l'infame secondo dente del giudizio.
Il presentimento che stavo avendo non era di certo dei migliori. L'unica parola che riuscivo a pronunciare era degna della Regina Elisabetta:"Cazzo, cazzo, cazzo , cazzo!", ripetuto un numero periodico di volte. Non era una richiesta di pietà ormonale primaverile. No, per una volta gli ormoni non c'entravano. Era un'esclamazione di bestemmia anche in kazakistanese. E credo che anche la suddetta Regina Elisabetta, in un momento come quello, avrebbe finemente sviluppato un elenco di parolacce isteriche.
C'era da fare solo una cosa: armarmi di pazienza biblica e andare subito, immediatamente, a cercare tutto l'armamentario occorrente per cercare di salvare in corner la situazione.
Ma ciò non bastò. Lo stramaledetto continuava testardo a distruggere tutto ciò che lo ostacolava nella sua crescita e io mi sono ritrovata ancora una volta con una guancia simile a quella di un avversario di Mike Tyson e dolori continui.
Era sabato ormai e mancavano solo 4 giorni alla partenza. Lo stronzo non si era ancora arreso. Ecco che si decise per la soluzione estrema: trasformarmi in una medicina umana. Chiamai il dentista in preda ad un attacco di panico, mentre mio padre in tutta la sua flemma mi diceva:"Noi comunque partiamo lo stesso. Mica te l'ho data io la malattia!". A quel punto volevo solo strapparmi il dente con le mani e farla finita. Il dentista mi ordina 3 dosi di antibiotico al giorno + 2 di antidolorifico + le medicine varie ed eventuali per evitare i conseguenti problemi gastrointestinali.
Arrivata ad oggi, martedì 29 aprile, la mia unica attività quotidiana è prendere medicine. Domani mattina mi aspetta un volo di 9 ore che affronterò con la forza di una che ha subito un'anestesia totale. Sto andando a S.Domingo con una farmacia ambulante. Anzichè 12 costumi ho 12 tipi di medicine diverse: ANTIBIOTICO , ANTIBIOTICO PER L'APPENDICITE CRONICA, OKI, PILLOLA CONTRACCETTIVA, ANTIDIARROICO,FERMENTI LATTICI, GASTROPROTETTORE,TACHIPIRINA,ANTISPASTICO,ANTICISTITE,ANTIMALDIPUNTADELPIEDEDESTRO,ANTIROTTURADICAZZODIQUALUNQUETIPO!
A questo punto credo che mi fermeranno credendomi una contrabbandiera di medicinali che sta cercando di scappare agli antipodi per sfuggire alla CIA.
E credo anche che questo sia la conseguenza dei milioni di malauguri che stronzi invidiosi , saputo che stavo recandomi ai Caraibi, mi hanno mandato quotidianamente prima di andare a dormire come preghiera della buonanotte.
Detto ciò, vi chiedo la pietà di non dirmi BEATA, CHE INVIDIA, A S.DOMINGO , ED IO INVECE blablabla. Fate finta che sia a zappare la terra in Uganda. Anzi, sperate che la mia situazione migliori e possa godermi il viaggio. Penso di averne già passato abbastanza! Ci rivediamo la settimana prossima, spero A-A-BBRONZATISSIMA e senza + ascesso!

venerdì 25 aprile 2008

Sindrome di Peter Pan



...Gli amori vanno via, ma i sogni ma I SOGNI NO, alcuni non si avvereranno mai, però IMMAGINARE è l'unica certezza che HO

Io lo sapevo che non sarebbe finita lì.
Lo sapevo che non bastava il Moccia Virus. Evidentemente Scusa ma ti chiamo amore non mi era bastato.
Lo ammetto e lo confesso: sono completamente drogata della serie de I Liceali.
E' il secondo giorno di fila che mi inebetisco le ore e rido da sola, piango, mi appassiono, vengo completamente coinvolta da queste storie puramente adolescenziali.
Mi sento una quindicenne, tanto che mi è venuta un'incredibile voglia di comprarmi la Smemoranda e pasticciarla, come non ho fatto al liceo.
Come vi ho già raccontato, la mia è stata una vita liceale un po' anomala. Aveva tutti i requisiti ma non era VERAMENTE adolescenziale. Non ho mai scritto "Giacky ti amo" sui banchi, non ho mai avuto un diario segreto dove sfogare le mie frasi romantiche. Ora mi vengono sprazzi di idee nostalgiche che mi vogliono far tornare adolescente. Quegli attimi che dici "Massì chissene frega" di tutto e di tutti e con la spensieratezza e la libertà TOTALE ti butti a capofitto nelle cose, spinta da ideali e da quei sogni un po' utopici che da soli bastano a sorreggerti.
Per una come me, che è cresciuta troppo in fretta e ha sempre pensato a voler andare più avanti di quello che doveva e poteva, in tutto e per tutto, con la smania di avere una rivincita, questi attimi retrogadi ma di assoluta libertà mentale, sono FONDAMENTALI. E queste storie, un po' banali e scontate, un po' surreali ma vere, con la loro semplicità nel raccontarsi , non fanno altro che alimentare questa mia voglia nascosta di lasciar una volta per tutte alle spalle il fardello delle responsabilità, delle scelte e dei pensieri quotidiani e tornare indietro ai miei quindici anni e ricominciarli daccapo.
Vabbè vabbè, forse questa full immersion de I Liceali è un tantiniello esagerata. Ehm ehm forse anche i pianti e il fatto che parlo da sola con i personaggi . Ecco forse sì, quello dovrei evitarlo....

23 aprile
Libero - Fabrizio Moro

Mi domando perché quando vivi aspettando
un giorno passa lentamente come fosse un anno
Mi domando perché non sono nato nel 50
Avrei saputo cosa fare io negli anni 70
Mi domando se sei mia oppure fai finta
E se alla fine dei fatti essere onesti conta
Mi domando se la storia è stata scritta dagli eroi
O da qualcuno che pensava ai ***** suoi
Mi domando perché mi fa schifo la mia faccia
A volte si e a volte no
Perché a volte voglio avere solo quello che non ho
Mi domando soltanto perché
Gesù Cristo è morto in croce per me

Voglio sentirmi libero da questa onda
Libero dalla convinzione che la terra è tonda
Libero libero davvero non per fare il duro
Libero libero dalla paura del futuro
Libero perché ognuno è libero di andare
Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

Mi domando perché pensare troppo mi turba
E se una volta almeno mio padre ha fumato l’erba
Mi domando se avrò un figlio
E se mio figlio mi odierà
Perché purtroppo si odia
Chi troppo amore ci da
Mi domando se la mia è una vita felice
E so rispondere solo che mi piace

Voglio sentirmi libero da questa onda
Libero dalla convinzione che la terra è tonda
Libero libero davvero non per fare il duro
Libero libero dalla paura del futuro
Libero perché ognuno è libero di andare
Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

Libero perché ognuno è libero di andare
Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

mercoledì 23 aprile 2008

IL RISVEGLIO DI SIMONE ORMONE


...Non sono incinta, è solo la primavera!
Saranno gli uccellini che cantano, sarà che finalmente è uscito il sole, sarà che il letargo mi stava facendo uscire pazza, ma a me quest'aria di primavera mette 3000 voglie.
Innanzitutto ho una voglia matta di fragole e panna. Ma, siccome sempre la solita finta dieta del kaiser aleggia imperterrita, ne sto mangiando a kg, ovviamente senza panna, per ora. Anche se fragole e panna fa molto 9 settimane e mezzo e pensarci aggrava la situazione.
Poi ho voglia di fare le gite fuori porta la domenica mattina. Mi voglio svegliare con il sole e andare alla scoperta di nuovi posti , passeggiare in paesini sconosciuti , al mare, in campagna, sulle colline e poi fermarmi in qualche trattoria a gustare i piatti tipici.
Ho voglia di andare a studiare al parco. Sdraiarmi con l'Ipod sul prato e rendere lo studio meno pesante e anche meno proficuo!
Ho voglia di ricominciare le passeggiate romane, le serate a trastevere e sul lungotevere.
Ho voglia di mare, del mio mare.
Ho voglia di ricevere un mazzo di girasoli.
Ho voglia di essere circondata da risate e sorrisi contagiosi.
E poi e poi viene il bello, anzi il brutto, vabbè diciamo quello.
Ecco rivelato il secondo dilemma che la bella stagione comporta:


IL SECONDO DILEMMA: WOULD YOU...?

L'altro giorno mi trovavo comodamente svaccata al sole con le mie amiche sul prato di Villa Ada e l'unica azione che poteva distrarmi dall'imbalsamazione era osservare ogni passante di sesso maschile presente nel parco, cercando di dialogare con il fidato Simone Ormone per patteggiare un compromesso tra civiltà e soddisfazione sensoriale. La scena comprendeva anche tutti gli altri appartenenti al gruppo. Donne e uomini, più o meno quasi tutti, impegnati ed attenti a rifocillare e risvegliare un po' lo spirito .
Credo che la primavera possa definirsi la stagione delle zecche.
Improvvisamente, tutto ad un tratto, spuntano come funghi uomini pronti ad appoliparsi e donne pronte a farsi appolipare. Probabilmente i pollini primaverili diffondono qualche sostanza stupefacente (nel senso doppio del termine).
Non so come, ma si finisce ad immaginare scene sessuali anche con soggetti che potrebbero tranquillamente fare la controfigura del Gobbo di Notredame .
Tanto che, se dovessi registrare le frasi più frequenti che escono dalla mia bocca in quest'ultimo periodo , ne uscirebbe un elenco simile:

"Guarda quello che carino, ha 45 peli sul polpaccio"
"Guarda quell'altro che carino, ha la punta dell'orecchio uguale a Ricky Martin"
"Guarda quell'altro ancora che carino, ha la erre moscia"
"Guarda quello, non è carino, ma è molto simpatico, quindi si può fare!"
"C'è uno , che non mi piace, ma che di giorno fa il cuoco, la sera dipinge quadri cubisti con sottofondo del Fado Portoghese e poi si fa in vena guardando fino alle 5 del mattino film muti come Cabiria del 1914. Sicuramente è uno interessante, quindi si può fare!"

Ora, siccome è vero che in primavera le farfalle pullulano, ma io ho la leggiadria di un ippopotamo indiano in questo senso, è ovvio che di tutto quest'elenco non ne vada in porto manco uno. Perchè quello che magari ha 45 peli sul polpaccio, magari si scaccola e quindi fa passare ogni voglia; quello con la punta dell'orecchio uguale a Ricky Martin ha anche un'altra cosa in comune con lui: è gay; il molto simpatico poveretto ha solo il compito di sorbirsi le nenìe sulle caccole del primo e su come i più carini siano sempre gay che tu ripeti a pappardella mentre quel poveretto fa 3000 show nella speranza di conquistarti per poi sentirsi dire: "sei troppo forte, vuoi diventare il mio migliore amico?" :Il cuoco pittore maledetto alla fine risulta talmente tanto pesante da trasformarti in un ermafrodito, per cui potresti farci solo una gara a chi ha le palle più grandi e ovviamente vinci tu, dopo che lui ti ha parlato del Male di vivere di Montale e ti ha proposto come prima uscita una maratona di film di Chaplin e per concludere in bellezza fissare il soffitto ascoltando L'Inno al Suicidio di qualche gruppo dark islandese. Afflitta, tenti di conquistare quello con la erre moscia che fa molto francese, ma scopri che di francese non ha proprio nulla, perchè purtroppo, casualmente, la parola "ramarro" è capitata nel discorso una decina di volte, con il risultato che hai risparmiato tempo nel farti la doccia prima di andare a letto perchè ci ha pensato lui!

Ora, molto probabilmente, è colpa mia che ho le stesse pretese di Monica Bellucci e do retta ad un abitante del cervello troppo vivace ma inaccontentabile. E' vero anche la mia maledetta ansia fa sì che da femme fatal mi trasformi in "femme chepall", quando lo si sa che le stronze ce l'hanno sempre vinta. Infatti copione vuole che mi porti appresso una carovana di zecche inutili, mentre quelle utili saltellano di qua e di là e non riesco mai a raggiungerle.
A proposito , vi chiederete che fine abbia fatto Barman Sesso?? Bene, ho deciso che metterò molto raramente piede nel suo locale, perchè ha pure messo una tessera per l'entrata. Secondo voi devo pagare per vedermi surclassare dalle imitazioni scadendi di Avril Lavigne che fanno le galline con lui?? !!!
Ebbene sì, sarà una primavera dura da reggere. Mi aspettano tante corse al parco e tanta palestra che sfoghino questa mia esuberanza giovanile!!!

martedì 22 aprile 2008

La mia parte intollerante



Se c'è un difetto che ho sempre avuto è la scarsa pazienza.
Ci sono soprattutto due cose che mi infastidiscono: GLI AMBULANTI CON I MEGAFONI e i WEEKEND DI SOLE trascorsi dentro casa.
Quando mi sono trasferita dal caos del centro di Roma al mio quartiere-paesello ero proprio contenta della pseudo-pace e dello pseudo-silenzio che avrei goduto.
Nella mia via isolata nessun clacson o irlandesi ubriaconi urlanti che cantano filastrocche folk mi avrebbero più svegliata durante la notte.
Vicina al parco avrei potuto sentire solo gli uccellini cantare, sarei potuta andare al mercatino ogni giorno , vedendo la sfilza di anziani cheti cheti che fanno la spesa.
Tutto ciò sembrava essere paradossale pensando di essere a Roma.
Le prime notti trascorsero un po' strane. Tutto quel silenzio mi destabilizzava.
Poi una domenica mattina, dopo aver fatto le ore piccole, ecco che improvvisamente vengo svegliata di soprassalto da una cantilena ripetitva:"E' ARRIVATO L'ARROTINO, AFFILIAMO COLTELLI, FORBICI, SPRANGHE,ASCE, SPADE, FALCI. CASALINGHE E' ARRIVATO L'ARROTINO!". Questa sigla fu ripetuta un migliaio di volte, il tanto giusto per trapanarmi il cervello.
Era impossibile che a Roma arrivassero ancora gli arrotini a svegliarti la domenica mattina. Non vengono più i Testimoni di Geova, i venditori di aspirapolveri, gli zingari, ma gli arrotini persistono comunque nella loro missione di svegliare la gente di domenica mattina , quando sono sicura che ognuno vorrebbe ficcare tutte quelle lame una ad una nei loro didietro.
Questo pomeriggio si è ripetuta la stessa scena, con un altro ambulante.
Finalmente era arrivata l'ora del riposino pomeridiano. Dopo la classica ora di preparazione al sonno con sottofondo di Maria Filippa, ero pronta ad appisolarmi ben bene una mezzora prima di fingere di studiare. Mi accovaccio , chiudo gli occhi e inizio la mia bella pennica. Ma ecco che improvvisamente continuo a sentire le voci:"FRAGOLE CARCIOFI PATATE ARANCE DONNE, FRAGOLE CARCIOFI PATATE ARANCE DONNE, FRAGOLE CARCIOFI PATATE ARANCE DONNE COMPRATE!".
"Noooooooooooo ti prego nooooooooooo, BASTAAAAAAAAAAAAAAA. Non voglio ne fragole, ne carciofi ne patate ne arance ne donne comprate! Vattene da sotto casa mia ti prego, oppure faccio come si faceva anticamente ai disturbatori della quiete: lancio una secchiata di fluidi liquidi non gradevoli e soprattutto impara a mettere il soggetto e il verbo all'inizio della frase!"
Questa terribile sveglia pomeridiana è stato il preannuncio di una serie di eventi che hanno allentato la mia già poca pazienza. Tra questi la focalizzazione e la vana metabolizzazione del fatto che questo weekend di festa, che si preannuncia soleggiato e caldo, lo trascorrerò a casa, da sola, senza fare un'emerita mazza.
A Roma ci sarà una fuga di massa. Rimarremo solo io e gli arrotini. Penso che sia giunta l'ora di iscrivermi a yoga e convertirmi una volta per tutte al Buddhismo.
Ho bisogno di chackra e di una dose elevata di tolleranza nelle vene!

lunedì 21 aprile 2008

Specchio specchio delle mie brame...



Quando inizia la primavera ogni donna va incontro a due dilemmi tragici che influenzano ogni contesto della sua vita.

PRIMO DILEMMA: L'AMARA VERITA'

Alla fine dell'inverno la donna sa che di lì a poco non potrà sfuggire a quella fastidiosa voce del grillo parlante che sbuca fuori sempre nei momenti meno opportuni.
Sto parlando di quel momento catartico, ma che dico , traumatico, in cui si avverte la piena consapevolezza che la bella stagione è iniziata e quindi tu, donna, sei costretta inesorabilmente e obbligatoriamente a tirare fuori LEI.
Lei che avevi nascosto durante il letargo invernale. L'avevi riposta con aria sadica e vendicativa , chiusa nello sgabuzzino come castigo e da quel momento, che si aggira attorno all'avvicinarsi di Natale, non l'avevi più cercata, ne tantomeno volevi sentirne parlare. Dopodichè felice e non contenta, ti sfregavi le mani e te la ridevi sotto i baffi , sentendoti come liberata.
Poi c'è chi, come me, l'aveva addirittura buttata.
Ma Lei è diabolica, quando pensi di essertene liberata , ti ottenebra la mente, ti tenta come il serpente e tu ci ricaschi.Purtroppo se sei debole ci ricaschi ogni santissima volta.
Ed io proprio l'altro giorno sono rientrata in questo tunnel e l'ho pure arredato.
Mi trovavo dentro al negozio di casalinghi. L'intento era di comprare solo una coccarda. Dico, una semplice e piccola coccarda.
Invece no, ecco che spunta fuori quella maledettissima voce.
E' arrivata pungente e di soppiatto mentre mi trovavo di fronte ad un frullatore in offerta. L'avevo pure preso in mano per comperarlo, quando mi rendo conto di non avere abbastanza cambio.
Subito dopo, mentre ero alla ricerca della coccarda, la voce tentatrice è comparsa e senza proferire parola, mi ha fatto comparire casualmente di fronte al reparto BILANCE.
LEI era lì, in vetro trasparente, elettronica, precisa, infallibile per almeno i primi mesi.
La voce zen della serenità è entrata in campo per combattere la voce tentatrice. Ma purtroppo è stata una battaglia persa.
"Tanto non ho soldi in cambio, prendo solo la coccarda"
"Puoi sempre pagare con la carta ,no??? Così ti levi la curiosità di sapere...non sei curiosa?? Non ci credo. Ammettilo che sai benissimo che ormai nelle bilance di casa bluffi ogni volta e che ora vuoi saperlo. Cosa vuoi che siano 13 euro in confronto alla soddisfazione di sapere quanto pesi".
Un braccio tratteneva l'altro. Una mano picchiava l'altra. Ma alla fine ha vinto lei e sì, lo confesso, l'ho comprata.
L'ho portata a casa come fosse una croce. Pesa 2 quintali ma soprattutto è la portavoce della verità. Solo lei custodisce il prezioso segreto del mio peso. Segreto che è rimasto non svelato per ben 1 anno e più.
Mi sono spogliata.L'ho poggiata per terra. L'ho guardata per un paio di minuti. Ho trattenuto il respiro. Ho chiuso gli occhi e poi sono salita su. Ci sono voluti circa altri 5 minuti prima che mi azzardassi a guardare.
L'amara verità era lì di fronte a me ed io non potevo più sfuggirle.
3 kg e mezzo in più dell'estate scorsa. Subito in mente mi sono comparsi tutti i peccati di gola che ho fatto con la stessa aria sadica e vendicativa con cui ho messo in castigo la bilancia. Ora è lei che me la sta facendo pagare. Perchè chi vuole fare la furba con lei, la paga sempre amaramente. Ai chili di troppo non si sfugge.
Tachicardia, occhi sbarrati, un grido e lo sconforto. L'idea perenne del tacchino, delle carote che escono pure dalle orecchie, della quantità industriale di lattuga che mi trasformerebbe in un bovino ruminante, mi stava dilaniando.
"BASTA D'ORA IN POI DIETA, DEVO PERDERE 4 KG IN 3 MESI!"
Le ultime parole famose...
Stamattina pic-nic a Villa Ada.
"Fatina mi raccomando, io devo mangiare poco, tu sgridami se mi vedi abbuffare. Farò giusto un assaggino"
Ogni volta è così.
Il risultato???
Patatine, insalata di riso, quiches di spinaci e ricotta, trancio di pizza margherita, alle zucchine, al prosciutto (grandi e alti quanto un filetto di manzo) e mega pezzo di ciambellone fatto con la cioccolata di pasqua sciolta.
E' inutile, mettermi di fronte al cibo è come mettermi di fronte Raz de Gan. Non riuscirei proprio a resistere.
Se avessi comprato il frullatore sicuramente ora vivrei con meno sensi di colpa.
Ora faccio un appello a voi, lettori maschi, se ci siete per favore PALESATEVI e soprattutto, se siete degli accaniti sostenitori della donna un po' in carne, perchè io so che esistete ancora e siete ancora tanti, MANIFESTATEVI, DITEMI e RIPETETEMI che la donna in carne è terribilmente sexy , che le maniglie dell'amore da toccare sono una goduria e che le curve morbide sono una delle cose più arrapanti al mondo.
Fate un gesto caritatevole. In questo modo eviterete che una povera ventiduenne vada al mare a S.Domingo con il burqa integrale!

venerdì 18 aprile 2008

Chi dorme non piglia pesci...Chi non dorme...



Se è vero che chi dorme non piglia pesci (e qualcuno mi deve spiegare se esiste un doppio senso in questo proverbio) è altrettanto vero che chi non dorme prima o poi muore d'isteria.
Ho messo piede a Roma da 48 ore ed è già la seconda notte consecutiva che non dormo.
L'altra notte ero in preda ad un attacco di freddo maledetto dato che è arrivata un'escursione termica sahariana: 22 gradi di giorno, 10 la notte. Il mio letto è ormai una matrioska di coperte. Passo da due piumoni a dormire nuda. Ho anche pensato di avere la menopausa precoce dopo tutti questi sbalzi di freddo e vampate, ma non credo che mi venga concessa di già questa grazia.
Stanotte però ho raggiunto il culmine. Se Freud vivesse ancora di sicuro mi avrebbe citata tra gli esempi d'isteria e d'interpretazione del sogno.
Verso l'1 , dopo almeno 1 ora in cui mi giravo e mi rigiravo nel letto come una fettina da impanare tribolando per farmi venire almeno uno sbadiglio, finalmente sembrava arrivare il sonno profondo. Ma dopo nemmeno mezz'ora ZAC, ecco che vengo beatamente svegliata da Batti che non si rende conto che le 2 di notte non sono mezzogiorno e quindi girovaga con la delicatezza di una mandria di elefanti per la casa, lasciando luci accese, sbattendo gli sportelli della cucina e lasciando la porta aperta che io avevo chiuso apposta per non essere svegliata. Non so quale santo mi ha trattenuta dall'alzarmi e strozzarlo come nei migliori film horror .
Ovviamente il mio intestino ha reagito in tutto ciò con un attacco di panico. C'è stata la solita rivoluzione e vai con altre 2 ore di giro e rigiro per riuscire a riaddormentarmi.
Quando nuovamente sembrava che forse , nonostante le coliche continue e il nervosismo massimo, sarei riuscita almeno a chiudere gli occhi, ecco che inizia a tuonare come se il mondo stesse finendo e scoppia un temporale talmente forte che le cose dai balconi volavano come nei film di fantascienza.
Ormai si erano fatte le 5.30 del mattino, forse 4 ore di sonno riuscirò a conquistarle...invece No, ormai la notte era andata , trascorsa peggio dei dolci sogni che ti augura Marylin Manson.
Il risultato è che in questi 2 giorni sembro uno zombie, ovviamente.
La testa mi scoppia, la mia pancia si lamenta, le occhiaie mi fanno da occhiali naturali talmente sono grandi e non riesco a combinare un'emerita mazza durante il giorno perchè l'unica cosa a cui penso è tornare nel mio comodo letto cagliaritano dove mi cullavo dolcemente tutto questo periodo.
Giuro solennemente che se anche stanotte qualcosa o qualcuno mi sveglia e non mi fa dormire io piglio il martello dal ripostiglio e prendo a martellate la causa e poi mi martello la testa , così forse delle sane 8 ore consecutive di sonno riuscirò a godermele!

giovedì 17 aprile 2008

Riflessioni intellettuali mediatiche

Oggi parlerò di un argomento colto. E' la prima cosa che mi è venuta in mente appena messo piede in casa romana: SONO NELLA MERDA, in tutti i sensi, metaforico e letterale.
Non starò qui a dilungarmi sui motivi facendovi sprofondare gli attributi sotto il livello del mare.Diciamo che sono passata di male in peggio e ora si ricomincia daccapo: nuova ricerca, nuova selezione, nuovo coinquilino. Diciamo anche che la fauna preannunciata era sparsa un po' ovunque. Insetti di non identificata natura dormivano beati su letti matrimoniali di polvere color grigio topo.
Tutto questo contesto "da malumore e colon irritabile immediato", mi ha fatto venire in mente un tema.Fin da quando sono piccola mi diverto a guardare le pubblicità. Con mio fratello giocavamo a Indovina prima il titolo. Ero una campionessa. In neanche 10 secondi indovinavo che pubblicità fosse. Così, con il tempo, sono diventata proprio una cultrice. Conosco a memoria l'evoluzione degli assorbenti. Avrei voluto che la scalatrice cadesse in picchiata; che libera e felice come una farfalla diventasse obesa; che quella della biblioteca morisse sotto una montagna di libri e infine quella della ruota venisse espatriata a fare la Veejay a fanculo.
Ma c'è un altro tema molto caro ai creativi: La cacca. Esistono 3000 pubblicità che parlano di cacca e affini. Vediamo giusto di commentarne un paio per capire cosa possa spingere un umano ad arrivare a cotanta fantasia su un argomento così poco fantasioso.


Mettiamo il caso che uno sia seduto a tavola aspettando il pranzo. Magari sta pregustando una buona lasagna fumante assorto in questo pensiero libidinoso, che tutto ad un tratto sente una voce: "QUANDO LA DIARREA TI SORPRENDE, SOPRENDILA TU CON IMODIUM". Ora io dico, tra tutte le ore che dovete farmi pensare alla diarrea , proprio alle ore pasti??? Ma poi, secondo te, io vado in giro con l'imodium nella borsetta così se, per caso, nella remotissima ipotesi che, mentre mi avvio al primo giorno di lavoro, alla fermata dell'autobus, mi possa venire un attacco acuto di diarrea io ce l'ho lì, zac, pronta a portata di mano??? Ebbene sì, hai ragione, a me è capitato...
Ma non è finita qui.
Mettiamo il caso che hai finito di mangiare la lasagna e aspetti un buon profitterolls pieno di panna e cioccolato fondente. Tante palle piene di cioccolato.
Hai già la bava alla bocca che senti:" Puh che puzza, ma la mamma ha un nuovo trucco!" Allora piccolo bambino cinese del kaiser, grazie mille per informare tutta Italia che la tua pupù non sa di rosa alpina selvatica e che stai per uccidere di asfissia tutti i componenti della tua famiglia ma soprattutto dì a tua mamma che mischiare l'odore cattivo della tua cacchina con quello del deodorante equivale allo stesso effetto della bomba di Hiroshima , cioè crea un miscuglio nucleare letale!
E mettiamo ancora il caso che poi sia pronto a fare un pisolino pomeridiano. Quando chiudi gli occhi in procinto di sognare , ecco che una voce maschile rassicurante risuona nelle tue orecchie:



Per un attimo hai pensato che fosse finalmente arrivato l'uomo della tua vita, invece no, è l'enterogermina che ti tranquillizza e ti dice di non preoccuparti, perchè lei si prenderà cura di te di giorno e di notte proprio come un principe azzurro!
Dopodichè dopo tutti questi problemi di incontinenza è giusto che arrivino un po' di problemi contrari. E qui ecco tutta la sfilza di pubblicità contro la stitichezza che ti propongono quegli yogurt al sapore di vomito misto a prugne ed ibiscus che di primo mattino sono un toccasana! Ma soprattutto mi chiedo: Perchè caspiterina sono sempre e solo le donne a soffrire di gonfiore e stitichezza?? L'uomo no eh, per lui la cagata è sacrosanta quindi piuttosto che avere la stitichezza si fa pure mettere un clistere secondo i pubblicitari. Solo noi donne accusiamo stitichezza, gonfiore e meteorismo. A proposito di meteorismo, arriviamo al culmine del discorso:



Questa pubblicità è stata oggetto di numerosi dibattiti in famiglia. Già dai tempi dello scoiattolo da solo, mia madre gridava contro la volgarità delle puzzette in tv. Siamai che si inneggi alle scorregge libere, Mondieau!
Ora poi con la compagnia dei pinguini siamo quasi vicino alla denuncia. Non solo bastava lo scoiattolo, hanno pure aggiunto un'orchestra di pinguini che intonano una sinfonia con il deretano!
Ma piuttosto io mi pongo due domande:
1) Ma il pubblicitario si era fatto di crack o semplicemente è un abituè delle gare di scorregge per arrivare a concepire che uno scoiattolo e 12 pinguini possano salvare il Polo Nord a mò di puzze???? E soprattutto perchè??
2) Ma con tutta quell'aria puzzolente poi alla fine qualcuno di loro sopravviverà o avranno salvato i ghiacciai ma allo stesso tempo saranno morti tutti????

Con questo dubbio mi addormento e vi lascio riflettere. Forse qualcuno di voi conosce la risposta!

mercoledì 16 aprile 2008

Insalata pre-esotica



Ecco, ora so che mi arriveranno valanghe di maledicenze e malauguri.
Come alcuni di voi sanno, a breve (si spera proprio tra 7 giorni) partirò alla volta dei Caraibi.
Dopo mesi insulsi e mesi impegnati nello scoprire la causa dei miei mali (che è risultata un'APPENDICITE CRONICA), mi merito proprio una di quelle vacanze relax in spiagge da sogno, ma soprattutto lontano, molto lontano.
Così, dopo aver trovato un'offerta imperdibile, la mia family ha prenotato questa settimana dove ognuno di noi sarà concentrato solo nell'abbronzarsi.
Il luogo preciso non si sa ancora. Le mete possibili sono 5: Cuba, Messico, Santo Domingo, Honduras e Jamaica.
L'altro giorno a cena si parlava , appunto, della preparazione al viaggio.
Mio padre inizia ad elencare le tante possibili attività che potremmo fare lì:

"Guarda, di sicuro ci faranno fare gite ed escursioni in posti bellissimi ad esplorare la flora e la fauna del luogo"

"No, ma secondo te io vado a rischiare di trovarmi serpenti velenosi, coccodrilli affamati, iguane lunghe 3 m e devo pure faticare per questo???"

"E allora pensa che potremmo fare snorkeling e vedere migliaia e migliaia di pesci"

"No, ma secondo te io vado a fare immersioni?? Non so usare nemmeno il boccaglio, figurati le bombole ad ossigeno!"

"E allora potremmo andare a fare gite in barca alla scoperta di calette deserte e sconosciute.."

"No, ma secondo te io vado a rischiare di incontrare squali, piragna e pesci strani pronti ad azzannare una mia coscia così allettante e carnosa???"

"SENTI, MA ALLORA CHE CAVOLO VUOI FARE ?"

"Nulla, appunto. Voglio abbronzarmi e rilassarmi!".

La moglie di mio padre era completamente d'accordo con me, lasciando mio padre perplesso e incredulo di fronte a cotanta pigrizia e voglia di ozio da parte di noi donne.
Le mie intenzioni, infatti, sono queste: Sveglia la mattina verso le 9-9.30. Colazione occidentale super abbondante. Costume, creme, cremine, oli , occhiali da sole, pareo e infradito e un paio d'ore sotto il sole con una panza da ippopotamo ma tanto, chissene frega, sono agli antipodi posso pure permettermelo! Dopodichè pranzo luculliano e riposino pomeridiano in stanza con aria condizionata e di nuovo un paio d'ore al mare, circondata da quiz per la patente e libri universitari che farò finta di leggere giusto per non sentirmi in colpa. Ogni tanto sbircerò l'orizzonte per vedere se vicino è presente qualche surfista meritevole che guarderò con bramosia indifferente sdraiata nel mio lettino. Finita la giornata marittima, doccia e restaurazione per la cena e serata. Ecco, ho un dubbio su come saranno le serate lì. Dubito di potermi lanciare in danze sfrenate dato che sono con la family e mio padre non credo che sia molto propenso ad andare a ballare. Essendo in un villaggio, molto probabilmente ci saranno solo famiglie con bambini, quindi possibilità di socializzazione meno di zero. L'unica cosa che potrebbe restarmi da fare è abbordare qualcuno dei suddetti surfisti in qualche chiosco , tanto sono sicura che mio padre capirebbe (uahahahaha). A seconda del luogo in cui andremo, poi, ci sarà la possibilità di ballare balli latino-americani. Come ho già detto in un altro post, io sono completamente la negazione del sesso nelle movenze latine. Sembro un platano lì piantato per decorazione. Però può darsi che qualche bel giovane latino riesca a sciogliermi con il suo bacino snodato , che non sarebbe affatto male.
Ora, dopo tutte queste ipotesi ad occhi aperti, la cosa paradossale è che ho appena visto le previsioni di questa settimana : su 5 posti sta diluviando in 4.
E nel caso quella stramaledettissima sfiga vorrà ancompagnarmi anche questa occasione più unica che rara, di tutto l'elenco fatto non ci sarà niente, ma dico, niente da fare. Ci resterà solo stare in albergo a guardare film al pc. E a quel punto giuro che al ritorno faccio scalo a Lourdes e imoloro pietà, perchè sarebbe l'ennesima situazione da barzelletta che quotidianamente accade alla mia vita!!

lunedì 14 aprile 2008

Insalata ri-romanizzata



Ebbene sì, prima o poi dovevo decidermi a tornare alla mia vita da fuorisede. Questa volta la voglia è di meno 5000. So già che appena aprirò la porta di casa mi aspetterà un accampamento rom dove pulci, zecche e scarafaggi stanno facendo un festino orgiastico sopra il mio letto. Lasciare la casa in mano a Batti per un mese intero è sempre decisamente un rischio. Il mio frigo e la mia dispensa sono talmente vuoti che l'eco canta da solo altissima, purissima , levissima. L'unico pasto rimastomi in freezer è un passato di verdure. Camera mia non ricordo nemmeno in che condizioni sia rimasta. Se nel letto ci siano ancora le lenzuola sporche di un mese fa o se almeno l'ho disfatto prima di partire. Le mie amiche, poi, mi hanno messo l'ansia di una possibile orgia di Batti sul mio letto matrimoniale, ipotesi che potrebbe farmi venire un raptus e bruciare il materasso seduta stante.
Per non parlare del fatto che ogni ritorno è caratterizzato dalla mia obbligata trasformazione in un mulo. Se la valigia all'andata pesa 10 kg al ritorno ne pesa 25. Ciò significa che i 500m che devo fare a piedi dalla stazione a casa vengono percorsi alla velocità di 0,001 km all'ora , sudando, bestemmiando e trascinandomi strisciando per strada. Dopodichè, sfatta, torno a casa e l'unica cosa che so fare è buttarmi nel letto, finchè un attacco isterico non mi coglie e mi porta a voler riordinare e pulire tutto. Cosa inutile dato che dopo 5 secondi è di nuovo tutto unto e sporco. Sarà tanto se non mi becco l'epatite, la lebbra, l'aids, la sifilide, la clamidia e i funghi facendo solo la pipì in quel bagno che sicuramente non viene pulito dal 16 di marzo, giorno in cui sono partita!
Quando le faccende casalinghe sono sistemate, torno a fare amicizia con le amebe della casa. Torno , cioè, a girare perennemente in pigiama per casa cercando qualcosa da fare , invano. Tento di studiare ma alla fine faccio finta. Cerco di uscire ma alla fine la percentuale di distrazione è del 10% settimanale. Vado in palestra ma solo se non c'è Big Gym Nero ad aspettarmi con i suoi cavolo di addominali bassi.
Insomma, uno pensa che la vita da studente fuori sede sia un divertimento illimitato, invece dopo 1 po' di tempo, diventa puro e semplice ozio perpetuo.
Ciò significa che quando non hai lezione, non fai NULLA. Quando hai gli esami, non fai Nulla fino alla settimana prima. Se non esci la sera, non fai NULLA. La pigrizia diventa la mia mia migliore amica, purtroppo. E inizio a sbuffare in continuazione che sono annoiata e stressata! Ma non c'è da preoccuparsi, per fortuna non è sempre così.
A volte subentrano i periodi divertenti, in cui esco ogni sera, viaggio, faccio lunghe passeggiate, vado a feste e mi ricordo di vivere. Soprattutto in primavera è come se Roma mi svegliasse con la sua atmosfera. Spesso vado a studiare al parco o a fare infinite passeggiate con Gina . Quando fa bel tempo di domenica capita che si vada a fare delle gite fuori porta alla scoperta di paesini italiani rustici e caratteristici. A dire la verità mi mancano quei periodi spensierati. Ultimamente mi sentivo sempre senza stimoli. Spero che dopo questo mese d'assenza, la mia vita romana ritorni ad essere quella di un tempo, che mi faceva vedere tutto magico, perchè la sua magia innata mi contagiava.

venerdì 11 aprile 2008

Insalata restaurata



Insalata ha un'usanza, una tradizione che la rende ogni volta felicissima ma molto meno felici le tasche della madre.
Non esiste sosta in terra natìa che non preveda la ristrutturazione completa della sottoscritta. Mi rifiuto categoricamente di ripartire a Roma se non ho sistemato ogni minima parte del mio corpo. E' fondamentale e imprescindibile che salga sull'aereo per Roma SOLO dopo aver dato la giusta attenzione ai capelli, unghie, ceretta e trattamenti per il corpo.
Tutto ciò è conseguenza di due semplici e ovvi motivi: il primo è che a Roma posso tranquillamente scordarmi tutto ciò a meno che non venda un rene e un seno. Quindi i miei capelli arrivano ad avere condizioni inquietanti , le mie mani ancora peggio, con unghie che sembrano tagliate da edward mani di forbice pazzo, peli che si incarniscono fino a diventare terribili mostri mangiapelle che sogno la notte e la decadenza generale impera, dilaga, divora senza sosta e pietà.
Il secondo motivo è che sono una narcisa da guinness, anche se non sembra. Vado matta per tutto ciò che riguarda la cura di bellezza. Fosse per me sarebbe l'unica mia occupazione quotidiana. Così quando qualcuno dovesse chiedermi che faccio nella vita potrei rispondere:"Mantengo la mia gnoccaggine, tzè!".
Il mio sogno nel cassetto è stato sempre quello di poter trascorrere una giornata da principessa in una SPA a 6 stelle plus, servita, riverita, pettinata riuscendo a far diventare (X SEMPRE) i miei ricci morbidi ,boccolosi e fluenti, truccata in modo impeccabile, massaggiata, drenata, scossa, saunata, fatta sudare, rassodata, sventolata e poi fotografata ore ed ore (ahhhhhhh ho già le lacrimucce e sospiro).
Nel mio piccolo tento di emulare questo sogno (per ora) irraggiungibile. A 18 anni mi sono fatta regalare l'imitazione molto(ma molto) discount di questa giornata, con esiti non così tanto soddisfacenti e appaganti.
Ma , per sfortuna del portafoglio di mia madre, più cresco più la brama di vanità aumenta. Inizio a prendere appuntamenti continui in ogni centro estetico esistente. La pedana vibrante, rassodante, dimagrante, drenante è diventata la mia ossessione cagliaritana di questo mese. Tutto quel vibrare sapendo che la mia cellulite così viene annientata senza possibilità di scampo mi manda in disibilio. Per non parlare di quando sento che il mio sedere si è un minimo pompato all'insù e non sembra più una pera marcia. Quella è proprio l'estasi pura.
Poi ci sono le lampade preparatorie per la partenza esotica. Premetto che io DETESTO le persone perennemente color cioccolato finto pure a dicembre. Ma, ma, sono consapevole di stare decisamente meglio con la pelle dorata e ambrata e voglio tornare dai Caraibi con 1 abbronzatura perfetta e non come un peperone ustionato.
Infine c'è la manicure settimanale, con annessi e connessi massaggio e scrub alle mani , la parrucchiera , la depilazione TOTALE e uno stupendo regalo che ho ricevuto per il mio compleanno: UN MASSAGGIO DI UN'ORA IN TUTTO IL CORPO, CON FANGHI E SAUNA!!
Oggi pomeriggio ho iniziato con la restaurazione dei capelli. Ero fissatissima con il colore e i capelli di Lavinia di Centovetrine. A mia madre veniva emicrania da quanto la stressavo con quei maledetti capelli. Ebbene oggi FINALMENTE sono riuscita ad avere i miei riflessi rame scuro con le sfumature ramate. Il tutto è costato il rene di mia madre che è svenuta ancora prima di sapere che avevo anche comprato maschera ristrutturante, shampoo , gocce e un ferro che fa i boccoli.
Ovviamente dato che il mio buonsenso ogni tanto si fa sentire, ho evitato di chiederle anche quel bellissimo ed utilissimo bauletto beauty con scomparti per i trucchi, molto fashion e professional e ho provveduto a fare shopping con i soldi di Cedam di M**..( me lo ripeto così i sensi di colpa si placano un pochino).
Ma domani, domani mi aspetta quella seduta orgasmica. Nonostante sarò sotterratissima dati i peli tipo bertuccia con i quali mi presenterò per fare il massaggio, dopo 2 minuti netti entrerò in un altro mondo, fatto di nulla, senza pensieri ma solo goduria, occhi roteanti, muscoli che si sciolgono, pelle che respira, ciccia e cellulite maledette che scompaiono e per un'ora e mezza potrò sentirmi una regina!
Ovviamente spero che tutto ciò serva(nel senso MI sia utile) a qualcosa..tipo che qualcuno come il ragazzo di Andy rimanga così sbalordito o che qualche caraibico con gli occhi a mandorla e la pelle mulatta mi implori di rimanere lì con lui per sempre a fare Laguna Blu!!

giovedì 10 aprile 2008

Tra i due litiganti il terzo gode



Ammetto di essere davvero ignorante in fatto di politica. Non ne ho mai capito nulla. Ho sempre detestato seguire le indicazioni ideologiche soggettive degli altri, ma il cercare di crearmi una mia idea "pura" mi ha solo portata a tanta confusione. Quando leggevo i libri di scuola o ascoltavo i professori, era sempre un'inneggiare estremo al comunismo. Non v'erano mai indicati con la stessa sottolineatura i medesimi danni del regime comunista e di quello fascista. Ad ascoltare la mia famiglia, si dovrebbe tornare alla monarchia, anzi ,nemmeno, dopo tutto quello che ha combinato l'ex re.
Ora ad un passo dalle elezioni sono proprio in crisi. Non so dove fare l'uovo. Mi impegno a sentire entrambe le campane e mi sembra sempre che dicano le stesse cose e nessuno si impegni poi a metterle in pratica.
Ascolto Silvietto ed è tutta una pappa contro la sinistra. Mi dico:"Ok, vabbè è normale, sentiamo che propone". Alla fin fine dopo una serie di parole di aria fritta ha detto poco e niente. Allora ascolto Walterino, ma siamo daccapo. La destra ha fatto solo danni, Berlusconi è un ladro, meno tasse e più festa per tutti.
Su quest'ultima cosa, che è la + importante, ci credo molto poco.
Così , rassegnata, ho cercato qualcosa che mi rappresentasse e potesse veramente far stare bene i cittadini, farli sentire soddisfatti e appagati, che tutelasse le donne , soprattutto.
Ed ecco apparire un volto, accompagnato da uno slogan diretto e conciso, che mi ha attirata verso di lui come un magnete:

Io voterò Rocco:Non voglio accontentarmi di prenderlo nel culo da un politico qualsiasi. Se proprio devo , voglio un lavoro fatto bene!!!!!!

(Mat poi non dirmi che non ho staccato il cervellino uahahaahahah!)

mercoledì 9 aprile 2008

Insalata topo da laboratorio



La settimana prima della ri-partenza per la capitale è sempre un casino. Mi ritrovo a dover incastrare tutti gli impegni ovviamente rimandati all'ultimo secondo. Ogni santissima volta è così. Per non parlare di questo periodo. Sono diventata un topo da laboratorio. Ormai i medici sono i miei migliori amici. Nell'arco di una settimana ho 2 ecografie, l'incontro con un chirurgo, il gastroenterologo, il medico generico e le analisi del sangue. Anche perchè ultimamente più che una donna sembro un relitto. E i medici (ma soprattutto la mia famiglia) , conoscendo le manifestazioni teatrali della sottoscritta, non credono mai alla sintomatologia che riporto ma mi credono la malata immaginaria di Molière.

Settimana scorsa, prima visita delle tante, dall'ecografista per il seno:

"Mamma, dobbiamo fare l'ecografia per "quella cosa" che TU mi hai dato geneticamente un po' cernobyl "
"Macchè cernobyl. E' solo un po' di ciccia in più , manco si vede"

L'ecografista procede con l'esame:" Si, effettivamente c'è un tessuto ghiandolare di 8 mm, che in futuro potrebbe crearle problemi. Penso che bisognerà toglierlo"

"Cosaaaa?? Intervento??? Chirurgo plastico????
Ecco. L'avevo detto io. E nessuno mi credeva, sgrunt".

Seconda visita:il gastroenterologo.

"Allora, cos'ha sta volta la malata???"
"Ho sempre e perennemente maldipancia. Alla faccia del colon irritabile. Il mio è un colon isterico. Non ne posso più!"

Vediamo un po', si spogli che le visito la pancia.
"Beh , si in effetti più che un intestino il suo sembra un tamburo. Deve fare una cura di un mese, l'ecografia addominale e gli esami per la celiachia"

"Celiacheeeeee?? No, no, preferisco morire di colite piuttosto che rinunciare a pasta, pane e pizza. Direttamente mi faccio una croce sopra"

Il commento di mia madre:"Ma no, pensa al lato positivo. Nel caso saresti sempre magrissima senza carboidrati!"

"Si ma sarei anche molto triste e depressa!"

Ieri mattina. Sveglia all'alba per andare a fare le analisi del sangue. Al laboratorio c'era una fila che neanche ai Musei Vaticani. Dopo circa 1 ora finalmente è il mio turno. Entro dentro la sala prelievi e al sentire il mio nome al medico viene da ridere (è tipo la 3 °volta in 1 anno che mi vede lì). Dopodichè tira fuori una siringa grande quanto un missile con un ago enorme. Alla sola vista sto per svenire e mi giro dall'altra parte. Il prelievo è finito ma io sono talmente tanto rincoglionita e stanca che sarei voluta svenire seduta stante.

Ma non è finita qui. Stamattina vengo svegliata da delle grida disumane. Era mia madre che mi esortava ad alzarmi perchè dovevo fare la pipì secondo una sequenza da giochi senza frontiere per le analisi. Non capivo una mazza e lei continuava a dirmi:"Ora fai la pipì qui, però poco. Poi lì , un po' di più. Ora nell'altro, tutta quanta però, mi raccomando!" Era uno sforzo troppo grande per quell'ora del mattino.

Mi sembra di essere un'aliena che viene studiata quotidianamente. Menomale che stamattina ho fatto pure una doppia colazione( non se poooo'). Se non mi consolo così. Comunque era meglio che mi rifacessero direttamente tutta nuova. Sarebbe stato più veloce e sicuramente più utile per me. Sarei diventata una gnoccona incredibile, uahahahaha!

lunedì 7 aprile 2008

Il tempo dei fiori rossi



Come da richiesta di Mat vi parlo di un altro dei miei periodi: IL TEMPO DEI FIORI ROSSI, chiamato così perchè fu caratterizzato da una spiccata vena anarchico-comunista-rivoluzionaria ideologica e molto utopista. Ogni adolescente tipico, come da copione, attraversa questi momenti di fissazione acuta. C'è chi diventa dark, chi imita i vip della tv, chi vuole assomigliare a Marylin Monroe e chi, come capitava me, si crede un possibile componente di una rivoluzione .
A Cagliari devo dire che c'era proprio molto da rivoluzionare! Il fattore poi, risultava alquanto paradossale, dato che frequentavo uno dei licei più snob ed elitari della città e che appartengo ad una famiglia di stampo borghese che mi ha cresciuta in un ambiente completamente opposto da quello un po' sinistroide con cui mi ero fissata. Ma si sa, forse è proprio per questo motivo che aspiravo a diventare molto hippie.
Gli ultimi anni del liceo l'unico mio interesse scolastico era studiare il fenomeno della contestazione del '68. Mi immaginavo dentro quel periodo di grandi ideologie ,fidanzata con qualche intellettualoide a farci le canne durante un'occupazione scolastica. Ora, chi mi conosce bene, scoppierà in una grossa risata dopo che ha letto questa frase. Oggi come oggi sembro tutto tranne una figlia dei fiori. Per casa si diffondevano le note di Bella Ciao e Bandiera Rossa , agitando perplessità e discussioni dato che gli altri componenti della famiglia volevano distruggere lo stereo a martellate.
Che Guevara era diventato il mio mito, ovviamente. Leggevo sue biografie in continuazione e ci mancava poco che il mio saluto ufficiale diventasse Hasta Siempre.
Penso che a quel punto la risposta di mia madre sarebbe stata Hasta la vista, aprendomi gentilmente la porta di casa invitandomi a non tornare più.
Giusto per farvi capire, dato che non potevo appendere la bandiera della pace fuori dalla mia finestra, l'avevo messa come un poster nelle ante dell'armadio. Quando mia madre continuava a blatterare cercando di staccarla, io le rispondevo :"Pace e Amore, mamma." La sua risposta era sempre la stessa:"Te la faccio vedere io la pace se non la smetti di dire cavolate!"
Non c'è neanche da dubitare sul fatto che i miei genitori abbiano potuto partecipare al '68. Avevano rispettivamente 16 e 19 anni, ma nulla, non avevano proprio niente da raccontarmi.
Ma la conclusione epocale di quel periodo fu la partecipazione al concerto del 1°maggio. Dato che l'anno della maturità nessun professore era disposto a portarci in viaggio, 11 di noi, rigorosamente tutte donne, partirono alla volta di Roma per il famoso concerto. Alle 3 di pomeriggio, con un caldo micidiale, eravamo lì, pronte ad immergerci in quel contesto un po' anarchico. Presa dalla foga, ho comprato la maglia del Che, che mia madre continua a sperare che voli dalla finestra in una giornata di maestrale o che un giorno mi decida ad usare come pezza per pulire il bagno. Mi scatenai con i Modena City Ramblers, saltando come un grillo a ritmo di Bella Ciao. Come ogni concerto non si riusciva a respirare dalla calca. Erano tutti un po' nel loro mondo. Io, ingenua ragazza , mi limitavo ad emozionarmi e a sognare di essere a Woodstock '68.
Ovviamente crescendo quel periodo si è molto limitato. Ora come ora le mie idee politiche sono diventate molto più ciniche e rassegnate. L'era dell'Acquario è diventata l'era di Saturno (contro). I grandi miti sono diventati solo ed esclusivamente dei grandi mitomani. Quell'utile vena utopista mi ha abbandonata, anche se ogni tanto in casa riesumo la maglia del Che e ogni volta che la indosso mi ricordo di quel periodo, della tesina alla maturità sul '68, , di Jack Frusciante è uscito dal gruppo come libro cult ,di Guccini come maestro musicale e dello sperare che il mondo davvero potesse cambiare un giorno.

venerdì 4 aprile 2008

La donna flebo



Come dice mia mamma: "Hai sempre avuto la propensione per le cose pallose!" , soprattutto per quanto riguarda le mie passioni.
Dovete sapere che son cresciuta a suon di musica, di letteratura e di cinema.
La musica è stata la prima scoperta. A 2 anni mi fu regalato un microfono giocattolo accompagnato da una chitarra e girovagavo per casa cantando Magica emy e suonando la chitarra come se fossi una piccola rockettara. Crescendo , raccattavo tutte le cassette che trovavo per casa, così a 8 anni , anzichè ascoltare lo Zecchino d'oro, cantavo la lirica di Pavarotti o Una rotonda sul mare. Poi ci fu il periodo adolescenziale terribile. Avevo tutti i festivalbar e le compilation tipo Hit mania dance. I Backstreet boys, gli Aqua e i Five erano onnipresenti nel mio stereo, anche se per fortuna non sono mai arrivata ad appendere poster in camera mia , piangere per Nick o avere gli Hanson in bella vista (vero Laura???). Ma il periodo adolescenziale fu anche accompagnato da una pesantissima vena Romantica,nel senso letterario del termine. Appena presa coscienza di me stessa, del contesto nel quale vivevo e della mia sensibiltà artistica, iniziai a trasformarmi in una piccola Leopardi, gobbetta compresa. Musicalmente iniziai a scoprire i cantautori , il rock anni '70 e ogni giorno di più ricercavo nella musica l'espressione del mio stato d'animo molto irrequieto . Era il periodo di De Gregori, di Guccini, di De Andrè e in cui iniziai a scrivere poesie. Stava maturando una certa propensione dentro di me, sebbene ammetto che chi dovesse leggere le mie poesie o dovesse ricordarmi in quella fase malinconica sicuramente penserebbe che trascorressi le mie giornate con una flebo attaccata in vena. Le poesie sono state la mia prima espressione artistica matura e nonostante toccassero temi decisamente tristi e pesanti, forse sono la mia produzione scritta migliore. Ed è grazie alla poesia che sono arrivata alla conoscenza del mio Mito musicale: Battiato. Lui per me rappresenta un solo aggettivo:genialità. Sono arrivata a piangere a dirotto durante un suo concerto e da lì ho iniziato a capire che, sì , effettivamente sono geneticamente predisposta per l'arte "da suicidio". Oggi come oggi penso di aver ascoltato DI TUTTO, davvero di tutto nella mia vita, dal Fado Portoghese a Bryan Eno, alla ormai famosa Destination Calabria fino alla musica classica minimalista. Ogni giorno vado alla ricerca di nuove scoperte, fatto che spaventa terribilmente la mia famiglia e il mio coinquilino impauriti che per casa si diffondano delle note non di certo leggerissime. Questa passione l'ho ereditata da mio padre e mia sorella. Non esisteva giorno in cui non ci fosse sottofondo musicale in casa. La cosa paradossale è che oggi mio padre mi chiede l'ultimo disco di Amy Winehouse mentre io spulcio nella sua libreria il Kohln Concert di Keith Jarrett.
Ma non è finita qui. Dopo la musica , anzi diciamo contemporaneamente, attorno ai 15 anni, iniziò anche il periodo letteratura e cinema.
Nessuno credeva che la notte potessi mettermi a studiare i libri di Freud o le poesie di Baudelaire, quando il pomeriggio inneggiavo a Lucia di Uomini e Donne come se fosse il mio modello esemplare. Zitta zitta, cercavo di capire cosa si celasse dietro a quei paroloni psicologici. Leggevo di tutto, soprattutto materiale sulla Contestazione del'68, grandissima mia fissazione. Mio padre, stupito da tutta questa mia passione per la pesantezza, cercava di darmi il colpo di grazia con D'Annunzio, Sartre o Joyce, invano e perfortuna.
A 18 anni ecco che mi sono data la zappa sui piedi da sola, scegliendo la facoltà di Letteratura , Musica e Spettacolo. Finalmente avrei fatto dell'arte la mia fonte di vita in tutto e per tutto e potevo condividere e sguazzare con migliaia di altri pallosi i miei astrusi discorsi sull'entità prima dell'essere secondo la filosofia di Battiato, la psicanalisi di Yung e il male di vivere di Montale.
Infatti, caso volle che i miei professori rappresentino ciò che di più palloso, pesante e antico possa esistere. Ho dovuto subire la visione di film tonnellata come Un chien andalou di Bunuel o la corazzata potemkin, che continuo a considerare una grande cagata (come dice Fantozzi). Studiando e analizzando continuamente film, però, ho iniziato ad incuriosirmi e continuare la caccia al tesoro anche in ambito cinematografico. Il culmine l'ho raggiunto ora. Temevo che sarei arrivata fino a questo punto. Prima o poi toccava anche a me. I registi orientali sono arrivati a contaminare anche la sottoscritta. Sono in pieno periodo Takeshi Kitano e Kim-Ki Duk, con i loro ritmi lenti, infiniti, i silenzi continui e le metafore onnipresenti e complicate. Certo, vado a vedere anche commedie e film cagata (tranne Vacanze di Natale & co.), però riservo a me stessa momenti di profonda introspezione cinefila d'autore. Preparo la mia bella flebo, l'atmosfera tenue , le mie schifezze alimentari e inizio quella catarsi di sprofondamento delle palle fin sotto il livello del mare. E' difficile che qualcuno voglia vedere i film che propongo. Tutti alla sola richiesta fuggono o si sfogano con un grido di terrore:"Idddio no mamma mia, guardatela da sola questa palla immane!". Giusto per farvi capire il grado di pesantezza: il video di youtube è il trailer di Primavera, estate , autunno, inverno e ancora primavera del regista coreano Kim Ki Duk. Immagino già la prima reazione di molti , una volta avviato! La sequenza può metaforicamente ricordare una persona normale e umana che guarda il film e trascina le sue palle con fatica!!!
Una delle conclusioni di questo discorso è: o mi trovo un uomo ugualmente palloso e ci massacriamo le palle in mille pezzettini assieme , ma dubito che potrei reggere, oppure (come è capitato la maggior parte delle volte) se uno , putacaso ingenuamente, mi da l'input per iniziare la mia logorrea riguardo l'arte, se la da a gambe nel giro di un nano secondo con la solita frase:"Scusami ma sei troppo impegnativa!". Come biasimarli, in effetti. Alla fine sto imparando ad approcciarmi a tutto, come ho sempre fatto, sebbene la caratteristica di donna flebo rimanga preponderante e dovrò continuare a sentire la solita frase "Ih taddannu pogarirari deusu"(Oh mamma mia percarità di dio) detta da mia madre quando mi chiede cosa sto facendo e le rispondo che sto guardando l'ultimo capolavoro di Chan Wook Park!

martedì 1 aprile 2008

Una vecchia in balera



Sabato è stato un grande evento: dopo la bellezza di 1 ANNO E MEZZO son andata a ballare! La mia ormai consolidata posizione di pensionata anticipata è stata confermata dal fatto che ignoravo completamente cosa mi aspettasse.
L'ultima volta che ho messo piede in discoteca è stato a Roma, al solito posto dove mettono musica commerciale e puoi andare vestita molto casual. Correva l'autunno 2007, praticamente secoli orsono.
Emozionata ma anche un po' scettica di incappare in un tripudio di UNZ UNZ TUNZ TUNZ UNZ TUNZ BUM BUM TUNZ, ho cercato di informarmi su che tipo di musica mettessero ora.
Io sono rimasta ad Haddaway e a N-Trance. Le mie amiche mondane hanno stilato un elenco di nomi strani e mai sentiti, incredule che fossi così vecchia e arretrata.
"Ma come non conosci Destination Calabria di Alex Gaudino?? Non conosci Dj Abdulà remix feat di Jennifer Putzu con la versione House-Techno-Reggaetton-Chill del Tuca Tuca???"
"Ehm no, l'ultima volta ho ballato Shakira Shakira"
"Ehhhhh ma quella è vecchissima, è di 3000 anni fa!"
"Bo, a me piace"
Un po' titubante ,di pomeriggio, ho deciso di scaricare un po' di questa musica, come una sorta di preparazione psicologica. Appena mi sono accorta di essere sola in casa ho iniziato a scatenarmi in danze tribali tentando di recuperare un po' di forma fisica prima della re-iniziazione discotecara.
Se mi avesse visto qualcuno mi avrebbe portata da un esorcista seduta stante. Sembravo un'aborigena indemoniata in danze tribali.
Per non parlare del solito problema femminile (che stranamente io non ho mai) del non saper cosa indossare. Ho dovuto esumare vestiti di mia madre, che è tutto dire.
E nonostante avessi una canotta semplice aderente, un paio di pantaloni carini e gli stivali, causa una maledetta sindrome pre-mestruale imperante della bellezza di 22 giorni, sembravo un ippopotamo enorme, con due bombe a mano al posto del seno. E menomale che non sono vergognosa. I capelli appena sono uscita erano perfetti, ma dentro quella bolgia sono diventati il classico casco alla Branduardi.
Alle 23 è passata a prendermila coniglia . Eravamo entrambe tutte in tiro, ovviamente. Una volta entrate in discoteca facciamo il giro delle sale e la prima nella quale ci fermiamo è quella di balli latino-americani. Non so come ,mi coinvolgono a ballare la salsa,mostrandomi in performance che non potete nemmeno immaginare. Più che una ballerina caraibica sembravo una vecchia in balera. Scordavo ogni 3 secondi la sequenza dei passi e mi muovevo con la scioltezza di una sequoia. Poi l'accompagnatore non è che fosse proprio un ballerino provetto e il risultato era ottimo per essere mandato a Paperissima.
Stanca di ballare la bachata come se fosse un cha-cha-cha ho tentato di rimediare nella sala house, che piuttosto era una ciminiera di esaltati impasticcati che si muovevano a scatti con movenze da psyco-killer. Lì ho tentato di sciogliermi un pochino,tanto in mezzo a quella tribù non davo nell'occhio. Tempo di resistenza: 5 minuti. Dopodichè eravamo completamente sorde e affumicate. Non restava che arrenderci alla sala Reggaetton -commerciale. Di commerciale non c'era nulla, perchè ogni canzone conosciuta era mixata con dischi reggaetton. Mentre la coniglia era scatenatissima , tanto che molti occhi maschili non riuscivano a rimanere indifferenti di fronte alla sua danza, io , arresa, mi muovevo come se avessi le catene ai piedi e fossi Vicky il robot. La mia capacità di resistenza era di meno 100, dato che dopo 10 minuti avevo già male ai piedi e dovevo fermarmi.
Io ed Heather Parisi, uguali!
Tutta questa situazione tragicomica per fortuna è stata tamponata dal fatto che in tutta la discoteca ci fossero 2 ragazzi decenti, dico due di numero. Uno era talmente preso da sè e dal tentare, invano, di abbordarsi Francy, che era come se non ci fosse. L'altro era quel convinto di Marco Meloni lampadato, che dopo essere andato dalla De Filippi, si crede il sosia di Brad Pitt.
Tutto il resto maschile era Jungla di tamarrissimi impasticcati. Io e Francy siamo state due ore a dibattere se un tizio stesse prendendo ENTEROGERMINA o droga, nella nostra sana e beata ingenuità riguardo a queste cose.
Senza accorgercene alla fine abbiamo fatto le 5.30 del mattino in discoteca, poi tappa cornetto e capuccino dove abbiamo incontrato Mat che sicuramente ci ha scambiate per due transessuali, dato che avevamo tutto il trucco colato e la faccia stremata. Non capitava che facessi le 7 del mattino dal 2000, vi lascio immaginare come sia stata il giorno dopo, in coma profondo!