giovedì 24 luglio 2008

Parenti, Elementi, Scontenti e Lamenti.



Insalata è tornata a casa. E, come ogni santissima volta, è ripiombata nel tunnell del ri-inserimento familiare. Il ritorno di lungo periodo si traduce, sempre e comunque, nell'abbandono dei benamati fatti propri pacifici e beati.
Insalata si ritrova catapultata in un contesto ormai decisamente troppo strano per il suo stile di vita. E' circondata perennemente da persone che vanno, vengono, chiedono, insistono. La folla in casa diventa un serio problema.
Il primo giorno, generalmente, è caratterizzato da una serena atmosfera. Ad Insalata fa piacere rivedere tutti i componenti del suo nucleo. Mamma Insalata la coccola, la vizia e la fa sentire importante all'interno del club parentale.
Ma è dal secondo giorno che l'andamento inizia a farsi più complicato.
La mattina ,già dalle h.7 ,a casa Insalata la vita comincia freneticamente. Mamma Insalata si sveglia con l'arrivo del compagno, che a sua volta viene accolto dai lunghi e continui abbai di felicità del cane Leopoldo, che nessuno riesce a zittire perchè pare una sirena della polizia. Ne seguono grida corali di ammutolimento, che però la maggior parte delle volte si sommano all'abbaio creando un'orchestra sinfonica mattutina. Gli occhi di Insalata si aprono con un immenso sforzo per la prima volta. Alle h.8 il citofono emette un suono acuto e lungo. Con la sua inimitabile delicatezza la domestica annuncia il suo arrivo. Per me la sua visione equivale al terrore assoluto. Durante il corso delle 5 ore costei pronuncia si e no 10 suoni, che non sono parole ma mugugni provenienti dalle corde vocali di Nightmare.
Quando pulisce sembra che stia combattendo una guerra. Infatti al posto di uno spolverino pare impugni un manganello. Lei non spolvera, combatte contro i soprammobili.
Quando Insalata sente l'aspirapolvere condotta dall'Incuba , apre per la seconda volta gli occhi. Più che un dolce risveglio è un soprassalto per un incubo.
E' indecisa se alzarsi rassegnata, tanto ormai è entrata in un tunnell oscuro senza fine , o se rimanere protetta nel suo fortino matrimoniale nella speranza che non giunga il mostro che come un usignolo la esorterà ad alzarsi per pulire la stanza.
Gli occhi sono sbarrati e hanno un andamento altalenante all'interno della pupilla. Il lenzuolo e il cuscino sovrastano la testa di Insalata , distrutta dal sonno e dal panico.Ha tachicardia. Sa che da lì a poco dovrà scontrarsi con un transessuale mangiauomini. L'Incuba, infatti, sembra un esperimento genetico. Di femminile , forse, avrà solo la conformazione fisica. In un viso delicato come quello della figlia di Fantozzi spicca un rossetto fucsia acceso per risaltare la fauce assassina.
Insalata per educazione la saluta. Si sente rispondere ogni volta :"Mmhhhh CIAO". Secco, conciso, rauco e terrorizzante. Le altre poche frasi che l'Incuba si sforza di pronunciare sono: SPOSTATI, LEVATI, DEVI STARE IN QUESTA STANZA?, CHE DEVO FARNE DELLA TUA STANZA??. Tutte dette ovviamente con estremo garbo.
Ma di primo mattino il Neutro trova pane per i suoi denti, perchè l'estroversia e la loquacia si impadroniscono di me solo dopo 2 ore di veglia e , soprattutto,solo dopo un delicato risveglio.
A questo personaggio uniamoci Mamma Insalata Ipercinetica. Già dal secondo dopo essere sorta, sembra che le inseriscano le pile duracell e si trasformi nel coniglietto senza sosta. Inizia il trauma. Insalata non capisce nulla. E' frastornata dal brusco risveglio e dalla visione dell'Incuba. Il suo cervello è in standby e si rifiuta di riavviare il sistema. L'unica cosa che sa fare è vagare come un'anima persa dell'Inferno Dantesco. Mamma Insalata, no, lei è già iperattiva:"Emilia devi andare al mare? Con chi vai? A cena ci sei? Devi uscire dopocena?Mi raccomando se mangi non sbriciolare, non sporcare, non disordinare, L'Incuba ha appena pulito. Se ti fai la doccia non bagnare, L'Incuba ha appena asciugato. Io sto andando ad acquagym, poi vado a fare commissioni, poi vado a lavoro, poi a fare pedana vibrante e poi torno a casa".
Ormai ne sono consapevole. L'Incuba e Mamma Insalata si sono unite contro il mio pacifico risveglio.
"Mamma, che ne so che farò alle 11 di notte?? Sono le 10 del mattino, non so nemmeno cosa farò tra 2 minuti, non puoi chiedermi che fine farò tra 12 ore. Posso essere anche scappata con uno strafigo che incontro dal verduraio , cosa che spero vivamente!".
E' inutile, l'agitazione è la scossa per svegliarmi, mentre io vorrei cullarmi beatamente nella mia lentissima inerzia.
Una volta uscita Mamma Iper, Insalata crede di aver ormai campo libero per il suo ozio. Invece no. Al quadretto giornaliero si unisce Zia Boa, la zia più amata dagli italiani. Zia Boa è la classica zia single. E' impensabile scampare al suo interrogatorio. Con passo felpato in modo che tu non te ne accorga, te la trovi dietro le spalle e senti un acuto da soprano che Maria Callas in confronto era una pippa:"Ciaoooo Emiiii". Non è un saluto, è la Donna è Mobile cantata alla Scala.
Quando una persona si trova di fronte zia Boa, l'unica cosa che può fare è sedersi rassegnato. Chiunque sarà sottoposto al terzo grado della vita propria e di tutte le persone che zia Boa sa che conosce o ha conosciuto. "Come stai? Come sta Gina? E Gino? E la cognata della sorella di Gina? E Kikki? Sempre fidanzata? Ma il padre del fidanzato di Kikki è sempre quello che fa quel lavoro? E la tua amica, quella con i capelli biondi??? ". E quando , sfinita, ti alzi per levare le tende, zia Boa accompagna la sua "Aria" con uno sculaccione :"Bellina lei!". Porella, ignora che non ho più 2 anni ma 22!!!
Arriva la sera. Insalata torna dal mare, dimentica di tutto il mondo circostante.
Una serie di farfugli biascicati da una voce maschile le ricordano che è tornata a casa. E' Medioman, il compagno di Mamma Insalata che parla con il cane inventando parole e nomi assurdi, come se il cane fosse deficiente.
"Pistola, Patato, ashi ashi, ciu ciu, bel Pippi di Medioman suo, ashi ashi ora ti preparo la pappa!" . Dopo il cane, è la volta del dialogo con il gatto Gigi, che odia tutti ed è un soprammobile :"Gigione, Gigino, Gigi, fu fu fu ashi ashi". Il gatto se potesse lo acciecherebbe, ma Medioman è convinto che un grande amore li leghi. Ne segue l'acchiapparello cane-gatto per la casa , stranamente non seguiti da Medioman.
Ci si siede a tavola. Ormai siamo rimasti in tre. Medioman, Mamma Insalata e Insalata , shockata e rassegnata. La coppia Sandra e Raimondo accompagna i pasti con numerosi commenti sulle persone del mondo: "Ma hai visto quello per strada, aveva il mignolo del piede destro con un unghia incredibile!". Per loro due il mondo è popolato da tamarri e non si ha più scampo. Tutt'ad un tratto Medioman si alza da tavola alla ricerca del gatto Gigi, che pensa voglia tentare il suicidio:"Dov'è Gigi? Gigiiii Gigiiiii Gigiiiii??? ". Inizia così la caccia al tesoro del felino, che invece se ne sta proprio tranquillo in qualche angolo sperduto della casa e se si suiciderà sarà solo per liberarsi di Medioman che lo assilla.
Tutti voi vi chiederete "Perchè Medioman???". Perchè a sentirlo sembra Fabio de Luigi nel personaggio di Mai dire Gol. Hai un problema? Sicuramente secondo lui sa risolvertelo. Hai un dubbio??Per lui la sua opinione è sicuramente quella giusta. Alchè non puoi che invocare il suo aiuto ironico "Medioman pensaci tu!".
E questa è solo la minima parte dell'infinita cerchia familiare di Insalata. Ai tempi della bisnonna e della nonna, si davano da fare nella procreazione. Così, praticamente, ogni cittadino in qualche modo è mio parente e tutti i parenti sanno tutto degli altri parenti. E Insalata , da brava cinefila, è d'accordo con il famoso film in cui i Parenti sono Serpenti. L'unica soluzione per sopravvivere all'estate sarà , dunque, quella di adottare la tattica di Gina: AUTISMO E SORDOMUTISMO totale. Ora scappo che vado a comprarmi dei potenti tappi per le orecchie!!!!

venerdì 18 luglio 2008

LA RAGAZZA DELL'OCCHIO



Ho deciso che questo blog non si chiamerà più Le Insalatissime di Pollon, ma LA TERZA TRAGICA FANTOZZI!
Devo raccontarvi l'ultima. Iniziate a sedervi perchè ci sarà da ridere.
Ieri sera, finalmente, passata l'influenza decido di andare a mangiare fuori per salutare Ginetta e le altre mie amiche. Andiamo nella pizzeria napoletana dove fanno la vera pizza e lì , dopo 3500 insistenze, mi convincono a partecipare all'orgia dei fritti. Inutile dirvi che tra ieri sera e stamattina c'era una gara in atto per chi aveva il colon più irritato e necessitava urgentemente di imodium.
Ma io avevo ancora da finire tutte le valigie, quindi non potevo permettermi di dare retta ai capricci del mio intestino. Arrivata alla stazione con una valigia di 32 kg quasi più alta di me e lo zaino del pc di altri 5 , nessun cristo mi ha aiutata a fare 3 rampe di scale in salita. Ho impiegato 15 minuti di orologio salendo gradino per gradino semi-slogandomi il polso, la spalla e con il colpo della strega in agguato.
Ogni pericolo sembrava scampato. Finalmente ero sul trenino che mi avrebbe portata all'areoporto per iniziare le tanto agognate vacanze.
Ma qualcuno evidentemente mi ha lanciato un malaugurio poderoso, perchè poi è iniziato un vero e proprio incubo.
Il viaggio per la prima mezzora procedeva tranquillo. Avevo trovato posto a sedere e mi ero sistemata con il lettore mp3 nelle orecchie. Mentre canticchiavo pacifica, improvvisamente,il mio occhio sinistro ha iniziato a tremare.
Inizialmente ho pensato che mi fosse andata qualcosa dentro, ma dopo un quarto d'ora il tic continuava imperterrito senza sosta. Così è iniziato il panico. Il mio occhio si stava gradualmente rimpicciolendo, gonfiando e assumendo un colore violaceo.
Il signore di fronte a me , alla vista di questa trasformazione, mi guardava preoccupato, come se avesse visto un essere mutante.
"Sta bene?? E' tutto ok?"
"Ehm, veramente no! Non è che può vedere che cos'ho nell'occhio?"
Così tutti i passeggeri del trenino metropolitano hanno assistito alla scena di un uomo che apriva l'occhio di una donna (io), lo osservava e dopodichè, ci soffiava pure dentro.
Ma la tortura non passava. Continuavo a diventare sempre più orba.
Il signore è sceso dal trenino augurandomi un sonoro in bocca al lupo.
Dopo il signore è salita un 'altra ragazza.
"Scusi ha un fazzoletto per caso?", le chiedo disperata.
Lei si gira e mi guarda spaventata come se avesse visto un mostro:"No mi dispiace, ho solo 1 salvietta rinfrescante ma rischi di accecarti completamente. In bocca al lupo!"
Non avevo speranza , ero destinata a diventare cieca sul trenino diretto a Fiumicino.
Arrivata all'areoporto, il panico ormai si era impossessato di me. Cercavo di raggiungere il più presto possibile il check in ma intorno a me vedevo le persone che mi fissavano sconvolte. Iniziavo a sudare. Il cuore mi batteva all'impazzata. Che cazzo mi stava succedendo???
Chiamo mia madre disperata gridandole che un tic compulsivo si era impossessato di me e che ero diventata cieca e storpia.
Non sapevo che fare. Ero all'areoporto di fiumicino, erano le h.17, alle h 18 avevo l'aereo per tornare a Cagliari. Avevo una valigia appresso di 32 kg e uno zaino di 6 sulle spalle. Ero tutta sudata,agitata, spettinata e ciecata. Mi trascinavo per i terminal ormai consapevole di essere diventata Nightmare. Mi sembrava di vivere una di quelle scene dei film dove tutte le persone intorno ti fissano e tu sei lì immobile che non capisci il perchè e questo ti inquieta alquanto. L'unica soluzione era cercare SUBITO un'infermeria, un medico, un pronto soccorso, ma soprattutto uno specchio che dimostrasse che ciò che stavo vivendo non era un incubo. Infatti era proprio la realtà. Lo specchio rifletteva l'immagine di una ragazza con i capelli dritti in testa, grondante sudore, con un occhio rosso fuoco semi-chiuso e l'altro normale. Praticamente , ero un quadro di Picasso. Bene, la disperazione ormai poteva prendere completamente il sopravvento.
Ma si erano fatte le 17.15, cazzo, l'imbarco era previsto per le 17.35. Dovevo correre al check-in dove, ovviamente, ho trovato una fila immensa.
L'unica cosa che potevo fare era invocare la pietà delle persone con la mia mostruosità:" Mi scusi, non è che cortesemente può farmi passare avanti che sto perdendo l'occhio e devo correre in infermeria???"; "Mi scusi, vede il mio occhio?? Non è che può farmi fare il check in che ho bisogno urgentemente di un medico??". Oppure non c'era bisogno nemmeno di parole, perchè la gente si spostava automaticamente come se dovesse far passare una lebbrosa. Nella mia mente risuonavano i bisbigli perplessi delle persone che facevano "Ohhh ma guarda l'occhio di quella, poverina!".
L'operatrice del check -in, donna più perspicace del mondo, ha subito capito la gravità del mio stato fisico e mi ha spedita in farmacia nel mentre che lei effettuava la registrazione.
Mi sembrava di entrare nel regno della salvezza. Mi sono diretta verso il farmacista come se fossi una drogata in crisi d'astinenza:"Mi scusi io ho l'occhio così da 2 ore, guardi non so cosa mia sia successo, mi è venuto all'improvviso, forse è 1 allergia, forse mi è entrata una trave dentro, forse ho la lebbra, uno shock anafilattico, forse dei terroristi hanno messo dell'antrace nell'aria condizionata del trenino, ma la prego mi salvi, mi dia qualcosa, sono disperata!".
Il farmacista mi ha consegnato un collirio, diagnosticandomi una reazione allergica da aria condizionata!
Al controllo bagagli, stessa scena del check-in. I poliziotti mi hanno fatto tenere gli occhiali da sole e mi hanno fatto passare la borsa con dentro bottiglie di tea , tanto ero talmente un cadavere che non potevo essere una terrorista!
Arrivata all'uscita d'imbarco come il Gobbo di Notredamè mi trovo di fronte niente popò di meno che LUCA ARGENTERO!
Dentro la mia mentre bestemmiavo pure in thailandese perchè per una volta che vedo uno dei ragazzi più belli d'Italia io devo essere orba, sudata e sfatta! Non che mi avrebbe mai guardata in condizioni normali, però senza un occhio non potevo nemmeno godermi lo spettacolo completamente. Sembrava che fosse una punizione divina per impedirmi di godere di quell'atto peccaminoso! Mi veniva da piangere ma non ci riuscivo, perchè l'occhio mi faceva troppo male anche per quello. Una signora anziana tentava di consolarmi :"Non deve avere paura, vedrà che non è nulla. E' così giovane e forte!". Tra di me pensavo "Forte un corno, ho più acciacchi di una bicentenaria porca puttana!". Mia mamma nel mentre mobilitava tutto il pronto soccorso oculistico di Cagliari. Aveva la lista di tutti gli oculisti di guardia all'Ospedale Civile, anche se ormai io ero convinta di arrivare a casa senza più un occhio. Il collirio non aveva portato nessun sollievo. Ormai in aereo tutti conoscevano la mia storia ed ero diventata "LA RAGAZZA DELL'OCCHIO!". In viaggio pensavo a cosa mi avrebbe aspettato al pronto soccorso ma soprattutto al fatto che dovevo attendere ancora circa 2 ore prima di trovare una soluzione, se ci fosse stata, a quella tragedia. Tentavo di chiudere gli occhi ma non ci riuscivo perchè mi faceva male. Tentavo di tenerlo aperto ma non ci riuscivo perchè mi sembrava di avere dentro tutta la sabbia del deserto del Sahara. La mia fine era quella di vivere con un tic lancinante. Lacrimavo talmente tanto che mi era venuta anche una gran emicrania come se avessi pianto l'intera giornata.
Atterrata in terra natìa sono corsa incontro a mia madre in preda ad una crisi isterica , supplicandola di portarmi immediatamente da qualche stregone che mi avrebbe potuto ridare la vista. Non sapevo più che fare. Mi veniva solo da gridare e da piangere. Sembrava una tortura cinese. Così ho iniziato a piangere a dirotto e assieme ai lacrimoni è passato anche il dolore. Ma l'occhio era ed è ancora gonfio, come se avessi combattuto su un ring contro Mike Taison.
E in questo stato "inguardabile" sono pure andata a ballare. Confidavo nel potere delle tenebre di oscurare il mio viso deturpato. Le mie vacanze dovevano iniziare e solo un morbo incurabile mi avrebbe potuto trattenere a casa di venerdì sera a fine luglio. Ovviamente prima di trovare una discoteca ci abbiamo impiegato 10 ore. All'aperto con tanta brezza non era proprio l'ideale per il mio povero occhio, così alle 3 del mattino, rassegnata e distrutta son tornata a casa, nella speranza di svegliarmi dopo un sonno profondo in condizioni normali. Speranza che però è morta stamattina, dato che un grido sonoro ha risuonato per le mura del bagno quando mi sono vista ancora come un quadro cubista.
Che dire dopo tutta questa tragicommedia se non BENTORNATA INSALATA CIECATA!!!

ARRIVEDERCI, GINA, CIAO



*Gì devi assolutamente vedere il video. E' vietato leggere il post senza vederlo!

Sapete, ormai questo blog è diventato una sorta di "Truman Show" nella e della mia vita. Ultimamente è stata condita e scandita dalle giornate trascorse con Gina, che è diventata in questo piccolo spazio virtuale una vera e propria operazione di marketing.
Che io e Gina fossimo due folli che si sono incontrate casualmente per sfrecciare insieme lungo le strade del non-senso , per me era già una certezza assodata.
Ma ormai chiunque mi conosce sa che molto probabilmente con me ci sarà anche lei.
Così è nata Gina personaggio. Tutti mi chiedono come sta, anche se non la conoscono.
Tutti vogliono sapere come procede la sua storia con Gino, perchè ormai questo blog è diventato quasi un telefilm comico. Quando vengo invitata da qualche parte, la presenza di Gina è sempre richiesta. Da chiunque. La cosa paradossale è che ormai ha praticamente smarrito il suo vero nome. Lei è per tutti Gina.
Così voglio raccontarvi come sia stato strano anche il nostro primo incontro.
Anni fa vagavamo,in una sera estiva, proprio in questo periodo, nel calderone virtuale. Eravamo alle prese con un altro dei nostri esami assurdi. Addirittura si parlava di una connessione tra i film di Eisestejn e l'Ulisse di Joyce. Una cosa complicatissima e intricatissima. A Gina non era bastato aver studiato prima tutta la discendenza dei Pipinidi, no, aveva deciso di voler approfondire anche la correlazione tra la regia russa e il flusso di coscienza.
E' inutile dire che forse 10 persone su 1000 sono realmente riuscite a finire e soprattutto a capire L'Ulisse di Joyce. Forse altre 50 su 1000 trascorrono i loro dopocena in compagnia della corazzata Potemkin. Figuriamoci se si devono unire le due cose. Gina , quindi, stava lì con l'emicrania e disperata che non riusciva a cavar ragno dal buco per quell'esame. Così, cerca che ti ricerca su internet , beccò il mio indirizzo. Era appena uscita da un periodo dark in cui vagava per Roma credendosi morta. Nel leggere il nick Insalatissime era rimasta un po' perplessa. Per lei era troppo poco cupo. Se mi fossi chiamata Insalata di Teschi, molto probabilmente si sarebbe innamorata di me! Quel giorno riuscii a spiegarle l'esame su msn e così volle ringraziarmi dell'aiuto portandomi a sentire Renato Zero e Luca Barbarossa a Piazza del Popolo. Si presentò vestita con una canotta leopardata e dei pantaloni verde militare in compagnia di Mc. Io ero un po' scettica, perchè all'epoca professava di fare la fotomodella e io mi ero fatta l'idea che fosse una sorta di Velina Ullalaullalaulallala.
Ogni tanto, sempre in concomitanza, ci è saltato in mente di fare qualcosa di assurdo.
Ci siamo messe a lavorare e siamo durate entrambe un mese. Lei ormai sembrava schizzofrenica e ipercinetica. Si era autosoprannominata ERCOLINO SEMPRE IN PIEDI, dopo aver lavorato in un negozio come commessa. A me nel periodo CEDAM DI M*** è venuta addirittura l'appendicite.
Infine siamo arrivate ad oggi, come due siamesi uscite dal manicomio.
Mi sono affezionata alle avventure di questa rubrica. E' come se i personaggi che vi racconto ormai fossero parte di me e qualunque sfumatura che accade nelle mie giornate, benchè minima, sia occasione per creare un racconto. Tutto così assume un tocco ironico e divertente.
Avete presente il video dell'Ippopotamo e del Cane ??? Ecco, siamo io e Gina. Cantiamo, balliamo, facciamo mosse strane e facce buffe e poi ridiamo come pazze proprio come i due protagonisti di Happy Hippo.
Ogni più piccolo elemento viene paragonato a qualche nostra idea senza significato.
Ormai siamo consapevoli di sapere tutto e niente. Di voler fare tutto e di non aver voglia di far nulla. Di essere tutto e il contrario di tutto come diceva il nostro amico Oscar Wilde.
E ora che dobbiamo separarci per un po' di tempo, ammetto che mi mancheranno le avventure di Thelma e Louise.
Mi mancheranno un po' tutti gli strani personaggi che popolano il teatro assurdo che è la mia vita. Ma , non temete, si tratterà solo di un breve periodo e io farò in modo di aggiornarvi ugualmente sui fatti , nonostante speri di passare il minor tempo possibile di fronte ad un pc.
E preparatevi, perchè a fine agosto Gina giungerà in Sardegna e ci sarà una supermega insalata , anche perchè molto probabilmente porterà con se Rosa Cosa ed Mc e lì daremo proprio il meglio di noi.
Giusto per anticiparvene una. L'anno scorso, il giorno di ferragosto, io e Gina ci avventuriamo per le strade tutte curve che portano da Cagliari a Villasimius.
Arriviamo rilassate e sorridenti in spiaggia. Eravamo attrezzate di tutto. Dopo aver trascorso l'intera giornata al mare, decidiamo di tornare a Cagliari. Erano le 5 del pomeriggio e facevano 50 gradi. Saliamo in macchina ma la macchina non parte. La batteria si era "casualmente" scaricata. Voci accusatorie sostengono che avessimo lasciato le luci accese ma la nostra memoria corta ha rimosso la vera causa. Ora immaginatevi Gina, tutta sudata, in costume da bagno e ciabatte, che gira sotto il sole cocente nel parcheggio sterrato della spiaggia con una bottiglia in mano,implorando pietà a tutti i passanti per riuscire a riavviare il motore.
Per adesso,però, mentre Gina continuerà a combinare un guaio dopo l'altro a Roma, in Calafrica,in Basilicata e da Gino, io andrò a cercare la famosa VECCHIA (per maggiori informazioni andare

qui) in giro per il mondo, perchè pare che quest'anno abbia deciso di coltivare il suo ortofrutta in Croazia!!

mercoledì 16 luglio 2008

Quando un dandy muore...



Ma secondo voi una che si chiama Insalata e ha un'amica che si chiama Gina può studiare in un'università normale???
Mia mamma è 4 anni che si domanda cosa caspiterina stia studiando . Sente gli altri ragazzi parlare di esami di economia, di diritto, di anatomia e da me ha sentito parlare di LIBERTINI, BATTONE DEL'700, MUCCHE PAZZE E oggi è stata la volta dei DANDIES.
Ovviamente la mia preparazione si limitava a sapere che D'annunzio dava da mangiare zucchero e cognac ai suoi cani.
Quest'esame , infatti, era della stessa collezione del duca conte di dobermann che si faceva la battona soprannominata la Paiva e delle tresche in cui un libertino si faceva l'amante del cognato della sorella della cugina del marchese di Tal dei Tali . (per maggiori informazioni andarequi) Il mio studio settimanale è stato paragonabile allo sfogliare Eva3000 dal parrucchiere, sia per concentrazione, che per impegno, che per contenuto. Anzi, forse, la vita lesbica di Maria de Filippi la conosco meglio rispetto a quella di Oscar Wilde.
E non poteva nemmeno mancare la FONDAMENTALE dose di divertimento di cui necessito per sopravvivere alla pesante e noiosa attività del fingere di studiare quasi quotidianamente.
Ma raccontiamo meglio come sono arrivata a questo 27°esame di Scienza delle Patatine.
Era la settimana scorsa e dopo il famoso lampo di genio di saltare bellamente l'esame del Rottewailer sulla DRAMMATURGIA TRAGICA DELLA FINE, che al solo nominare mi mette l'angoscia, ero felice e contenta di aver quasi finito la sessione e poter entrare presto in vacanza. L'idea di dover sostenere un esame sui dandies mi aveva introdotto in una beata e pacifica dimensione di cazzeggio totale in cui potevo cullarmi nel dolce far nulla. Avevo capito che la FILOSOFIA DEL STICAZZI era l'unica soluzione possibile.
Così iniziai a condurre una vita fatta di puro divertimento e relax. Ogni tanto, quando stavo in bagno, leggevo di che colore aveva le mutande Stendhal o quante sigarette si fumava Baudelaire al giorno.
Poi, quasi in preda ad uno strano lampo di interesse, chiamavo mio padre e gli dicevo:"Papà tu sei un dandy perchè fumi sigari". E lui "Ah si, ma almeno sai quello che dici??" " Certo, lo ribadisco, tu sei un dandy!". Alla prima telefonata mio padre è rimasto allibito. Molto probabilmente ha pensato che sulla scia del mio studio letterario anche io , come i dandies, facessi uso di oppio.
Il giorno dopo, sempre durante la seduta mattutina nella toilette, continuavo la lettura. Dopodichè, richiamavo mio padre:"Papà , tu sei un dandy perchè ti vesti strano"
Mio padre , dopo un po', ha iniziato ad incazzarsi e a farmi tutto un discorso sull'estetismo e la ricerca della bellezza che però deve essere intrinseca perchè anche la filosofia orientale dice che blablabla , per arrivare alla frase conclusiva "La verità sta nel verbo, Emilia, e la bellezza è invisibile all'occhio".
Mi aveva distrutto tutto il divertimento con un monologo senza fine. Alchè, tutt'altro che interessata ad approfondire l'argomento, ho chiuso la telefonata con la frase "Amen Piccolo Principe". Se mio padre è un dandy, è un dandy pesante.
Dovevo trovare un'altra fonte di divertimento per stemperare la noia nel leggere quei libri. Oltretutto, per punirmi della vigliaccheria per l'altro esame, mi è venuta anche l'influenza. L'unica deficiente che il 16 luglio ha maldigola e febbre e vorrebbe andare in giro con la sciarpa quando fuori ci sono 56 gradi.
Ovviamente in questo contesto era impensabile che io potessi riporre il benchè minimo sforzo anche solo nello sfogliare un libro d'esame. D'altronde i dandies dicevano che lavorare era noioso, assurdo e ridicolo, quindi anch'io potevo tranquillamente immedesimarmi in una dandy per sostenere l'esame in modo approfondito! Ad un certo punto arrivo alla lettura de IL BEL TENEBROSO. La mia mente perversa ha subito pensato si trattasse dell'autobiografia di Jhonny Depp. In realtà parlava di tale George Byron.
Costui era un po' l'anticipatore dello STRONZO contemporaneo. Pare che fosse molto bello, ma zoppo. Ora invece ci sono i molto belli, ma impotenti. Aveva 3000 donne e le lasciava una dopo l'altra dopo averle distrutte. Si ubriacava in continuazione, correva con le macchine, fumava canne a manetta e partecipava ad ORGE PIRAMIDALI.
Adesso, qualche luminare colto, deve spiegarmi CHE CAZZO SIA UN ORGIA PIRAMIDALE! A me viene in mente una piramide di uomini che trombano kamasutricamente in posizioni che nemmeno Yuri Chechi riuscirebbe a reggere. Oltretutto vedendo la foto di quel Byron mi sono accorta che era un cesso e che con Jhonny Depp non c'entrava proprio nulla!
Questo è bastato a farmi capire che non era più il caso che continuassi il mio finto studio sui dandies.
Gina, nel mentre, si era risvegliata dopo le 3 giornate con Gino e aveva deciso che era giunta l'ora di mettersi anche lei a leggere dei calzini di Balzac. Conoscendola ormai sapete che non riesce ad accontentarsi di sapere che erano di seta e color grigio topo come quelli di Caterino Caselli, quindi ha voluto cercare una correlazione tra quei calzini e la canzone dei Baustelle Un romantico a Milano, che forse solo lei ha trovato.
In tutto ciò , tra un'INSALATA INFLUENZATA e una GINA DANDYNA, è arrivato il giorno dell'esame. Alle 11.30 ci riuniamo assieme ad EMA per ripetere. Ma nessuna sapeva nulla. Finiamo a chiacchierare dei cavoli nostri come sempre.
Arrivate all'università ci accoglie una fiumana di gente. E, proprio quando sto in condizioni perrime, è giorno di CARRAMBA. Ho incontrato tutte le persone conosciute in 4 anni di vita universitaria.
Ma ora arriva il bello. Il Prof ci annuncia che l'esame si sarebbe tenuto dalle h.20 in poi nei gradini della facoltà!
Queste cose accadono solo a Scienza delle Patatine. Già una volta ho sostenuto un esame in cerchio sul prato. Mancava una canna ed eravamo apposto.
Trascinandomi con la forza di un bradipo novantenne, decido di andare a "ripassare" assieme ad altre ragazze. Loro erano tutte concentrate nello studio. Una è stata addirittura soprannominata L'ENCICLOPEDIA. Io stavo lì che tenevo banco raccontando le 4 nozioni messe in croce che sapevo, mischiate alle mie solite cazzate. Quando mai avrei rinunciato a fare la giullare della situazione!!!
Arrivano le h.20. Il prof decide di interrogarci in un PALCO nel giardino della Sapienza. La mia situazione psicofisica era quella di un'impasticcata. La febbre e la stanchezza mi facevano sentire in quella fase di trans tra il delirio e il coma in cui respiri solo per inerzia e parli senza connessioni logiche. Dovevo affrontare l'esame in quello stato. Ma nulla mi avrebbe ostacolato:
"Mi parli del dandy e del demodè!"
(Chi è il demodè?? Booooooooo. Vabbè Emilia ricordati, l'arte della cazzata condita con aria fritta è sempre utile!)
"Allora il dandy è fissato con la ricercatezza estetica e si vuole proporre come modello di eleganza, disprezzando l'abbigliamento pomposo dei nobili e proponendo invece una sobrietà artificiosa, una finta trascuratezza che invece nasconde ore ed ore di cura dell'immagine che manco Diego della Palma!"
"E che mi dice dell'ARTIFICIO?"
"bEH il dandy pensa che la natura sia incompiuta, banale e che tutto dev'essere realizzato con il massimo artificio possibile"
"bene e poi?"
"E poi , basta!"
"Vabene, vada 28!"
Così alle h.21, dopo aver spirato l'ultimo soffio vitale, sudata e puzzolente come una capra tibetana, cercavo di tornare a casa sollevata e allietata solamente dall'idea che OGGI SONO INIZIATE UFFICIALMENTE LE MIE VACANZE E CHE VENERDì TORNERò FINALMENTE A CASA MIA, dedicandomi all'ozio perpetuo!!!

sabato 12 luglio 2008

Le 3 giornate dei Gini e il latin lover de' noantri



Io CONTINUO a vedere cose che voi umani non potete nemmeno immaginare! Ritenetevi fortunati . Perchè voi non sapete cosa significhi avere a che fare con casi clinici perennemente.
Stasera ho raccolto Gina,dopo 3 giorni in cui non ci vedevamo. La cercavo per strada ma non la trovavo. Ad un certo punto ho visto camminare verso di me un fantasma. Una vaga essenza femminile di color bianco pallido invernale veniva trascinata dal vento (inesistente tra l'altro) per viale Libia. Era lei. Aveva un aspetto, come dire, "leggermente" sciupato. Due occhiaie color viola-nero avevano scavato il suo viso e il suo andamento dondolante non prometteva nulla di buono.
Arrivo da lei : "Oh Gì come stai??? "
"Gina ergo sum". Questa è stata la sua risposta. Ho subito iniziato a preoccuparmi che le 3 giornate con il suo Gino abbiano avuto un' influenza devastante sul suo già compromesso sistema cerebrale e che abbiano potuto ricordare vagamente le 120 giornate di Sodoma, dato il suo aspetto e le sue risposte.
Gina entra in pizzeria. Esce con un vassoio con sopra circa 1 kg di pizza. Il fatto che le fosse tornata la fame poteva essere un segnale positivo.
"Gì scusa eh, ma chi si mangia tutta quella pizza??"
"IO HO FAME. SONO 3 GIORNI CHE NON MANGIO E NON DORMO"
"Ah e scusa eh...cosa vi ha impedito perlomeno di mangiare in questi 3 giorni???"
" Quando parli dell'infinito in giro per Roma o stai in camera a dibattere dell'insostenibile leggerezza dell'essere che l'amore ti porta a provare non hai tempo di mangiare. Vorresti campare solo d'amore e d'aria. Quando proverai anche tu una cosa del genere mi capirai. Il cibo è solo un plus. "
"Ah ecco...e scusa se mi faccio i cazzi vostri o mi permetto di fare domande inutili...ma cosa vi ha impedito di dormire??"
"Quando volteggi in aria sollevata dall'amore con il tuo cavaliere presa per mano ai Fori guardando il tramonto,poi vai a Piazza Venezia e osservi la maestosità del Vittoriale e la grandiosità del Colosseo e poi vai al lago di Castel Gandolfo e vedi riflessa la tua immagine con lui che siete due ma in realtà siete un'unica cosa e quell'ombra come il mito della caverna di Platone la riflette e poi vai a mangiare ad Ariccia e poi torni a casa e parli dell'infinita potenza dell'amore, non hai tempo di dormire".Era tutto un "e" e detto tutto d'un fiato sospirante e sognante.
Siamo arrivati al culmine dei culmini. Io non avevo mai sentito in vita mia "L'insostenibile leggerezza dell'essere della potenza dell'amore del mito della caverna di platone riflesso nel lago di Castel Gandolfo! Ammetto che nella mia ignoranza e inesperienza di amori folli ,mi manca l'unione Kundera-Amore-Lago-Platone. Mi è stato proposto di vedere 8 film di Kim Ki Duk fino all'alba, ma di fare una speculazione su Platone al lago, proprio no!
E che l'amore abbia avuto un effetto oppiaceo su Gina me l'ha confermato la conclusione del nostro incontro. Abbiamo fatto il giro dell'asino di Roma in macchina . Senza una meta e senza un perchè. Giravamo, giravamo e giravamo. Quella parlava della potenza dell'amore ma in faccia sembrava Michael Jackson in "Thriller" e io, come sempre, ascoltavo come una brava discepola o come una single depressa. Ma si erano fatte nientepopodimenoche le h 21. Ora tardissima per un venerdì sera estivo. Manco a dirlo, Gina aveva sonno! E ti credo io , l'insostenibile leggerezza dell'essere mi sa che si è trasformata nell'insostenibile pesantezza del non dormire!!! Eggià, qualcuno mi insegna che nei prossimi Progetti per il Futuro di Gina ci sarà di NON SOTTOVALUTARE MAI LE CONSEGUENZE DELL'AMORE!!! Comunque da domani girerò munita di cucchiaino. Non si sa mai che uno di questi giorni mi toccherà raccoglierla per strada!
E, dato che a me di venerdì sera non andava proprio di rimanere a casa a pensare a Kundera, sono uscita con Fatìna e le sue conquifriends.
Mentre la nostra serata trascorreva tranquilla e soprattutto pacifica nella Movida dei gradini dei portoni di Piazza Bologna, irrompeva tra di noi una strana figura maschile.
Proprio a pennello durante il mio solito show in cui racconto le mie vicissitudini sentimentali paradossali, compariva costui.
Capello biondo fluente che faceva molto "Vorrei sembrare un attore di fotoromanzi ma in realtà sono cotonato come Caterina Caselli e quindi tutti mi chiamano Casco d'Oro!", calzini grigio topo vecchio uno mezzo sceso e l'altro alzato fino al ginocchio, bermuda con boxer del mercato di quelli che compri in serie 10 a 2 euro "Pucci" anzichè "Gucci" belli in evidenza e dulcis in fundo occhiale da vista tattico per sembrare molto intellectual boy radical chic.
Vabbè, ormai penso sempre "Emilia non badare a queste formalità se no poi è OVVIO che rimani zitella".
Costui saluta i conoscenti poi subito ci spiazza con una frase inquietante: "Io conosco tutti TRANNE LE DUE ESTREMITA'!"
Scusa ciccio eh ma che siamo un trapezio isoscele??? Devi calcolare il perimetro delle persone di cui sei circondato??
Continuavo a pensare "Vabbè Emilia non ti formalizzare su questi dettagli, se no poi fai la figura dell'acida".
Ma la situazione ha iniziato ad aggravarsi fin da subito.
Un ragazzo normale , in genere, si presenta con la tipica frase "Piacere sono...".
No, questo ha deciso di fare il DANDY (dato che siamo in tema) della situazione e di presentarsi con una semi stretta di mano dichiarandosi "INCANTATO".
Ora , in 22 anni di vita, una discreta frequentazione di ragazzi di tutti i tipi, tutti i generi, tutte le età, non ho mai sentito nessuno, tranne i lontani cugini di mio nonno che forse hanno partecipato all'Unità d'Italia, dichiararsi INCANTATO !
Ma poi, soprattutto, INCANTATO DI CHE, DA CHE??? Al massimo dimmi MOLTO LIETO, se proprio vuoi fare il formale, ma non sono mica L'INCANTEVOLE CREAMY IO!!!
Vabbè, continuavo a fare finta di nulla. Ma questo proprio voleva entrare a tutti costi negli annali del mio elenco di UOMINI DA SCARTARE SUBITO POICHè CASI CLINICI E QUINDI POTENZIALMENTE PERICOLOSI.
Il tizio è andato a prendersi un gelato. La visione di costui che mangia un gelato equivalse ad immaginare il Sig .Burns dei Simpson che fa del sesso orale ad una donna! Viscido quanto la lingua di un serpente che sibila. Non so se vi ho fatto capire l'immagine!
E infatti proprio la mia metafora mentale era azzeccata con il tipo di persona.
Mentre cercava di fare lo sborone elencando posti geografici come se stessimo giocando a Fiori, Frutta e Città, allo stesso tempo si credeva un grande Conquistatore internazionale e buttava giu qualche battutina alla quale nessuna dava retta.
"No perchè sai , je suis français, sono nato a Roma, però mio nonno è del Burkina Fasu, mia madre è di un paese sperduto del Centrè de France, poi I went in England e tu donde stas??? No perchè sai c'è una greca che mi sta dietro, ma le canadesi sono molto meglio, anche se quest'estate dovrei andare in Ungheria e sto ANCHE scrivendo un libro che è ambientato in Uganda, Papua Nuova Guinea, Cuba, Capo Nord, Isernia e Deserto del Sahara!"

Io nel mentre pensavo :"Uhm, uhm, si si molto interessante e io sono Monica Bellucci e soprattutto non l'hai ancora capito che nessuna te la darà mai??? Quindi sciò pussa via!"

Ma costui, nonostante IMPERASSE il silenzio più assoluto accompagnato anche da PALESI sbadigli, continuava la sua performance.
"Ma dai non ditemi che voi quattro siete qui tutta la sera ferme come delle comari a non fare nulla??"
"Si" ha intonato un coro a gran voce.
"Dai perchè non venite ad una festa??? Sapete , uomini, sesso, divertimento???"
"Uhm" ha mugugnato sempre lo stesso coro.
"Come non vi interessa il sesso, le feste, sapete quei luoghi dove c'è tanta gente e in genere si beve, ci si diverte , no eh???"
"NO", sempre lo stesso coro con tono sempre più esclamativo.
"E allora chi è che viene a casa mia con me stasera???"
Una guardava per aria, l'altra si guardava le unghie, un'altra ancora fischiettava e io con tutta la mia nonchalance rispondevo"Una domanda di riserva no??".
Costui ha avuto pure il coraggio di farmi un pizzicotto alla guancia definendomi TENERA! Ioo??? Tenera??? Ma se ti ho risposto con un'acidità che lo yogurt al limone in confronto è zucchero filato??? Accompagnato tra l'altro da uno sguardo schifato, shockato e fulminante che ti faceva capire senza mezzi termini CHE CAZZO STAI FACENDO, TOGLI QUELLA CAZZO DI MANO DALLA MIA GUANCIA CHE MI FAI LETTERALMENTE SCHIFO!
Io non capisco. Più insulti un uomo e lo tratti con ribrezzo, più questi pensano che lo fai apposta.
Ovviamente costui continuava a voler fare l'uomo mondano che vuole coinvolgerci a feste internazionali dove avremmo potuto fare un menage a trois con lui e raz de gan:"Allora ragazze quando avete bisogno di ricordarvi cosa significhi la parola divertimento contattatemi".
Una voce acuta risuonava nell'aria:"Si si, tranquillo, contaci, fidati. Non farò altro. Tu mi dici quello che devo fare, e io lo faccio!". Il sarcasmo pungente squarciava l'aria. Mi ci mancava pure il latin lover de' noantri giramondo mò!!

giovedì 10 luglio 2008

And the winner is...




Premettiamo che quando si parla di Insalata (e di Gina prezzemolina) parlare di "utile" è sempre strano.
Ma, se proprio dobbiamo affrontare questo discorso, diciamo che dopo il salto della quaglia con l'altro esame,la parola utile può essere associata solo a me, mentre la parola dilettevole rimane associata a Gina.
Eggià, in quel di Roma è tornato Gino Pilotino con una sorpresa sorprendente. Gina non se lo aspettava minimamente ma ormai sappiamo tutti che il Cavaliere Errante non conosce ostacoli quando si tratta di raggiungere la sua Sposa Cadavere.
I prossimi giorni molto probabilmente riuscirò a raccontarvi cosa sia successo. Per ora mi sono volontariamente estraniata dall'assistere alle avventure della coppia. La mia vita ormai gira attorno alla loro storia e assistere alle loro digressioni filosofiche sull'infinito avrebbe estremamente compromesso la mia salute mentale già in bilico. Quindi, mentre quei due vivevano il remake di Vacanze Romane con il sottofondo dei Matia Bazar, io ho tentato di trasformarmi in una finta studiosa. Ma giusto perchè si tratta di un esame sui DANDIES. 3500 pettegolezzi sulla vita di un dandy. Come si veste un dandy, quante volte va in bagno un dandy, quante canne si fa un dandy, quanta gente si scopa un dandy. Devo dire che sapere che Baudelaire si vestiva tutto di nero con dei guanti ROSA PANTERA, mi ha fatto decisamente senso. Tant'è. Mi è toccato sgobbare alla ricerca delle domande, dei siti più impensabili e mi sono addirittura venute le allucinazioni marine sognando di essere bellamente sdraiata in spiaggia a chiacchierare con le mie amiche, per poi andare a divertirmi ogni sera durante le notti estive cagliaritane. In realtà giro puzzolente e seminuda per casa e mi è venuta pure la cervicale da ventilatore. Gina, almeno lei, si gode il mondo magico dell'amore alla faccia di Oscar Wilde.
Comunque questo post non è nato per queste quisquilie inutili ma perchè ho vinto addirittura il premio perBRILLANTE BLOG 2008 , grazie alla nomination della mia fedele lettrice bdp, che ringrazio infinitamente per il coraggio di continuare a leggermi e per questa nomination..
GINA SEI STATA NOMINATA PURE TU, HAI VISTO CHE SPUTTANARTI UN PO' E' SERVITO A FARTI DIVENTARE FAMOSA???!!!(uahahahahahahah)
Vabbè e ora è il momento delle nomine da parte mia:

-CRIS, perchè così potrà esibire ai suoi infiniti aperitivi mondani la fascia di blogger brillante
- DIGITO perchè la sua associazione di parole è sempre azzecatissima , oltre che divertente.
- MABE, perchè le sue odissee nella casa infestata sono esilaranti
-LA MIA TESORA CONIGLIA, perchè dal primo giorno in cui ho letto il suo blog mi ha appassionata e ci riesce ancora a distanza di un anno
-IL MIO AMICO MAT, perchè è completamente fuori di testa e questo già basta!
-PUPOTTINA, perchè ormai le sue avventure e quelle di TDF sembrano la sceneggiatura di un telefilm e io ADORO i telefilm!
e infine nomino anche io LE MITICHE DERELITTE,perchè riescono ad appassionarmi ai loro racconti sentimentali quanto una puntata di SEx and the city!


Bene cari miei, questo è stato il mio primo,unico ed ultimo MEME della storia!!! Ciò vuol dire che la mia voglia di studiare rasenta il -57 periodico! Chi ha ricevuto il premio (in teoria) dovrebbe realizzare un post per descrivere l'argomento, chi vi ha nominati, inserire una foto del blog (ma è facoltativo) e nominare altre 7 vittime da sottoporre!!!!
Ora vado ad informarmi un po' sulle cose serie( la lovestory di quei 2)!!Spero di potervi raccontare qualche chicca!!

lunedì 7 luglio 2008

Le tre beduine



La situazione qui a Roma è piuttosto grave.
Le condizioni climatiche sono diventate esageratamente sfavorevoli per le nostre protagoniste. Insalata è accaldata e suda solo ad esistere. Ormai la sua frase rappresentativa è diventata SUDO ERGO SUM. Gina è direttamente moribonda. Collassa ogni 5 minuti. L'unica sua salvezza è stare chiusa in camera, vita natural durante.
Così era domenica mattina e, come sapete, l'idea iniziale era andare al mare. Insalata si sveglia di buona lena, si prepara e va da Gina che, indovinate che faceva già dal primo mattino??? Telefonava con Gino. Se non riuscite ad immaginare come sia fatta Gina pensate alla vecchia pubblicità della Sip, dove c'era la ragazza che telefonava dicendo Ma mi ami, ma quanto mi ami, ma mi pensi, ma quanto mi pensi..Ecco quella è l'immagine più esemplificativa per capire Gina.
Il mare , ovviamente, è saltato. Ma casa di Gina si era trasformata nelle fiamme dell'inferno. C'era una temperatura che rasentava l'ebollizione. Urgeva una soluzione immediata. E chi compare quando tutto sembra perduto??? MC , pronta per un'altra esilarante avventura in giro per Roma.
E così fu. Anche perchè quando Insalata, Gina ed Mc si uniscono, c'è DAVVERO da avere paura. Missione: cercare una piscina.
Ora, se per tutte le persone normali, Roma pullula di piscine, per noi ieri era un miraggio.
Prima tappa: Roma Nord.
Erano le h.15.06. Solo la supercar rossa fiammante di Mc sfrecciava sulle strade roventi di Roma. Solo noi potevamo andare alla ricerca di una piscina nel centro del pomeriggio, quando invece tutte le persone intelligenti si sbrigano la mattina.
Arriviamo nella prima benedetta piscina. Tutto pieno. Due tizi entrano comunque e a noi sbattono fuori. Il tutto stava diventando drammatico. Dove cazzo andavamo alle 15.10 del pomeriggio con 150 gradi???
La decisione era una sola: andare dall'altra parte di Roma e tentare il tutto per tutto.
Così attraversiamo tutta la città , ormai in un bagno di sudore, come tre beduine che attraversano il deserto del Gobi alla ricerca d'acqua. Io sognavo una doccia, una vasca da bagno, una piscina, il mare, qualunque fonte d'acqua raggiungibile. Gina ormai era morta. L'unica sempre Highlander era Mc.
Arriviamo all'EUR , alla TIFFANY PISCINA, ovvero paga un rene per stare 3 ore!
Dentro vigeva un clima molto "American Chic". Musica lounge e revival di sottofondo, gente matta che alle 4 di pomeriggio sudava sul tapis roulant, tanti Mitch di Baywatch e tante donne , purtroppo, senza cellulite . Insomma , la nostra presenza dentro quel luogo così raffinato, dava abbastanza nell'occhio.
Mentre la gente si sventolava , infatti, con dei ventagli di seta raccolta nelle riserve private dell'ultimo Imperatore Cinese, con cappelli di paglia che risale alla Rivoluzione agricola e gli occhiali indossati da Audrey Hepburn, 3 ragazze completamente unte e gocciolanti sudore con lo sguardo allucinato, senza il minimo contegno si gettavano in piscina come se avessero visto un miraggio.
Ovviamente tutti erano muniti di cuffia. Noi no.
Ma alla fine siamo riuscite a salvarci da quella disidratazione mortale.
Solo che, secondo me, mi tocca scontare qualche punizione divina. Perchè oggi la situazione è anche peggiorata.
Missione: andare alla ricerca dei libri per l'esame sui DANDY (Si, lo so, do sempre strani esami !)
E, ovviamente, tutti gli autisti d'Italia, hanno deciso proprio oggi di scioperare.
Quindi arrivare all'università è stata proprio un impresa.Dopo aver atteso 1 autobus sotto il sole cocente ed essermi inebriata della puzza di ascelle della gente, arrivo da Gina. Cerco di trascinarla con me all'università. Eravamo un INSALATA AGITATA e uno ZOMBIE. Arriviamo, per miracolo, alla Sapienza.
Nessuno era disposto a vendere i libri. Per comprarli a prezzo intero avremmo dovuto battere questa notte. Il nervosismo imperava. Gina e Insalata in preda al panico da caldo, esami, ansia, stress, litigavano in mezzo alla strada, mentre gente tranquilla che si faceva canne fischiava Gina, che è sexy anche quando sta emanando l'ultimo soffio vitale.
E, come sempre, non abbiamo risolto quasi nulla. Domani mi tocca tornare a prendere gli altri libri e riaffrontare la traversata del deserto!
Ok che ho sembianze nordafricane, però questa è davvero una tragedia!

sabato 5 luglio 2008

Insalata perde il pelo ma non il vizio e Chi va con Gina impara a Ginare.



Insalata perde il pelo (quando ne ha voglia)ma MAI il vizio.

Erano gli anni '90 ed una piccola insalatina si apprestava ad andare a scuola.
La maestra l' apprezzava ed esortava , ma allo stesso tempo riconosceva la scarsa , anzi diciamo, la sua nulla capacità di apprensione matematico-scientifica, oltre che riempirla inesorabilmente di compiti a casa.
Insalata ha sempre avuto un grande difetto: LA PIGRIZIA. Così, quando si trattava dell'ora dei compiti, escogitava sempre un piano per scampare quel pesante dovere.
Avrebbe voluto guardare i cartoni animati per ore, ma c'era sempre un ostacolo persistente che le impediva di mettere in pratica il suo piano di fuga. Si c'era sempre lei, la versione nazista della signorina rottermaier: sua madre.
Nulla impediva al sergente di controllare minuto per minuto lo svolgimento dei doveri dell'insalata svogliata. Neanche la presenza dell'estetista , che ancora oggi ricorda quei tragici pomeriggi, in cui una povera, piccola e indifesa insalata era costretta a ripetere per ore la lezione di storia finchè non la conosceva a menadito.
"Te lo dico per l'ultima volta, Emilia, se torni qui tra mezzora e non sai bene l'argomento, non ti faccio giocare con i Playmobil. Dai su forza ripeti"
E così , nei lunghi pomeriggi di un'infanzia traumatizzante, Insalata ripeteva e ripeteva e ripeteva, tanto che quando le si chiedeva cosa avesse voluto fare da grande, aborriva qualunque professione culturale e rispondeva convinta:" La Suora delle Paoline , la macellaia o la salumiera".
Trascorsero gli anni e Insalata fu costretta ad affrontare anche il percorso liceale.
Alle ore 7.45 Hitler svegliava per la prima volta Insalata. Poi la richiamava alle 7.50, alle 8 , finchè , sbuffante, Insalata sorgeva alle ore 8.10 ed arrivava a scuola, ogni santo giorno, alle 8.50 , in ritardo, trascinandosi e con gli occhi ancora chiusi.
Sapeva fare solo due cose durante le lezioni: ricopiare le copertine dei quaderni e dormire sdraiata sul banco. Ogni tanto costringeva la sua compagna di banco a giocare all'impiccato con le parolacce o a rappresentare delle scenette dove la povera Berta era costretta a far finta di accendere una matita come fosse una sigaretta.La vita liceale di Insalata è sempre stata molto easy. Nonostante fosse iscritta al liceo classico, non ha mai tradotto una versione assegnatale. Lei e Berta conoscevano a memoria tutti i siti di traduzioni latine e greche: Scuola.it, squola.com, skuola.net, latinonline,latinoweb,latiniamoci. E quando il web non aiutava, c'era sempre l'opzione copiatura paro-paro dai diligenti.
Alle ore 9 del mattino , Insalata tirava fuori il suo bel paninozzo con la salsiccia o il formaggio, lo mangiava con assoluta tranquillità mentre i prof. spiegavano e poi si addormentava beatamente, oppure , sempre con altrettanta tranquillità, chiacchierava con le compagne che stavano 3 bancate più avanti.
Ma il culmine del percorso scolastico l'ha raggiunto durante un interrogazione di Dante: " Emilia perchè le anime dell'Inferno nonostante siano morte e incorporee provano dolore???"
Insalata ci pensa solo un nano secondo, poi, con assoluta nonchalance, risponde:
"Ehhhh questo è IL MISTERO DELL'INFERNO!".
Il suo odio per la matematica poi crebbe a dismisura quando arrivò a battere il guinness dei primati per il voto più basso della storia: 1/2!
Sono consapevole che ciò che mi ha sempre salvata dalla bocciatura è stata la mia simpatia. Non studiavo, non seguivo, non me ne fregava nulla. Ho sempre fatto il minimo indispensabile.
Poi è arrivata anche l'università. Lettere e Filosofia, per non vedere mai più numeri nella mia vita.
Ad Insalata non bastava aver sempre affrontato i suoi doveri con troppa, estrema, esagerata indifferenza e pigrizia. Si doveva anche circondare di suoi simili, se no il tutto diventava noioso.
E Se Insalata non perde il vizio, chi va con Gina , impara a Ginare, ovvero: GIOCHIAMO AL GIOCO DI SALTARE GLI ESAMI.
Ogni anno Insalata e Gina si trovano nel bel mezzo di luglio sempre allo stesso punto. Ogni sessione estiva, giunte in prossimità della fine, proprio agli sgoccioli di un esame, si lamentano e poi si telefonano. Ma partiamo dall'inizio:

Il tragico destino che accomuna Gina e Insalata
(Mamme ci dovete perdonare)
un film tratto da una storia vera
(di Gina Autistica e Insalata Riomare)

Part 1 : Inizio sessione estiva, esterno giorno , Gina e Insalata passeggiano ancora tranquille e beate per le vie di Roma.

Gina: "Quant’è bella Roma in queste giornate di inizio primavera, la sento mia è come se le case, i monumenti, i palazzi e il fiume mi stessero parlando , riesco a comunicare con le cose e tuuto pare sorridermi".
Insalata: Gina sei sempre poetica, trai tuoi discorsi strani iggesù adesso sei finita pure a parlare col tevere e col colosseo, ogni volta che esco con te è come se uscissi da sola ,monologhi senza tregua.
Gina: Riomare io devo andare a piazza pantheon per contemplare l’infinito che esiste nei resti più belli dell’antica Roma.
Insalata: A piazza Pantheon, si corriamo subito, lì c’è la palma che ha uno dei migliori gelati della città , altro che resti.
Gina: ma ti rendi conto che queste mattonelle sono state calpestate da giulio cesare in persona e noi abbiamo l’onore di camminarci ancora che emozione.
Insalata:Una volta ci ha camminato anche brad pitt io mi emozionerei più per quello.

Part 2: Inizio sessione estiva, interno notte. Gina e Insalata decidono di tornare a casa e di continuare la chiacchierata.

Insalata: Gina metti un attimo da parte la tua vena poetica e sognatrice e parliamo di cose serie.
Gina: si concordo ho fame, chiamiamo zucchina
Insalata: uff Gina non capisco perché continui ad essere così tranquilla, sai che tra meno di un mese dovremmo affrontare esami su esami e che se non lo faremo le nostre madri ci stabuleranno come le mucche.
Gina: buh tu così mi metti l’ansia. Io mi sono già organizzata perfettamente darò 6 esami in una sessione questa volta non potrà fermarmi nulla. Sono una persona seria io, abbiamo tempo. Adesso chiamiamo zucchina che ho fame
Insalata: Ok anche se avrei preferito mangiare bresaola e limone. Ma secondo te rispetto all’estate scorsa sono ingrassata? No perché devo andare a cuba tra 2 mesi e devo perdere almeno 3 kili, poi ho la cellulite, e questi cazzi di esami mi impediscono di andare in palestra.
Io in questa sessione devo spaccare, ho deciso di farne 7 e di laurearmi a gennaio.
Gina: Si dai che ce la facciamo, l’importante è organizzarsi, io e te insieme possiamo fare tutto.
Insalata:Ok l’importante è che sintetizzi e non incominci come al tuo solito a studiarti pure le note delle note di tutte le sante pagine altrimenti si fa notte non finisci i programmi e come al solito improvvisi.
Gina: no, no ti prometto che ridurrò tutto ai minimi termini
Insalata:uff fa caldo, ho sonno
Gina:buh, io collasso ho la pressione bassa e mi sento male.


Part 3 :metà sessione estiva interno giorno. Gina e Insalata Riomare parlano al telefono

Gina: oh Riomare ma che ne pensi se dopo l’esame di storia partiamo e continuiamo a studiare giù da me in calabria così ne approfittiamo anche per andare al mare?
Riomare: iggesù lo sai che mi inviti a nozze ma secondo me se scendiamo non concludiamo nulla e poi siamo costrette ad emigrare verso il burkina fasu sotto minaccia diretta delle nostre mamme
Gina:oh sei pesante, io vado se vuoi vieni altrimenti amen.
Riomare: maledetto il giorno che t’ho incontrata
Gina:ahahahahahhh, tristezza vaaaaaa una canzone il tuo posto prenderà.



Part4: calabria esterno mare, gina e insalata come 2 americane in vacanza si godono il sole e tutto sembra essere passato in secondo piano.,


Gina: e stata una vera fortuna aver superato bene quell’esame, adesso possiamo goderci questa meritata settimana in santa pace.
Riomare: Gina tu dai i numeri secondo i nostri programmi iniziali di esami dovevamo farne almeno 7, adesso si sono già ridotti a 4 e son sicura che alla fine saranno 3 come tutti gli anni.
Gina: 3 è un numero perfetto, e poi fidati noi siamo in grado di studiare solo per 2 giorni e prendere ottimi voti.
Riomare: La realtà è che non apriremo libro e quando ritorneremo a Roma moriremo di caldo e continueremo a non aprire libro con il risultato che da 3 passeremo a 2 esami e le nostre madri ci invieranno direttamente in Afghanistan ad indossare il burqa dalla testa ai piedi senza uscire di casa.
Gina: No, al massimo io emigro da Gino Pilotino e mando a fanculo tutto e tutti. Io sono io assoluto, il non io, l’ego, il superego , l’inconscio e il sublime e non capisco una mazza di nulla. W il sole il cuore e l’amore!
Riomare: Pizza, spaghetti e mandolino! Bonanotte Gì, qui tu sei fritta e io sono direttamente morta perché Hitler mi ucciderà,altro che Afghanistan. E morirò pure zitella perché nessuno mi si fila!
Gina: Ma no Riomare, prima almeno vedi Napoli e poi muori!
Riomare: Uhm Booona la mozzarella di bufala. Perché non andiamo a mangiarla stasera?
Gina: Uff bu no , io voglio volontariamente fissare il cielo stellato sopra di me in riva al mare

Part5: Roma, interno stanze campo nomadi di Gina e Riomare. Entrambe di fronte ad un pc. Poi le due in preda ad un attacco isterico si telefonano

Riomare: Gi sono disperata. Il Rottewailer mi boccia. L’Aminchia mi ha rotto i coglioni con tutti gli amici suoi che si suicidano. Ho l’ansia.
Gina: Io ho l’ansia. Sono scazzata. Sono pensierosa. Sono semicollassata. Non ho voglia di fare la spesa, non ho voglia di pulire la casa. Ho un esame tra due giorni e non ho voglia di studiarlo. Mi sa che non lo do e facciamo direttamente Le Battone 3
Riomare: No Gì dobbiamo darli. Impegnamoci. Io ho paura di mia madre. Quella mi chiude in casa a vita e mi si attacca ai coglioni come alle elementari.
Gina: Bu ora vediamo. Ora DAVVERO mi metto a studiare.
Riomare: Si anch’io , ci sentiamo tra 4 ore.

…passano neanche 3 minuti

Riomare: Oh Gì mi sa che salto anch’io l’esame e diamo le Battone 3 direttamente
Gina: Sì ma che ce frega ma che importa
Riomare: Sì ma poi regneranno i sensi di colpa sulle nostre anime
Gina: Bu e mo come facciamo???
Riomare: Hitler si è appena arresa. Ormai è rassegnata. Domani andiamo al mare????
Gina: No io domani devo fissare il soffitto al buio.
Riomare: Vabene ho capito, domani alle 10 sono da te e ti costringerò a venire al mare con me.
Gina: Ma io l'esame lo devo proprio saltare???

E così riusciranno le nostre eroine ad andare al mare domani, fregandosene altamente degli esami che hanno saltato con la più assoluta tranquillità, oppure Gina continuerà a domandarsi cosa sia l'infinito mentre Insalata andrà alla ricerca di qualche pc per tutta Roma????

giovedì 3 luglio 2008

Lui e Lei



Vi chiederete tutti come starà procedendo la storia romantica tra Il Cavaliere errante Gino e la Principessina Gina.
Devo ammettere che , circondata da tutto questo lampante mielismo, sono diventata una cantastorie romantica,tanto che i topini di cenerentola mi fanno un baffo.
Tenterò quindi di raccontarvi questa strana storia con una bella insalata di romanticismo ed ironia.

Era domenica mattina e l'autobus proveniente dalla Calabria ci stava riportando in un'afosa Roma. Contemporaneamente, un treno sfrecciante su rotaie roventi conduceva Gino nella stessa capitale.
Lungo il viaggio, ovviamente, l'autismo imperava. Lei si cullava nelle note del suo Ipod , guardando sfumare il paesaggio dal finestrino. Più che canzoni erano nenie: i Pooh , Finardi e gli Stadio scorrevano random in un viaggio di 7 lunghe ore.
Lui, accomunato dalla stessa passione per Gaetano Curreri, ascoltava di continuo "La faccia delle donne", pensando alla donna che in un solo giorno divenne "l'amica che potrebbe durare una vita, dove nel suo viso batte il sole, dove c'è tutto il mondo intero". Perchè lui è L'"Io che mi innamorerei".
Queste parole viaggiavano lungo le linee della Wind per giungere nel cellulare di Gina. E lei, lei "era da tempo che aspettava un uomo, che la ipotnizzasse anche solo con il suono".
Così, dalla Treccani, passarono a Sarabanda. Il loro cuore, così, senza accorgersene, batteva impaziente a ritmo di musica. E io non potevo che trasformarmi in Enrico Papi.
Il loro secondo incontro sarebbe davvero stato L'età dell'oro Virgiliana o si sarebbe trasformato in una tragedia greca???
Tanti, troppi interrogativi risuonavano nella loro testa, confusi, veloci, lapidanti.
Erano i sintomi palesi che stava accadendo qualcosa di chimico. Mi sentivo come l'alchimista di Coelho. Quando tentavo di scambiare due parole con Gina, lei sapeva rispondermi solo con canzoni d'amore.
Lui viaggiava senza cibo e senz'acqua, che lo rendevano un uomo pazzo. Era davvero il caldo o forse anche lui stava diventando pazzo d'amore???
Ormai tutto l'autobus conosceva la storia di Gino e Gina.
E così , finalmente, impaziente e scalciante, di fronte ad un tristissimo bar della Nomentana Gina vide Gino attenderla sotto il sole cocente.
Lei si fiondò fuori dal taxi. Il suo cuore era vicino all'infarto. Era il caldo, sì, ma l'aveva riconosciuto. Era lui, erano gli occhi che aveva visto un paio di giorni prima. Ormai aveva capito che erano inconfondibili.
" Oh Gino sento il carnevale entrare in me. E sento crescere la voglia, la pazzia
l'incoscienza e l'allegria di morir d'amore insieme a te"
"Oh Gina,Sei così sempre tu da togliermi il respiro". Nanananana
Eravamo punto e accapo. Avevo voglia di trasformarmi in un menestrello. Pigliare un mandolino e fare la serenata. Avevo di fronte a me Lilli e Il Vagabondo che si dividevano il piatto di spaghetti.
Beh poi tutti sappiamo come la città eterna riesca a creare quell'atmosfera magica.
Avevano solo 3 giorni da vivere. Lui, di giorno, come tutti i cavalieri che si rispettino, lottava per i suoi ideali all'agenzia delle dogane. Lei, si perdeva nei meandri della filosofia estetica. La somma Gina + filosofia soggettivistica + amore è un concentrato esplosivo, che nella notte scoppiava in momenti infiniti trascorsi con il suo principe dagli occhi blu.
Erano solo loro e il cielo in una stanza.
"Quando sei qui con me questa stanza non ha più pareti, ma alberi, alberi infiniti.quando sei qui vicino a me questo soffitto viola no, non esiste più."
"Io vedo il cielo sopra noi che restiamo qui abbandonati come se non ci fosse più
niente, più niente al mondo".
Abbracciati, sotto il tetto del cielo stellato romano, sentivano la loro armonica e si raccontavano Alice nel Paese delle Meraviglie .
E vi giuro che non avevano nemmeno fumato!
Ma quelle notti, che loro volevano durassero all'infinito, trovarono la loro fine momentanea.
A casa di Gina giunse un imprevisto. Arrivò il Pater Familias. E, se siete appassionati di fiabe, bè, sapete che l'intreccio prevede sempre che tutti i Re siano molto gelosi della loro Principessa. A Lancillotto questa volta non sarebbe bastato il vestito e la cravatta. Per affrontare Re Gini avrebbe dovuto sfilare Excalibur e sconfiggere il drago doganiere.
Un fazzoletto bianco vola ancora sopra la stazione Tiburtina, dove a mezzanotte un autobus di profughi e operai diretti ai campi di fragole, partì per ricondurre Gino nella sua terra natìa.
Ora Gino e Gina vivono nei loro reciproci infiniti, nel loro reciproco autismo, in attesa che il destino tracci la loro strada.
Tutto il resto sono emozioni, che io non posso raccontarvi, perchè sono solo dentro di loro e il mio ruolo è solo quello di cantar delle storie...

Però , da testimone di questa strana fiaba, voglio dedicare queste parole ai due protagonisti, come mia benedizione. Sono parole che ho scritto direttamente a Gina,
perchè l'unica cosa che so fare è scrivere. Non sono capace di pronunciarle verbalmente, perchè il mio cuore stride e ride e perchè anche noi Giullari di Corte, a volte, ci commuoviamo.

E vissero (per ora) felici e contenti



A Gina e Gino
Ho visto la tua paura prima, tutti quegli interrogativi che risuonavano nella tua testa. Ho visto i tuoi occhi spauriti, che non sapevano su cosa avrebbero poggiato il loro sguardo. Ho visto l'ansia, l'attesa, la speranza, la curiosità. Ho visto quel flusso di emozioni che scorrevano senza spiegazione dentro di te. Emozioni lontane che il tuo cuore sempre così pronto non ricordava. No, non ricordava cosa significasse battere all'impazzata davvero,per condurti in un mondo alienato dove c'eravate solo tu e lui, l'uomo misterioso capitato così per caso, come spesso la vita coi suoi dispetti fa accadere.
Poi ho visto il sorriso del vostro primo sguardo. E c'era una luce accecante che vi circondava. Era palese, era pura. Ho visto gli occhi negli occhi. Ho visto le vostre mani sfiorarsi con incertezza e voglia. Osservavo i più piccoli dettagli. Ho visto poi quelle mani stringersi con più sicurezza. Ho visto quel bacio, quasi rubato. Quel bacio al chiaro di luna, di fronte al mare, che esplodeva.
Ho visto la voglia, la pazzia, l'incoscienza,l'allegria.
Ho visto Lui e Lei,incontrarsi nel giorno mentre la città d'attorno sembra nuova;riscoprire le cose che credevano perdute nella noia.Tutto il piacere di sentirsi chiedere la propria breve vita, a frase conosciuta, la storia già narrata.
Vi ho visti leggere i poeti che nessuno al mondo poi leggerà mai e riempire di sospiri lunghe pause di pensieri mentre il suono del silenzio li accompagna...

Beh...il mio , di cuore, di fronte a tutto ciò, ha pianto, di gioia e di dolore. Ha ricordato cosa significasse innamorarsi.
Dream on, dream on, amica mia.
Gino, hai tutta la mia stima per il rispetto che hai dimostrato. Hai tutta la mia approvazione per il comportamento e il ragionamento che hai manifestato.
Io , dal mio canto, grazie a questa vostra favola ho capito che "Se cerco l'amore vero prima devo stancarmi degli amori mediocri"...

martedì 1 luglio 2008

Dove c'è 1 mamma c'è....



...STRESS!!!
Non ho fatto nemmeno in tempo a tornare dalla Calafrica e rilassarmi un pochino che a casa mia è arrivato il SERGENTE della DIGOS: Mia madre!!!
Ormai tutti presumono e sanno come si svolge la vita casalinga di uno studente fuorisede: pulizia= optional e svolta sporadicamente per finta in occasioni di necessità ed urgenza; frigorifero= un buco nero dove si stanziano colonie di animali indefiniti che si divertono a fare l'eco gridando:"C'è nessunooooo?"; l'armadio è un mega cestino di vestiti gettati come stracci. Lo si sa, che tu sia ordinato o disordinato , quando vivi da solo entri in un circolo vizioso che ha come primo padrone l'ozio.
E ogni figlio, quando sa che sta per arrivare il genitore a controllare come un finanziere casa sua, tenta di risolvere la situazione in quattroequattrotto , cercando di dare 1 apparenza decente al REGNO DEL CAOS.
L'altro giorno c'erano 75 gradi dentro la mia umile dimora e, nonostante tutto, mi son messa di buona lena a pulire il bagno e camera mia. Il primo sembrava piuttosto una lattrina , ma il peggio del peggio era il MIO regno.
Dovete sapere che io vivo nel lettone matrimoniale. Sopra c'è di tutto, dal pc, a bicchieri, a libri, vestiti, addirittura spesso in mezzo alle lenzuola trovo oggetti che credevo dispersi e a volte anche soldi!!!
Sì, lo ammetto, sembra un campo nomadi!
Appena varcato l'uscio di casa, L'UFFICIALE IGIENICO, non ha fatto in tempo nemmeno a portare la valigia in camera, che è stato colpito da un attacco MANIACALE di pulizia e riordinamento.
"No no non è pensabile, non è possibile, non è immaginabile. Emilia ma ti rendi conto di com'è l'ingresso??? Qui ti viene L'epatite A". Di corsa prende straccio e scopa blatterando senza sosta "Ma dimmi tu, ma dico io, ma io non lo so, ma come fai".
Più che quella di una mamma mi sembrava di aver ricevuto la visita di un Controllore in caserma. Vi giuro, non si è fermata un attimo in 48 ore.
Dopo l'ingresso è stata la volta del bagno: " No, Emilia, noooo, ma questa ti sembra una vasca???? Ci sono le impronte di un ippopotamo che si è rotolato nel fango! Guarda gli asciugamani, sembra che siano stati usati per pulire a terra! Ma lo specchio ogni tanto lo lavi??? Se ti guardi sembri un quadro di Picasso, talmente è sporco! Qui ti viene l'epatite B"
E pensare che l'avevo lavato 10 minuti prima. A saperlo non avrei faticato un minimo.
Comunque per ora sono al bingo di epatiti. Menomale che ho diminuito le dosi alcooliche nella mia vita, se no con tutti questi malauguri il mio fegato sarebbe già spappolato!
Vabbè, una volta trasformatasi in Miss Muscolo idraulica Gel, è arrivata alla fase Mastra Linda, ovvero SMONTA LA CUCINA.
"Senti ma pensavo, perchè non spostiamo il frigorifero e lo mettiamo lì? Perchè non appendi dei quadretti in cucina? E' così scarna! Ma quando hai usato l'ultima volta questo grembiule?? Ha le macchie che ormai sono anteguerra! "
"Si mamma, guarda, i quadretti penso proprio siano indispensabili in questa casa!"
Ma in tutto ciò io avevo il presentimento di sempre.
Ogni volta che viene mia madre fa 3 cose: 1) fa 3500 lavatrici con il risultato che alla 3499esima la lavatrice si rompe e allaga tutto; 2) si trasforma in una lavavetri aggratis ; 3) pulisce il frigorifero imprecando contro un eventuale EPATITE C da "zucchina andata a male".
E, come da copione, così è stato. Che stia 5 ore o 5 giorni, come i robot delle pulizie, mia madre compie schematicamente quel rito propiziatorio per purificarmi dal male.
Ovviamente io di lavatrici non capisco una mazza. Mi limito a fare il lavaggio a freddo e a caldo. Non separo nemmeno bianchi da colorati, troppa fatica. Compro l'acchiappacolore che, però, a volte, inevitabilmente decide di rinnovare il mio guardaroba cambiando letteralmente colore ai capi. Almeno così sembra che abbia una grande quantità di vestiti uguali di colore diverso. Se si dovesse rompere quando sono da sola, beh, prenderei pinne , fucile ed occhiali e trasformei CONTENTA la mia cucina in una piscina. Ma è inutile dire che io, nella mia semplicità, non l'ho mai rotta. Lei, nella sua ossessività, ogni volta allaga tutto e si agita, cercando tecnici per tutta Roma.
I vetri per me sono , appunto, trasparenti. Di vedere il palazzo di fronte poco m'interessa, anzi fosse per me mi divertirei a scriverci sopra con la polvere come nelle macchine. E il frigorifero viene usato solo per arredamento, tanto che alle volte mi dimentico proprio di aver maionesi che stazionano lì dall'estate prima!
"Solo tu puoi ridurre una casa come se ci fosse stata la guerra!", continua a blatterare senza sosta la SIGNORA ROTTERMAIER.
"No ma io vorrei farti fare un tour delle case delle mie amiche per farti capire che siamo tutte così. Io devo studiare, mica ho tempo di fare le pulizie in grande di primavera. Mi limito a fare quelle basilari..." , le rispondo io fingendo CONVINZIONE assoluta nel mio discorso.
Mia madre scoppia in una risata sonora, conoscendo benissimo il trascorrere delle mie giornate che tuttaltro sono che impegnate in uno studio matto, che impedisce qualunque altra attività!
Poi è arrivato il momento finale. Nell'anta del mio armadio è attaccato un biglietto: "Non aprire quell'anta!", come ammonimento da film horror, perchè lì dentro c'è proprio l'orrore.
Con aria di sfida mia madre prende una sedia, la posiziona di fronte, prende un respiro profondo e ...apre!!
"Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo, io non avrei mai pensato che potessi arrivare a tanto, Emilia". Le mani sopra i capelli indicavano uno stato di grande spavento, oltre il fatto che quando mia madre pronuncia per più di una volta il mio nome intero, significa che la situazione è davvero grave.
Io, ormai, ho imparato ad annuire e dire sempre :"Si, si, mamma, sì sì, hai ragione, uhm uhm", continuando bellamente a fare ciò che stavo facendo, anche se è inutile. Neanche quando fingo di studiare risparmia la predica.
Ogni vestito che tirava fuori da quell armadio era un commento: "Ma questo ti ricordavi di averlo?"; "Ma questo perchè non lo butti?" "E questa oscenità quando l'hai comprata?"; "Poi ti lamenti dicendo che non hai nulla, ci credo io, se butti tutto così. Sei piena di roba , non chiedermi di fare shopping ai saldi"; "Ma questa l'hai mai usata? Quando? Dove? Come? Perchè? Con chi?".
Dopo un'ora filata così, mentre io comodamente facevo le mie cose al pc, sento un grido di vittoria:"Come sono geniale!". Era mia madre che lodava soddisfatta il suo lavoro. Mah, contenta lei...
Per non parlare di tutti quei clichè che, vivendo da sola, ho ormai scordato facilmente, tipo girare in mutande con la finestra aperta. Se i vicini mi osservano, tanto di guadagnato x loro, io non devo vivere al buio e reclusa "perchè non sta bene che il vicino ti veda a seno nudo", oppure mangiare con la schiena ben eretta seduta sulla sedia. Figuriamoci, ormai i pasti non hanno un luogo definito. Sono capace di pranzare mentre mi lavo i capelli in bagno!
"Emilia, non sta bene che giri in mutande per la casa, potrebbero vederti"
Ma chiii??? Porca miseria, se sono sola e ci sono 58 gradi perchè non posso girare in mutande????
"Emilia stai composta. Stai dritta, tieni bene le posate, non parlare con la bocca piena, non respirare mentre mangi, anzi non respirare mai!"
Secondo me quando una donna diventa madre, inevitabilmente viene colpita da manie ossessivo-compulsive. Però è anche vero che, se non ci fossero loro, nessuno di noi sarebbe quello che è, ma soprattutto nessuno di noi ci sarebbe!( Questa sì che è una frase intelligente!".