domenica 25 gennaio 2009

INSALATA "SPAZIENTATA E SAPIENZIATA"



Finalmente l'Insalata è tornata alla sua vita da studentessa universitaria "si fa per dire". Dopo aver trascorso il mese casalingo tra il nulla e il semi-nulla fare, si è decisa a ritornare alla base romana, superando con grande sforzo estrazioni dentarie, pulsamenti di bulbi piliferi e fidanzamenti ufficiali con la cellulite e l'adipe festivo .
Così il 20 di gennaio, tra venti, freddo e i soliti 52 kg di bagaglio, rieccola in mezzo ai clacson che suonano AOH, la situazione pollame con annessa puzza sugli autobus e la solita e ormai immancabile PIOGGIA. Tanto a Roma non piove mai(?!).
La prima situazione da affrontare è il QUESITO UNIVERSALE DEL NON SENSO UNIVERSITARIO, ovvero IL PIANO DI STUDI, che un povero, giovane, ingenuo, inesperto e illogico studente di lettere della sapienza è costretto ogni anno a compilare come una scheda per la propria condanna a morte.
Questo foglio maledetto non sembra un elenco di esami, no, ma il calcolo di quanto tempo manca esattamente alla fine dei tuoi giorni. Ormai mi sognerò i numeri e forse, se me li giocassi al Superenalotto potrei pure diventare milionaria:26 con resto di 5, 44 crediti in fila per 6 con resto di 15, che poi vai a cumulare nei 47 che ti avanzavano + 1 , che poi devi andare ad elemosinare..dico io..1 credito da raccattare , poi estrai la radice quadrata del settore delle attività di base , lo moltiplichi per 16, dividi per 41 e ottieni il numero periodico 218 , 33333 CFU totali, quando gli esami sono tutti numeri pari e in totale sarebbero 180 crediti. Risultato finale?? Hai sprecato 5 anni a dare esami sulla vita della moglie del cugino di Nabokov e sul significato intrinseco dell'AMINCHIA di Tasso per poi scoprire che non ti servivano a NULLA.
Poi io mi chiedo. Ma sta Moratti o chi caspiterina ha avuto questa brillante idea mentre era seduto sul water di fare la laurea a punti manco fosse la raccolta dell'Ipercoop, non poteva andare a fare un ciambellone a casa della suocera anzichè incasinare la vita agli studenti con queste espressioni algebrico-fisiche?
Ma è normale che io per dare un esame debba calcolare l'integrale del settore parziale della frazione delle attività di base? E' già molto se riesco a fare 2+2 e per questo motivo ho pure scelto Lettere, abolendo completamente i numeri dalla mia vita, figuriamoci se riesco a calcolare 180 crediti.
Poi vai dai professori e li vedi sgranare gli occhi e calarsi con molta velocità dalle nuvole. Uno ti dice una cosa, n'altro n'altra ancora, quindi prima sommi, poi cumuli poi in preda al dubbio sottrai e infine dividi e rimani con 2 esami in 5 anni, mentre tutti e gli altri 30 scopri a 3 giorni dalla laurea che erano fondamentalmente inutili da sostenere per vincere il Bonus Laurea in Scienza delle Patatine Discount.
Sì, perchè diciamocelo, il mio corso di laurea sarà pure divertente, facile, interessante e originale ma già paragonarlo alle Pringles equivarrebbe ad un eccesso di presunzione!!
Fatto sta che ogni anno arriva il tanto temuto RESOCONTO, nel quale ognuno cerca la scorciatoia più semplice per evitare Mazzi e contromazzi di esami capitanati da Frigidarium e Impotentium professori. Nei corridoi della facoltà di Lettere e Filosofia vedi facce sconvolte, capelli dritti , volti grondanti di sudore e mani contabili. Dovunque ti trovi senti :"4+8+4+6+1-2+15...". Ci sono persone che scrivono i calcoli per terra, sui muri , sugli stessi muri dove sbattono la testa per far tornare i conti.
Scena esemplare di questo pomeriggio.
Fuori il diluvio universale. Appuntamento alle 15 alle scalinate. Esco, i tuoni e i lampi mi salutano calorosamente e insieme a loro il vento gelido e la metereopatia. Soprattutto quest'ultima mi invogliava a non uscire di casa, ma ahimè mi son dovuta letteralmente TRASCINARE nel luogo del delitto per aspettare la RIVELAZIONE.
Lì mi aspettava il QUARTETTO CETRA, ovvero le rimanenti del gruppo DESPERATED STUDENTS of PAZIENZA UNIVERSITY, tradotto ancora una volta in COLORO CHE NON C'HANNO CAPITO NA MAZZA IN 20ANNI DI UNIVERSITA' DEL PIANO DI STUDI.
Ci dovevamo incontrare prima per organizzare la spedizione dei mille, ma in realtà parevamo più la marcia dei lebbrosi. Io non capivo nulla, Gina pareva uscita da una centralina elettrica, n'altra non vedeva, n'altra ancora aveva l'aureola in testa...avremmo potuto conquistare il mondo in sto stato!
Dopo aver fatto finta di calcolare il perimetro e l'area della nostra laurea ad honorem, ci siamo ritrovate ovviamente a parlare di fattacci nostri + che femminili , perdendo il corso del tempo. Arriviamo in ritardo dal professore e con molta nonchalance superiamo tutti gli altri perchè scopriamo che STRANAMENTE abbiamo sbagliato orario di ricevimento.
Per fortuna , alla fine, pare che alla facoltà di Lettere , corso Lms, della SAPIENZA, la matematica sia un'opinione e viga la regola: Fai 1 po' come te pare basta che raggiunga sti benedetti 180 crediti e ti levi dalle palle.
Così in trenino cantando BRASIL LALALALALALALALA ci dileguiamo sempre più ironicamente sconvolte nell' aver scelto questa facoltà!!

domenica 4 gennaio 2009

Il Buonanno si vede a Capodanno?



Non potevo esimermi dall'imprimere qualche cavolata su questo blog impolverato, almeno agli inizi di questo nuovo anno.
Nel 2008 l'insalatiere è stato un archivio pieno, ricco, traboccante di quisquilie mascherate e impanate da avvenimenti belli e brutti raccontati con qualche errore ortografico sparso qua e là .
Com'è stato questo anno passato? Se dovessi trovare un aggettivo, di primo impatto lo definirei INTENSO.
Forse, ogni anno per me è intenso, mai lineare e sempre andante come un elettrocardiogramma. Io sono così. Non sono una persona regolare. Piuttosto sono una finta normale che vorrebbe far esplodere liberamente la sua personalità contorta senza avere poi conseguenze complicate ed arrovellate.
Sono una vittima incallita e ipocondriaca della Sindrome Premestruale Acuta, nè tantomeno una donnina delicata capace di controllare le sue emozioni. Fingo di volere leggerezza ma so benissimo di non esserne capace.
Fatti rilevanti , oltre all'opposizione di sto Saturno che, evidentemente, continua ancora a sostare in DIVIETO DI SOSTA sul mio sentiero astrologico, nel 2008 non ve ne sono stati. Apparte la parentesi allucinogena. Però non è stato nemmeno 1 anno brutto. E' stato un anno, punto e basta.
Arrivata al 30 dicembre non vedevo l'ora finisse. Sono una terribile donna nazionalpopolare che crede negli auspici e propositi temporali. Mi sono iscritta a tremila gruppi di Facebook , sghignazzando sotto i baffi convinta che avrei trascorso un capodanno degno di abbandonare l'anno bisesto funesto e iniziarne un altro nel modo migliore. Invece non ho tenuto conto della Sindrome Premestruale e gli ormoni che mi sballottavano nella testa. E non ho tenuto conto della responsabilità che comporta mettere a disposizione la propria casa a più di dieci persone. E non ho tenuto conto che il tempo è solo una delle tante cavolate di noi uomini e che se per me l'anno inizia il 20 settembre, sono io a deciderlo.
Volevo , anzi diciamo che credevo, che allo scoccare della mezzanotte di mercoledì, i pensieri continui su quell'allucinazione, sarebbero spariti magicamente. Ne ero convinta chissà sotto quale effetto superstizioso. Inutile dire che invece, pfff , sono ancora lì impiantati e spesso si divertono a bussare nel mio cranio, tanto per alleggerirmi la giornata. Mi hanno IMPAGLIATO LA VITA, come direbbe la mia amica Pierferdinando.
Il 2009 è iniziato all'insegna del nervosismo. Eppercarità, di motivi ce ne sarebbero troppi come nessuno. Nemmeno questo nuovo 1 gennaio mi ha concesso l'illuminazione risolutiva di tutte le mie belle Pipe rigate mentali.
Una parola riassuntiva ci sarebbe, chiamasi forse INSODDISFAZIONE, ma già pronunciarla mi fa venire i capelli dritti.
L'unica illuminazione che ho avuto è stata la conferma che anche io mi evolvo fisicamente, che non significa che cresco in altezza o sono davvero una mutante, ma che , come la maggior parte delle donne, anch'io ho DAVVERO la cellulite.
Se l'ha riconosciuto pure mia madre , vuol dire che è proprio vero.
Non mi sono, per una volta, augurata nulla per questi 361 giorni che devono arrivare. Avevo un milione di buoni propositi, ma di fronte alla prepotenza della realtà concreta, ho preferito tacere a tal punto di rifiutarmi di fare gli auguri alle persone a cui voglio bene con convinzione. E' stato come se non volessi accettare che stava iniziando un nuovo periodo cronologico e io non avevo nulla in mano da festeggiare, nè ero contenta di una svolta temporale forzata.
Quello in cui avevo creduto nel 2008 non c'era e nemmeno la vana speranza che un passaggio di giorni potesse comportare un cambiamento radicale in tutto ciò.
Insomma, diciamo che sono nella condizione del RIPOSO DEL GUERRIERO.
Chissà Gina , invece, che diabolici programmi ha in mente per il 2009. Dalle telefonate di 2 minuti degli ultimi tempi non ho avuto modo di captare qualche elemento succulento per raccontarvi delle sue giamburrasche. Vi confesso che non vedo l'ora di rimettere piede in suolo romano anche per riabbracciarla. Ma , purtroppo, mi tocca aspettare altri 16 giorni. Troppi, troppissimi. Poi inizierà il countdown per l'avvicinamento al primo piccolo traguardo personale. Un'altra delle scelte affascinanti ma inutili del mio puzzle personale. I tasselli sono più di un milione. Il disegno da costruire è ignoto. Comporlo, una missione QUASI impossibile.

A presto sempre su queste pagine.