domenica 1 maggio 2011

Piovono Bistecche




Prima di raccontarvi ciò che mi è capitato nell'unica giornata di ieri, mi preme sottolineare che non faccio abuso di sostanze allucinogene , stupefacenti o alcooliche che mi creano allucinazioni mitomani. Che non sia molto normale ormai l'avrete capito, ma certi livelli preoccuperebbero anche una fervida sostenitrice dell'antinormalità come me.

Ore 11.30 a.m. , apro gli occhi e come sempre meccanicamente accendo il cellulare. Mi arrivano due messaggi di notifica dalla wind : " Ore 4.48 ti ha chiamato 3317xxxxxx" ; "Ore 4.50 ti ha chiamato 3207xxxxxxx". L'unico pensiero che in quel momento mi è giunto alla mente è stato :" Chi cazzo chiama alle 5 del mattino? Forse è successo qualcosa..." Mando subito un sms investigatorio per sapere a chi appartenesse quel numero e subito ricevo una chiamata :

Io: "Pronto con chi parlo?"
Voce Femminile Straniera Forse Africana :" Alò, Alò ".

Poi, chiude la chiamata. Dopo due secondi ecco di nuovo squillare il telefono :

Io: "Pronto?"
V.F.S.F.A. :" Alò Alò, Scusa, Pronto, Chi va là (?) ".

Questa volta sono io che chiudo il telefono senza dire una parola e riprovo a mandare un sms sperando che costei comprendesse maggiormente il linguaggio scritto piuttosto che quello parlato: " Chi sei? Mi hai chiamata ieri alle 5 del mattino!".

Nulla, questa volta sparisce.
Un po' perplessa continuo a domandarmi chi cavolo fosse, perchè ho sempre l'ansia che il mio numero finisca sparso in qualche bagno pubblico o cose simili ( sì, lo so, è una paranoia, ma ad ognuno le sue) .
Passano un paio d'ore e spero che l'africana si sia accorta di aver sbagliato e invece no, ecco che alle 17,30 mi arriva uno "squillino" da quel numero.
A quel punto mi incazzo proprio e richiamo inveendole contro per sapere chi fosse e cosa volesse da me , ma la chiamata si risolve sempre con "Alò Alò Scusa...", prima dalla voce femminile, poi da una voce maschile, con sottofondo di una bimba che grida e piange come un'ossessa.
Sempre più basita, capisco che parlare italiano con quegli interlocutori era come parlare arabo con la sottoscritta, per cui provo con un ultimo e disperato tentativo: l'inglese, prima scritto e poi (pseudo) parlato: "Who are you? I found your call at 5.30 a.m and p.m". Avrei voluto anche aggiungerci un azzeccato fuck , ma mi sono trattenuta.
Ecco di nuovo la loro chiamata e a questo punto si scatena l'Inferno, anche se in realtà pareva più un film di Alberto Sordi :

Io : "Pronto, Hello, Alò, Hola "
V.F.S.F.A. :" U ar iu?" ( Pronunciato proprio come l'ho scritto).
Io: " No, U ar iu? " ( Idem come sopra per me...)
V.F.S.... :" Ai didin no iu "
Io: " Mi tu. Iu colld mi dis morning et faive a.m end nau at alf faive p.m "
V.F.S PURE INCAZZATA : " No Ai didin coll iu. Tudei Ai coll mai sister"
Io: " Ai em not ior sister. Ai don no u ar iu " .
Poi , già agitata e sudata alle prese con un inglese maccheronico , perchè in quel momento mi sopraggiungevano solo parolacce in dialetto , chiedo alla mia amica seduta a fianco a me come caspiterina si dicesse "Cancella questo mio numero, cazzo".
Io: " Diletit mai namber. Meibi iu ar rong bicos ai don no u ar iu, iu don no u em ai..." De pen is on de teibol, Mister Braun gos tu scul ... Tra l'altro il discorso comprendeva altre mille frasi sconnesse in un inglese pessimo . Alla fine si è concluso con un " Ok " della tipa, stop , chiuso, sbattuto il telefono in faccia.
Sono rimasta allibita per un buon arco di minuti, poi ho continuato la mia giornata.
Ma sarebbe stato troppo bello se fosse finita lì. E invece no...

Erano le 9 di sera e svettante su dei "Tronchetti Provera" tacco 10 , capello fluente e una busta in mano contentente una quiche lorren per una cena di compleanno , mi avvio a percorrere 700 m per arrivare a casa della mia amica. Lungo il tragitto le vie non erano affollate, ma comunque c'era ancora un po' di via vai , dato che mi trovavo in pieno centro ed era sabato sera.
Ad un certo punto, mentre sgambetto, vedo arrivare verso di me un oggetto volante non identificato ad una certa velocità, che mi sfiora il braccio. Potevano essere gli Ufo; poteva essere una cagata degli uccelli malefici che ti vogliono battezzare mentre sono in volo; poteva essere un regalo dal cielo... Invece era una BISTECCA di maiale!!
Non sto scherzando. Vi ripeto, non avevo bevuto, nè ero fatta. Da una direzione indefinita, ad una velocità notevole, qualcuno ha lanciato una bistecca di capocollo verso di me. Ed era pure una bella bistecca!!! Tutto questo, poi, alla faccia della crisi!
Presumo provenisse da una macchina, data l'altezza e la velocità del lancio , ma non ho avuto modo di verificare. Insieme a me, altre due signore vittime della bistecca, che sbigottite guardavano l'asfalto dove giaceva il bel pezzo di carne con annesso osso. Nessuno sapeva chi volessero colpire ;nessuno sapeva chi fosse stato; nessuno sapeva da dove provenisse; nessuno conosceva la nuova moda del lancio di bistecche, ma io avevo due certezze :

1) Se mi avesse colpita, facendomi decisamente male data la velocità e la presenza dell'osso, e fossi dovuta andare a farmi medicare o comunque aiutare dicendo che mi era arrivata una bistecca volante proveniente da una macchina, sicuramente mi avrebbero ricoverata in neuropsichiatria, senza credermi.

2) Sicuramente non me l'hanno lanciata perchè mi hanno vista deperita!

Ovviamente quando l'ho raccontato mi hanno creduta in pochi e quei pochi che l'hanno fatto mi hanno presa per il culo . Per cui alle 3.30 del mattino, approfittando del fatto che passavamo casualmente di lì per tornare a casa, ho mostrato il corpo del reato a dei miei amici, a conferma del fatto che non stessi delirando e che sì, sono matta, ma per dei motivi giustificati!!!

Infine, per concludere al meglio la bella giornata, arrivo sotto casa e ad aspettarmi c'era un simpatico signore abbracciato ad un palo che lo coccolava amorevolmente.

A questo punto mi aspetto il bianconiglio e la regina di cuori che cerca di tagliarmi la testa...