venerdì 1 agosto 2008
Non ti scordar mai del delirio
Ormai sapete che ho sempre a che fare con tanti personaggi. Nessuno di loro è visto da me con gli occhi della banalità. Ognuno è particolare e per questo occupa uno spazio unico nella mia vita.Ognuno ha intrinseca quella comicità che mi piace sottolineare, perchè colora il rapporto di una sfumatura confidenziale e allo stesso tempo ironica.
E' questo che col tempo mi ha permesso di saper scegliere di chi circondarmi, considerando i criteri di selezione che più si addicevano al mio spirito. Quasi sempre mi sono basata sulla mia capacità di osservazione, annusando le affinità e rispettando le diversità.
Così fato volle che, ben 3 anni orsono, compii la più grande pazzia della mia vita.
Ma per arrivare a raccontarvi di oggi, devo , come sempre, partire dai primordi.
Come strana fu la conoscenza di Gina, ancor più strano fu questo fatidico incontro.
Correva l'anno 2005. Un'oziosa Insalata trascorreva uno dei suoi soliti pomeriggi attaccata al tubo dell'etere. In quel periodo combatteva una sfinente guerra intestinale, che le causava ormai da tempo la cosiddetta "gastroepacolite". Vagava e rivagava su google alla ricerca di rimedi voodoo contro l'attorcigliamento del colon e, non si sa come, non si sa perchè, capitò su un blog. Dato che doveva solamente studiare, quindi significava che tutto era buono per cambiar programma, si mise a leggerlo. Riga per riga sembrava che stesse ripercorrendo a ritroso la sua strada. Quella ragazza sconosciuta aveva raccontato con parole sue la vita di Insalata, ma anche la sua vita. Ma tutto ciò era impossibile. Le due abitavano in città diverse, avevano età diverse, non si erano mai conosciute. Com'era possibile che ci fosse così tanta comunanza da aver fatto vivere le stesse esperienze, le stesse emozioni, le stesse paure di un tempo così lungo??? Non si trattava di medesime sensazioni momentanee o di affinità di gusti musicali. Si trattava di uno stesso cammino di vita. Era sbalorditivo.
Insalata non riuscì a trattenersi da scriverle un papiro. Con tutta la superstizione possibile , in quel momento, si era convinta che il destino le avesse messo di fronte il suo alterego. Sì, pensava proprio che fosse una coincidenza predestinata:
"Ciao, io non ti conosco ma non posso rimanere in silenzio. Sono stata tutto il pomeriggio a leggere il tuo blog. Ogni post è stato riesumare una sensazione che ho provato; far riemergere un'esperienza che ho vissuto contemporaneamente a te".
Da quel momento , ogni pomeriggio avveniva uno scambio reciproco di pensieri e di flussi di coscienza che l'altra carpiva immediatamente, senza conoscere nulla della sua personalità. In poco tempo la confidenza diventò totale. Una ragazza di Bologna, mai vista e mai sentita, sapeva tutto della mia vita dalla nascita, ed io ugualmente. Nessuno delle due capiva il perchè o il come. Non ci interessava saperlo. Era capitato così e basta . Non avevamo bisogno di pregiudizi o timori sulle conoscenze virtuali perchè era tutto completamente spontaneo e vero.
E Insalata, si sa, è la curiosità fatta a persona. Infatti resistette poco prima di svegliarsi una mattina e andare a prendere un treno che la portasse a Bologna, senza avvisare nessuno. In effetti, non sapeva se si stava recando a casa di una serial killer, di una lesbica disperata, di una drogata depressa, di una famiglia di pazzi. Si era alzata quella mattina di marzo , si era recata alla Stazione Termini, aveva fatto il biglietto e aveva chiamato la ragazza per avvisarla che stava arrivando a Bologna. Arrivata alla stazione centrale per i primi 10 minuti non vide nessuno. Dato che la ragazza nel blog si presentava come "dispettosa", Insalata non è che fosse proprio proprio tranquilla:"Hey ciao io sono arrivata, tu dove sei?".
"Ma ciao! Guarda io sto cercando parcheggio, riesci a venirmi incontro? Devi andare dritta, poi a sinistra, poi subito a destra, fai un corridoio, scendi una rampa, sali le scale , attraversi un ponte e dovresti trovarmi lì vicino!"
Bene. Era assicurato che sarei finita a Milano attraversando i sottopassaggi della stazione di Bologna,oppure mi stava dando le indicazioni per farmi arrivare ad un cunicolo isolato ed uccidermi. Invece , dopo il labirinto di Alice, ecco che scorsi un sorriso luminoso venirmi incontro. Era lei. Come nei migliori film, iniziammo a correre per salutarci. Io con la mia solita valigia di un quintale percorrevo il ponte come un carrarmato. Ma poi un lungo abbraccio delicato diede inizio ad un'amicizia speciale.
Avevo trovato il mio "colpo di fulmine amichevole". Tempo 10 secondi e sembrava che ci conoscessimo da 10 anni. Tempo 10 minuti e parlavo già in bolognese e lei mi diede da chiamare un tizio per le liste alla Capannina.
KIKKI era davvero il mio alterego.
Non scorderò mai quei 3 giorni di delirio.
Ne seguirono tanti altri, alternando Roma, Bologna e Cagliari, fino a quest'ultimo.
Un lungo e interminabile anno ci aveva tenute lontane, impossibilitandoci nel vederci. Tra me e me pensavo "Cara Valentina il tempo alle volte rovina le cose?". Avevo in testa un punto interrogativo grande quanto una casa. Siamo cresciute, in un anno, ci siamo evolute senza potercene accorgere l'una dell'altra. Ma quando ci si mette d'impegno, bè, difficilmente poi la costruzione cade.
I progetti per la settimana erano: mare, lezioni di canto per Insalata stonata da parte di Kikki cantante, ma soprattutto riassumere un anno in 5 giorni.
Per molti , una missione impossibile, ma per noi no.
Missione 1: la sagra dell'aragosta. Kikki è sempre stata un'amante megalomane del sole e dell'abbronzatura. Ogni anno, quando so che deve arrivare, son sempre tentata di stare una settimana dentro un forno per allenarmi alle 12 ore nonstop di sole che mi aspettano. Lei si corica ed è capace di stare ferma a farsi abbrustolire per ore ed ore senza alcun problema. Io, invece, grondo di sudore dopo 5minuti e ho bisogno di immergermi in acqua fin quando non mi squamo. Il risultato è che dopo 5 giorni di mare insieme ci scambiano per due talebane.
Missione 2: INSALATA VUOLE FARE LA CANTANTE. In tutto questo tripudio di sole ci sarebbe proprio voluta un po' di pioggia rinfrescante. E, dato che non ci pensa il clima terrestre, ci ho tentato io col mio canto. Ma non solo non ha piovuto ma Insalata ha capito che il suo sogno di sempre di riuscire a cantare è piuttosto un'impresa impossibile. La genetica ha voluto che acquisisse le doti canore inesistenti di Mamma Insalata. Putroppo non bastava aver avuto il primo microfono a 2 anni, la prima chitarra a 3 e cantare Magica Emy a memoria già da nemmeno 2 anni.
I numerosi tentativi di Kikki nell'educare la voce di Insalata sono stati completamente vani. E' meglio che continui i miei shows da sola sotto la doccia!
Fatto 3: KIKKI TRITATUTTO. Quando si dice che il Bue dice cornuto all'asino! Dovete sapere che il mio soprannome per Kikki è SBRISOLONA. Lei, infatti, sostiene che io sia un'inguaribile pasticciona, sbadata e sbrodolona. Un po' è vero, lo ammetto, ma anche lei, essendo il mio alterego, non poteva esimersi. Ecco che, in preda ad uno dei suoi soliti attacchi di fame, mentre taglia il pane , si taglia pure un dito!
Alla vista di tutto ciò è in preda allo svenimento. Quando son uscita dalla doccia ho trovato tutta la famiglia attorno alla mia amica pallida cadaverica con un dito tutto sanguinante. In questi giorni si è cambiata più cerotti che mutande e si è impuntata nell'incredibile sforzo di usare una mano senza l'indice prensile! Se io sono SBRISOLONA , lei è una gran FIFONA, eh si!!
Avrei tanti fatti, espedienti, emozioni da raccontarvi. Ma sono talmente infiniti che non riesco a sintetizzarli. Sono l'unica cosa che mi rimane di lei quotidianamente. I ricordi mi permettono di sentirla vicina nei lunghi lassi di tempo in cui non ci vediamo. E ora che riparte , lascia come sempre un grande vuoto incolmabile. Ma , alle volte, 5 giorni possono essere indifferenti nel corso del tempo, come possono racchiudere gli indissolubili ingredienti dell'amicizia e diventare eterni.
E' per questo che auguro ad ognuno di voi di riuscire a trovare nelle persone l'empatia tale da avere dei rapporti così veri per cui la comicità diventa frutto di una piccola distrazione e non di un divertimento forzato!
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3 commenti:
mi hai fatto sentire tutta la tua tenerezza nei confronti di questa bellissima amicizia!
complimenti ragazze!
Io ce l'avevo un'amicizia così... purtroppo non c'è più!!!
io sxo sempre, prego Dio affinchè possa farmi arrivare un bel colpo di fulmene cm il tuo.. a volte mi è successo, ma è stato così caduco, quindi nn era proprio "reale".. sxo di riceverne uno per qsto nuovo anno.. chissà...
intanto ti dico che sn contenta.. leggerti in versione romanticona può farmi sl che bene!!!
bacin magica emi
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