mercoledì 19 novembre 2008

The (Insalata's) Burnin Plain



...Ovvero IL PIANO BRUCIAGRASSI DI INSALATA.

Se l'altra volta vi informai della somiglianza ad una spazzatura inglobacibo che mi ha investita ultimamente, ieri, memore, cosciente e consapevole che continuando così il mio nuovo soprannome sarebbe stato COTECHINO e non INSALATA, mi sono finalmente iscritta in palestra.
La decisione balenava nella mia mente già da settembre ma ogni volta MADRE PIGRIZIA improvvisava qualche banale scusa per autoconvincermi che potevo tranquillamente rimandare.
Così, felice e non curante di tutti quei simpatici cuscinetti che giorno dopo giorno si accumulavano in ogni minimo angolo del mio minuto corpicino, continuavo a mangiare tutto ciò che è commestibile al mondo nelle quantità necessarie per sfamare una mandria di elefanti indiani.
Anche PADRE OZIO, nel mentre, continuava ad esortarmi alla goduria del dolce far niente, convincendomi che non esista piacere maggiore di stare sdraiata sul divano di fronte al pc ad ingurgitare e sgranocchiare qualcosa.
Ma pure i muri sanno che a lungo andare la vita della nababba magra alla fine ti tradisce. Le uniche superstite a questo inevitabile contrappasso appartengono alla categoria STRONZE CON METABOLISMO AMICO.
Gradualmente e furtivamente i miei fianchi iniziavano ad allargarsi, la pancia ad arrotondarsi, finchè un bel giorno guardandomi allo specchio non vidi l'immagine di uno sharpei.
E, tutt'ad un tratto, tolsi le fette di mortadella dagli occhi, me le mangiai ma mi dissi: "Emilia, così non puoi andare avanti. O fai qualcosa oppure diventerai una forma di groviera!"
Martedì mattina, nonostante mi fossi svegliata alle 5, alle 6, alle 7 e alle 8 mia madre mi ha chiamata per dirmi che mi aveva spedito 1 coperta di lana, prendo il coraggio a quattro mani e vado dritta in palestra.
Come per magia mi sento a casa: tutti mi riconoscono dopo 1 anno, mi accolgono con grandi feste, compresi i miei muscoli. Quando sono salita sul MIO tapisroulant con la tv incorporata è stata un'emozione grandissima. Quel tappeto ha conosciuto i miei piedi per ore ed ore. Ai tempi d'oro, infatti, la palestra era come il bagno per me. Ci passavo almeno 2 ore al giorno , come un bisogno naturale. Mi mettevo le cuffiette, sintonizzavo su La PROVA DEL CUOCO e iniziavo camminate in salita pendenza 15 per lunghe ma sfoganti ore , finchè l'istruttrice non mi buttava giù a calci. Poi, insoddisfatta, decidevo di andare dappertutto a piedi. Il risultato fu che avevo un fisico sodo e magro ma due polpacci da fare invidia a Gattuso. Però erano bei tempi, quelli dell'ormai andata giovinezza!
Cullata e poi spinta da questi ricordi dei tempi che furono non mi sono accontentata di 2 semplici, poche, volte alla settimana di cyclette, tapisroulant, addominali, pettorali, dorsali e glutei ma ho anche deciso di imitare Madonna ed iscrivermi a Pilates per rilassarmi e avere una postura da top model.
Così oggi quatta quatta e curiosa curiosa sono andata alla prima lezione. In sala c'erano tutte signore coetanee di mia madre e solo 2 ragazze. Tutte seguono il corso da settembre, solo io nella mia stranezza ho deciso di iscrivermi a metà novembre.
All'inizio sembrava tutto semplice. Inspira, espira, piega di qua, tendi di là, alza le braccia, piega le gambe e un sottofondo di Sex Lounge che è + adatto ad una serata di fuoco piuttosto che agli squot. Ma dopo un po' i dolori iniziavano a farsi sentire. Le mie braccia sembravano non farcela più a reggermi , le gambe tremavano e gli addominali nonostante tutti i miei sforzi facevano fuoriuscire un rotolo di lardo ben evidente. Mi guardavo allo specchio e notavo che il mio viso era rosso paonazzo ma soprattutto vedevo che le signore cinquantenni erano molto più flessibili di me!Ad esempio nel tipico esercizio di allungamento dove devi arrivare a toccarti la punta di piedi con le mani, io arrivavo ai polpacci e loro si aggrappavano le dita facendo pure la spaccata.
L'unica cosa che mi aiutava nel sentire meno la fatica e la vergogna era il pensiero che tutto questo avrebbe potuto portarmi degli addominali ,un culo di marmo e finalmente una postura eretta. Stesso pensiero che mi ripeterò incessamente per aiutarmi ad avere costanza in questo programma fitness d'emergenza e d'urto!Soprattutto quando , come oggi,tornerò a casa strisciando e mi ritroverò con gambe, braccia, glutei e addominali molli come una sciarpetta da quanto sono indolenziti!

3 commenti:

Francesca Palmas ha detto...

tesora...spero che almeno tu non ti debba godere le vecchiette ignude come invece capita a me in piscina... o_O

Lindylinda ha detto...

.. brava brava brava!!

salta anche per me.. Che invece mi sto rassegnando alla "forma cotechino"!!

sai che noi se fossimo tutte fighe se no???

Piermatteo ha detto...

rapido passaggio per rapido saluto. caiooooooooooooooo!!!