Questo post lo sto scrivendo all’1.08 del mattino. Perché non riesco a dormire, anche se ho preso due valeriane. Perché il Mangiafuoco che muove i miei fili ha deciso nuovamente di riempirmi di cose a cui pensare. Belle, brutte, inutili, inesistenti, mai possibili o forse sì. Non si sa mai.
“L’altro giorno parlavamo di te. Ricordavamo di quando eri piccola e giocavamo assieme”
“Eh già, anni e anni orsono”.
Anni e anni orsono??? Sono così tanti??
No o forse sì.
Accade spesso che non mi ricordi realmente la mia età.
Mi sono auto convinta di non avere ventunanni e alla fine capita che io stessa non ci creda.
“Quanti anni hai?”
“Ventic..no aspetta…ventidu…o forse ventot..trentasei e tagliamo la testa al toro!”
“Mi sa che qui quella fuori di testa sei tu”
Eggià. Ogni giorno sempre più convinta di avere talmente tante particolarità, da non trovarne neanche una. Ovvio perché per me non lo sono. Ma sono cresciuta a modo mio e ora come ora quando penso a chi sono , sghignazzo e basta.
Anche se ammetto e confesso che tengo sotto il cuscino un manganello per bastonare quella simpatica vocina che Mangiafuoco finge di avere, chiamandola coscienza.
Sto arrivando al punto che il mio essere una donna complicata e intricata inizia a piacermi o almeno, ci faccio l’abitudine .
La mia vita è fatta di situazioni strane, paradossali e surreali. Le plasmo io .E sono una fottutissima drogata. Non riesco a non masturbarmi la testa.
Quel continuo e sempre più veloce su e giù mentale sembra quasi darmi piacere.
E’ perversione, sì che lo è. E’ gusto per il sadismo esistenziale.
Ma le soluzioni sono due: o me la fracasso in tanti pezzettini sbattendola al muro, oppure attendo di diventare macrocefala a furia di autoerotismo concettuale.
Ma sarebbe un peccato distruggerla in un attimo, ho tante altre storie da creare, è meglio battere il guinness dei primati per Testa e Capelli più ingombranti ,piuttosto che non averla più.
Essì, anche se mi diverto a perderla, ci sono affezionata. Anche se pesa 16 tonnellate e ha sopra una massa uniforme di grovigli tipo quercia secolare.
Mi piace andare sull’ottovolante , nella mia vita. Ma se salgo sulle montagne russe muoio d’infarto.
E non si è mai vista prima una pornodiva del sesso mentale andare sull’ottovolante. Potrei crearci una sceneggiatura :Donna sull’ottovolante, pericolo ambulante.
Ma cosa ci faccio sopra un’ ottovolante?? Guardo il mondo mentre giro e cerco di vedere, nonostante la centrifuga, se ci sia qualcuno in mezzo al girotondo che possa in qualche modo affascinarmi.
C’è però chi è troppo debole di cuore, chi ha poco coraggio, chi soffre di nausee.
Ma a me non interessa più. Chi decide di salirci deve considerare il fatto che può essere lanciato fuori da un momento all’altro.
E non parlo solo di uomini. Quelli??? Ah sto ancora cercando di trovare la soluzione a “chiodo schiaccia chiodo ma qui non si batte manco un chiodo” , quindi l’unica cosa da fare è martellarmi.
Così magari mi addormento.
Ma è difficile addormentarsi sull’ottovolante.
Preferirei il bruco mela, adesso.
venerdì 30 novembre 2007
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1 commento:
Ottima sega mentale, amica!!!!
P.S.
la battuta del bruco mela è fenomenale!
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