lunedì 7 gennaio 2008
Er meglio della vecchia insalata 3
Ed ecco che vi propongo un altro cavallo di battaglia delle avventure quotidiane dell'insalatina. E' molto rappresentativo , perchè inquadra una delle situazioni più frequenti della mia troppo(poco)attiva vita sportiva e allo stesso tempo è un incitazione a NON fare come me, ponendosi come lezione di vita e di seduzione!
COME TIRARSELA ALL’INVEROSIMILE
Regola n°2 : TIRATELA COME L'AVESSI SOLO TU.
Dopo la lezione di stronzaggine, ecco la lezione di diritto privato, ovvero autoconvinzione di proprietà privata e unica di organo.
Oggi in palestra si allenava la copia romana di Angelina Jolie. Da donna devo dire che le assomigliava alquanto.
Avrà avuto più o meno la mia età.
Mentre io grondavo sudore tipo cascate del niagara a inclinazione 10 del tapis roulant manco fosse l'everest, lei correva come se stesse attraversando la passerella di prada. Io SCARPINAVO come uno scalatore alpino uomo, lei SFILAVA come una top model d'èlite.
Notare la differenza abissale n° 1.
Con la coda dell'occhio osservavo come la sua camminata fosse accompagnata da una sporgenza voluta del sedere. Pancia in dentro e culo in fuori, per farci capire. E come poggiasse delicatamente e leggermente i suoi piedini di fata su quel tappeto.
Dall'altro lato mi osservavo allo specchio. Avevo delle corna ricce nei capelli , ero rossa paonazza e soprattutto il mio passo ricordava più una mandria di elefanti imbizzarriti nelle Ande piuttosto che quelli della fata turchina.
Poi tra di me pensavo: "Dai emilia, a inclinazione 10 prima o poi il tuo culo piatto diventerà anche lui sporgente " . Ma niente, lei ha scoperto il segreto della vita prima di me: ha imparato a tirarsela come una gatta morta in calore.
E infatti l'idea che mi ero fatta di lei dalla sola osservazione della sua corsa , mi è stata confermata 2 secondi dopo.
Non avevo notato che si era portata appresso in sala la borsetta Pinko, utile e fondamentale per fare pesi, devo dire.
Fatto stà che ad un certo punto le suona il cellulare.
Ecco, lo sapevo. Aveva una vocina tanto delicata e femminile, molto pacata e sospirata. Una gatta morta non può mica avere la voce di amanda lear.
"Pronto...(risatina) come stai? (risatina) no, tu non mi disturbi mai (doppia risatina) no, sono in palestra (tripla risatina) dopo sei occupatO?..."
Era un uomo a cercarla. Le gatte morte quasi mai ricercate da elementi di sesso femminile.
Il motivo è ovvio: invidia. Un po' come la mia ironia di questo post.
Con la differenza che io non vorrei essere lei, ma essere illuminata da una di queste maestre dell'olfatto (della serie: Premio Nobel per la CAPACITà DI FARLA ODORARE AGLI UOMINI CON BAVETTA ANNESSA).
Anzichè ansimare come se mi stesse venendo un infarto il secondo dopo, dovrei sforzarmi di sospirare come se scalare il tapis roulant fosse scalare il libro del Kamasutra.
Bene, finito il tapis roulant io mi dirigo alla macchina per i pettorali. Lei erà lì sulla cyclette che sfogliava VOGUE manco fosse dal parrucchiere e io spingevo pesi come cassette di merluzzi ostiensi.
E' stato così per tutta l'ora e mezzo di allenamento.
Fino al culmine della differenza abissale.
Lei sdraiata a 90 sul coso dei glutei telefonava al cellulare (sempre con 1 altro uomo) dibattendo di pratiche da esporre ad un convegno, mentre io con l'ultimo battito cardiaco pedalavo in quella macchina infernale chiamata crosstrainer con uno sforzo pari ad una lotta di sumo.
Ho pensato "Cazzo, è carina,fisicata , se la tira e ha pure un lavoro avviato! Fanculo!"
Ho passato 90 minuti chiedendomi come si può rimanere aggraziate, delicate e composte sollevando 25 kg di peso x gamba, scalando tapis roulant, pedalando all'incontrario e spingendo leve con la sola forza delle tette.
Senza una risposta mi avviavo agli spogliatoi. Lei si era pure sollevata la canotta legandosela sotto il reggiseno, per scoprire la pancia scolpita (ovviamente!). Di fronte allo specchio si scrutava, ammirava e osservava di fronte e di profilo, cosciente che tutti gli sguardi maschili là dentro erano rivolti a lei. Notare che gli unici portatori di pene erano un vecchio di 75 anni e 2 culturusti che si scoperebbero il disco dei pesi. Ma lei era convinta e questo era l'importante.
Tanto che io nella mia goffaggine, tornata a casa non avevo ricevuto manco una chiamata di sesso maschile. Nemmeno da Deretano che mi deve 50 euro.
Ma in fondo chissene frega. Qualche cultore verace della donna casereccia m'è rimasto.
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5 commenti:
e tu sei messa a novanta?
se mi fossi trovato li tra lei e te avrei sicuramente guardato lei...
ma sparky che adoro la ragazza casereccia mi avrebbe portato verso di te.....
odio i risatine nel tel e forse se la tirava così tanto che avrebbe spezzato un cavo d'acciaio...
meglio l'insalatina gustosa cagliaritana-romana.....
cmq se l'ingegnere.....
tienimi presente
Dio che ridere: e quanto è vero tutto ciò...
Io e la Mafy di solito ce ne andiamo scuotendo i capelli. E ci telefoniamo tra noi, giusto per darci un tono...
Quella che tu simpaticamente definisci come CAPACITà DI FARLA ODORARE AGLI UOMINI CON BAVETTA ANNESSA, alcuni amici l'hanno associata ad una vera e propria figura retorico/professionale (sono uno studiato io) che si identifica nella PROFUMIERA.
Classica figa di legno.
La profumiera và e sparge profumo.
Ammicca e ridacchia al telefono.
Non ha UNA amica.
Poi arrivo io.
E le ficco un pugno.
Lei già mi ama.
Classica figa di legno.
ahahah!!!!eccoti il motivo x cui io ho smesso di andare in palestra...xchè oltre che non calare UN ETTO, ero circondata da donne tipo quella:che non facevano la minima fatica mentre io divento fucsia FLUO dopo 1minuto di CAMMINATA, sempre vestite perfette mentre io sfoggiavo una tenuta STILE MEDIE con la tshirt di quinta mano che mi arrivava ai ginocchi e mi faceva sembrare obesa, loro coi capelli perfetti ed io con UN NIDO DI MERLO ed il merlo dentro..insomma potrei continuare all'infinito...
Ora xò sono arrivata alla saggia decisione che quei 50 euri al mese me li sputtano allegramente in shopping, tanto il fisico sarebbe cmq rimasto uguale, almeno ci guadagna lo spirito!!!
si studia...
mi manca l'insalata
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