sabato 20 dicembre 2008

Chi non muore si rivede..



Eh si, è 1 mese esatto che non scrivo su questo blog. Chissà se c'è qualcuno che si è chiesto che fine abbia fatto e perchè non abbia dato più notizie. Chissà se c'è qualcuno che ha fantasticato sulle possibilità della vita capitatemi o se tutti si son fatti i propri affari.
Di cose, in questo mese, ne son successe davvero tante. Belle e brutte, cotte e crude, dolci e amare.
Iniziamo dal principio.
E' stato un periodo molto intenso, in cui il vento aveva preso una direzione , per poi cambiarla nuovamente spingendomi contro tutta la sua forza.
Ho vissuto un attimo di felicità pura. Un sogno breve. Un'illusione tossica, quasi.
Poi ho visto un angelo bruciarsi le ali e precipitare giù, in un attimo, in quel volo che prima era un sussulto d'aria e poi si è trasformato in una caduta libera.
E ancora oggi , quando guardo il cielo, una nuvola lascia cadere giù una lacrima. Ecco spiegato il motivo di tanta pioggia. Il cielo piangeva con me la dissolvenza di un'allucinazione.
Ancora oggi è difficile deglutire i ricordi, che paiono impressi con l'uniposca in una mente che invece vorrebbe dimenticare tutto cliccando il tasto Erase and rewind.
I tanti flashbacks che sono appiccicati come collage vorrei riavvolgerli e tornare a quando il cuore scoppiava e le mani tremavano. Leggo, rileggo e vorrei gridare. Leggo, rileggo e vorrei odiare. Leggo, rileggo e vorrei ridere. Leggo, rileggo e vorrei piangere.
Ma l'unica cosa che mi resta da fare è cliccare Foward,mettendo in pausa ogni tanto per prendere il respiro. Anche se appena fermo, l'immagine impressa è sempre la stessa.
Respiro e rimetto Foward. Inghiottisco l'aria pesante. Mi sforzo. Vista da fuori sembro solare, tranquilla, reattiva. Anche la mia mente è convinta di tutto ciò.
Poi (ed ecco la parte comica) arriva la catena di eventi che sta a testimoniare che , invece no , non sono per nulla tranquilla, ne tantomeno serena, ma soprattutto lontana anni luce dalla reattività.
Nell'arco di un mese somatizzo ogni tipo di seccatura.
Una mattina mi son svegliata (o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao)con un fastidiosissimo bruciore poco raccomandabile. Fuori diluviava. Ed io quel giorno, su 364 in cui sono quasi sempre organizzata per bene, avevo mille cose da sbrigare incastrate e tutte di mattina. Ma l'unica cosa che mi riusciva era camminare come una papera impazzita.Sono corsa all'Università a recuperare gli appunti urgenti per l'esame di 3 giorni dopo,ho incontratoo Gina e l'ho implorata di accompagnarmi al Pronto Soccorso. Sembravo appena uscita dal Regina Caeli dopo lo sbarco in Normandia.
siamo Arrivate sotto il diluvio al S.Giacomo, per poi scoprire che era chiuso da 2 mesi e in sostituzione c'era un poliambulatorio. Che fare allora? Le mille serie di ER, Grey's Anatomy e Dr House insegnano che di fronte all'urgenza, qualsiasi dottore è buono. Mi son recata dal Dr.Ciccio. In preda all'ubriachezza del panico lo intimo ad immedesimarsi ginecologo , spiegandogli dettagliatamente la mia questione e ponendomi molto sciolta per svelare l'arcano mistero che non mi permetteva di camminare. E così è arrivato Bartolino a farmi visita.
Primo segnale che in realtà ero un po'stressatina.

In mezzo ho avuto una pausa di distrazione grazie alla visita di un'amica.
Abbiamo girato in lungo, in largo, abbiamo disfatto camere, riarredate, fatto il cambio di stagione e buttato stivali da 180 euro nel cassonetto.
Questa è da raccontare.

Dopo 10 anni decidiamo di fare una carrambata. La mia amica giunge da Milano una settimana a Roma. I giorni trascorrono davvero bene, tra giri turistici e shopping natalizio. Se non che l'ultima sera , data la stanchezza e il clima , dopo il giro turistico decidiamo di tornare a casa e lì mi viene la mania dell'ordine. Voglio rivoluzionare camera mia e chiedo aiuto alla mia amica. Sposto mobili,mentre lei stucca i muri, appendo nuovi oggetti d'arredamento, spazzo, svuoto l'armadio, lo ricompongo, lucido etc e poi mi godo il beato ordine. Il giorno dopo entrambe lodiamo soddisfatte il frutto del duro lavoro fino a che , ad 1 ora dalla partenza, la mia amica si accorge di non trovare più gli stivali. Panico. Io ero convinta li avesse nella sua valigia. Lei era convinta fossero in camera. Ma gli stivali avevano indossato le ali del Lines seta ultra ed erano volati via. Spariti. Persi. Buttati erroneamente nel cassonetto. Disperate ci immedesimiamo raccattone e andiamo a cercare se fossero ancora rimasti lì tra l'immondizia. Ma nemmeno lì. Pace agli stivali bruciati nelle discariche del LAZIO. E un applauso alla calma di Franci di fronte a questa tragedia e per aver attraversato Milano innevata con un paio di scarpe da ginnastica prestatele da me.


Dopo la partenza di Francy e degli stivali volanti, ricominciano le saghe della Malata Immaginaria. Il giorno dopo, per lo stress di aver buttato gli stivali, mi viene una colite talmente forte da coinvolgere anche l'appendice. Risultato?? 2 giorni a letto con i crampi da non riuscire a respirare.
Subito dopo giunge il dente del giudizio, che aveva fretta di spingere massacrandomi la gengiva e storcendomi i denti, in modo tale che dopo aver portato l'apparecchio 4 anni, ora debba probabilmente rimetto e sembrare Ugly Betty, così forse un fidanzato lo troverò a 60 anni , quando lui ne avrà 85 e starà per morire!!
Ma non finisce qui. Tra le tante particolarità che mi caratterizzano mi viene pure un BERNOCCOLO DELL'OSSO MANDIBOLARE. Prima di sapere di avere strana pure la mandibola, la mia amica ipocondria mi ha fatto stare in ansia 2 giorni con tachicardia e incubi ricorrenti. Perchè sinceramente, detto tra di noi, io un BERNOCCOLO DELL'OSSO MANDIBOLARE SPORGENTE non l'avevo mai sentito in vita mia!

In tutto questo , come una bimba di 5 anni, piangevo invocando la mia mamma, che finalmente ieri sera son riuscita a riabbracciare. Ora spero di godermi il Natale e questo mese di permanenza casalinga in tutta serenità!!


La notizia buona è che ho avuto una grande possibilità per la mia esperienza artistico/professionale, ovvero che sto tentando di fare gavetta per una radio, improvvisandomi autrice, conduttrice, tecnica audio/suono e redattrice di un programma radiofonico che dovrebbe andare in onda a gennaio.
Ma per scaramanzia non dirò altro finchè non avrò tutto confermato e registrato.
Spero soltanto che aguzzerete l'udito , tanto prima farò il comunicato stampa! ;-)

Se non ci sentiamo prima, auguro a tutti voi un BUON NATALE e BUON ANNO NUOVO!!!

6 commenti:

Ma|Be ha detto...

povera la mia insalata tra bernoccolo mandibolare e stivali persi..
cosa ti è capitato? tutto insieme così..
rallegrati. hai consumato tutta la sfiga-card. sei un cliente di alto livello. arriveranno presto le promozioni e i regali. :D
l'importante è che ora stai bene.

un abbraccio salato!

digito ergo sum ha detto...

felice di rileggerti, felice di sapere che, per forza di cose, il peggio è alle spalle.

un abbraccio

Morettina ha detto...

Dal vicino caminetto scende giù un angioletto, l'ho mandato di nascosto a dare gioia in ogni posto, tanta gioia e tanto amore agli amici che ho nel cuore! BUON NATALE!
M&M

Pupottina ha detto...

non sapendo quando potrò ripassare, visti gli impegni festivi e le corse per i regali di questi giorni, passo ora a farti i miei MIGLIORI AUGURI di Buon Natale ... un abbraccio ^______________^

Anonimo ha detto...

ciao! ma ke stivali erano? col tacco a spillo?

Simo* ha detto...

Ciao Emy, che bello rileggerti!!
Come ti capisco: è stato un periodaccio anche per me questo. Per non parlare di Bartolino che ha "colpito" anche me (due notti in ospedale ma conoscenza di un ginecologo mooolto gnocco!).
Un bacione, sperando di rileggerti presto (per me ormai non c'è più speranza!!)
Simo*