giovedì 28 gennaio 2010

SFIGABOOK: MI SA CHE SPERANO SOLO GLI ORTAGGI...


...Gli umani, non più!

Vi ho qui riuniti per riflettere su una piaga del mondo. Da quando facebook si è impadronito della nostra vita accadono cose con cui nella realtà non ti saresti mai augurata di avere a che fare.
Quando hai cliccato il fatidico REGISTRATI sul socialnetwork ti sei volontariamente introdotta nell'inferno.
Avevi giurato di non iscriverti mai, perchè "Io, figurati, è una cosa da sfigati, che me ne faccio?? Non me ne frega un kaiser di ritrovare i compagni di incubatrice dell'ospedale geriatrico. E' un sito per viscidi marpioni ". Poi, zaac, hai preso il tuo sacco a pelo e la tua tenda e li hai piantati sul sito, assoldando anche un'identità spirituale che facesse le tue veci durante le assenze e durante la notte, quando ti concedi quelle 2-3 ore di sonno.
Inizialmente eri tutta felice , aggiungevi amici su amici e questo magico mondo sembrava Carramba che sorpresa senza la risata grassa della Carrà!
Quando vedevi che il tuo elenco scarseggiava, ti sentivi un asociale, un'esclusa e quindi andavi a tirare fuori i morti dalle tombe pur di incrementare la tua lista.
Ed è inutile che lo neghi, perchè tu, se sei qui a leggere, vuol dire che in un modo o nell'altro sei un facebookiano!!
Il tempo passava e piano piano iniziavi ad immergerti nel magico mondo delle inutili e viziose applicazioni, di cui non capivi una mazza e che aggiungevi così, a caso.
La tua pagina si arricchiva di Viados domestici da nutrire, Fattorie con animali di Cernobyll da mantenere, Ristoranti Manicomio da gestire e strane applicazioni fregatura che , con la scusa di aggiungere automaticamente la lista amici della tua rubrica, mettevano in piazza il tuo profilo .
Mai l'avessi fatto!! Si è scatenato l'inferno e Facebook si è trasformato in... SFIGABOOK!
Ogni sacrosanto giorno mi arrivano richieste d'amicizia dalle categorie più impensate e impensabili di uomini.

- I TALEBANI: " Abdullakakhalalà ti ha chiesto l'amicizia". Guardi la richiesta, clicchi su quel nome composto da lettere a casaccio e ti si apre una pagina. Nella foto profilo quasi sempre intravedi: - BANGLADESH/PAKISTAN , spesso in posa ebete con una rosa in mano. Se guardi bene, noterai anche lo sfondo di qualche piazza famosa. E allora lì capirai che sei stata prescelta per vincere 1 mazzo di rose di plastica. La seconda opzione raccoglie tutti i medio-orientali. Per un attimo speri di leggere RAZ DE GAN ti ha chiesto l'amicizia, ma subito ti accorgi che invece è RAZU DECAHAN , in una foto in mutande, quando le indossa. Se rifiuti l'amicizia ti arriva un messaggio privato scritto in ostrogoto" Miss ahlahahahakalaaah I sono RAZU, tu kalahahahahkhakà beautiful TETTE". Ovviamente capisci che sono interessati soprattutto al tuo brillante intelletto...

-GLI ANZIANOTTI INGRIFATI : "Mario Rossi ti ha chiesto l'amicizia" . La foto in genere è sempre sfocata od omessa per nascondere l'isola di Pasqua e i capelli ormai inesistenti. Ma ti bastano subito due piccole informazioni per desistere: DATA DI NASCITA: 8 LUGLIO 1945. Ti ricordi che tuo padre è del '49 e pensi che molto probabilmente costui sì, potrebbe essere tuo nonno:; 35 AMICI, tutte donne, di nazionalità estera, soprattutto dell'est. Ignori anche costui e ti arriva sempre il famoso messaggio privato :" Ciao Emy, come mai hai rifiutato la mia richiesta? Non ti piacciono gli uomini maturi? Non lo sai che sono i più esperti?". Rabbrividisci e ti auguri che costui incrementi l'industria porno anzichè sperare vanamente di sedurre qualche giovane donna sana di mente.

- I COATTONI "O FAMO STRANO": "Manolo Pappagallo ti ha chiesto l'amicizia". Apri sempre la pagina, domandandoti ogni volta perchè lo fai e lì ecco un altro mondo degno di nota.
Foto in bagno in canotta della salute bianca con catenazzo pendente d'oro 100 carati. Fisico robusto, spesso un po' unto , indossa boxer che lasciano intravedere cose di cui non te ne frega un emerito. La pagina è tempestata da foto di sederi, tette, veline, pornine e frasi tipo "CHI PRENDEREBBE A SCULACCIONI IL CULO DELL'ARCURI" oppure "QUELLI CHE TRA TETTE E CULO NON SANNO CHE SCEGLIERE". Insomma, tutte citazioni regali. Rifiuti l'ennesima volta ma il messaggio privato che ti arriva non ha niente a che vedere con quelli di prima :" Aòòòòòòòò A INFAME, E' ARIVATA A PRINCIPESSA DER PISELLO! ABBELLA ANVEDI DE SCIALLARTI CHE SE TE LA TIRI COSì TE SE ROMPE!". Così , per un attimo pensi a tua madre e ad un 'ipotetica presentazione: "Mamma questo è Manolo". Madre con tachicardia . "Abbella signò come butta", rumina l'energumeno. Madre morta d'infarto. Figlia diseredata.
Tiri un sospiro di sollievo e pensi che per fortuna sei dotata di buon senso.

E, dulcis in fundo...

- GLI SCAPOLI SFIGATI " Nessuno me la da, elemosiniamola in internet": "Franco Maria Bruttini ti ha chiesto l'amicizia". Già il nome dovrebbe farti desistere ma tu no, imperterrita continui a cliccare sulla famosa pagina profilo. Ed è proprio con quest'ultima categoria che inizi a bestemmiare e a pentirti amaremente di averlo fatto. Vedi un quarantenne brizzolato, con occhiali spessi 4 cm o leggermente strabico, notevolmente sottopeso o sovrappeso , vestito da sua nonna, con la quale,molto probabilmente, convive. Sei una stronza, lo sai, ma non riesci ad andare avanti nell'esplorazione della pagina e rifiuti istericamente. Ma poi non ti arriva IL MESSAGGIO, ma una caterva infinita di messaggi privati che ti portano a chiamare personalmente l'amministrazione di Facebook per eliminare dalla faccia della terra questi individui inetti e utili solo allo stalking : "Ciao Emy, io Roma , entra su facebook, amicizia". Non rispondi. " Emy ,roma, entra su facebook". Non rispondi. " possiamo ciattare insieme?". Non rispondi. " Io sto cercando la mia principessa". Non rispondi. " Vorrei fare l'amore con te ". Non rispondi. " Non ti piacerebbe fare una passeggiata romantica e poi fare l'amore al chiaro di luna e poi io inizierei a baciarti il collo e poi.."
E lì perdi la pazienza. In preda ad un raptus acido, ti dimentichi cosa significhi essere diplomatiche e signore fini e rispondi " PREFERIREI FARMI TOCCARE DA AVATAR PIUTTOSTO CHE DA TE. SEI UN VECCHIO BAVOSO E SFIGATO". Poi ti fermi lì, ma gli insulti sembrano eccitare ancora di più l'essere viscido " Perchè dici così? Io ti avrei potuta e voluta AMARE"...

Intoni un sonoro e potente VAFFANCULO , blocchi e segnali per oscenità il povero sfigatello che indossa gli occhiali per troppe elucubrazioni fisiche e capisci che non c'è più speranza. Vai in cucina, fumi una sigaretta, affoghi i tuoi dispiaceri su una birra e ti prometti che il giorno dopo ti cancellerai dal sito. Ma , è inutile dirlo, poi non lo fai...

giovedì 21 gennaio 2010

FIGABOOK: ANCHE GLI ORTAGGI SPERANO




Non è un tom tom per maschi inesperti che vogliono navigare nel (non poi così tanto) complicato corpo femminile.
Non è nemmeno una rivista porno del nuovo millennio.
Non è neanche un ‘applicazione di facebook dove stormi impazziti possono trovare un nido.
Ma allora cos’è figabook? Di cosa parla questo libro dal titolo così diretto tanto da sfidare Melissa P. con i suoi quotidiani cento colpi…di spazzola?

Figabook è una fiaba. Non ci credete vero?
Avete la faccia inorridita e impettiti state per iniziare un discorso moralista sulla degenerazione sociale?
Sedetevi, rilassatevi e provate a fare come quando eravate dei bimbi e bramavate dalla curiosità di sentire la favoletta.

C’era una volta il principe azzurro. Sì, esatto, c’era. Ora al massimo esiste il principe con le lenti a contatto azzurre.
Per cui, belle principesse addormentate, datevi una svegliata, perché è arrivato il turno di sognare il Pisello azzurro.
Questa sarà la chiave che aprirà il vostro castello della felicità.
Nell’epoca del trombamico, in cui gli amici ti offrono le loro spalle possenti non per asciugare le tue lacrime, ma per farti commuovere di gioia fisica, Valeria Luzi ci racconta con ironia la visione soggettiva di una patata.
Nell’epoca del Sex, No Sex, Molto Sex, Poco Sex and the city, mancava ancora un libro che , per una volta, raccontasse davvero le (dis)avventure che i nostri fiorellini di campo devono vivere prima di trovare lui, perfetto, coraggioso, forte …il pisello dei sogni, per poi lasciarlo lì, proprio in quei sogni che rimarranno l’unica nostra speranza.
Detto così potrebbe sembrare un malsano tentativo di descrivere il sesso con superficialità e volgarità. Ma l’obiettivo di Figabook è descrivere , attraverso il sesso, tutte le sfumature che esso nasconde negli animi dei giovani che si affacciano a scoprire Il Nuovo Mondo. Un mondo che vogliono conoscere con spavalderia e presunzione, lasciando da parte quell’ingenuità e curiosità che un tempo lo rendeva una favola da sognare.
Così Patatina, la protagonista parlante del romanzo, è anche la voce del nostro tempo che, come un grillo parlante delle giovani donzelle, racconta con una vena dissacrante “le mille e una avventura” che in quelle notti d’occidente ha vissuto per sua (s)fortuna.
Allora cosa aspettate? Mettete in pentola piselli e patate e dopocena pronti a sorridere con la giusta ironia, la stessa che poi vi servirà per far finta di nulla quando vi renderete conto che nemmeno il pisello azzurro esiste e con gli occhi languidi sarete costrette a dire “Dai, caro, non ti preoccupare, capita a tutti, magari sei stanco” ! O, se siete ometti che amate l’ironia come sale della vita, farvi una sana risata conseguente!

martedì 12 gennaio 2010

L'erba dei vicini ai vicini di Erba




Sono circa tre anni che abito in un condominio di un quartiere residenziale non lontano dal centro di Roma in una zona non malfamata.
L'età media degli abitanti del palazzo è di circa 80anni.
Sembrano tutte persone tranquille. Ognuna con la sua stranezza, ma fondamentalmente anzianotti innocui. A parte uno che si è impiccato l'anno scorso. A parte un picchiatore che si aggirava per aggredire donne sole. Ma, fondamentalmente, "un palazzo tranquillo".
Nel mio appartamento prima abitava mia sorella, la quale spesso si lamentava della presenza di vicini alquanto rompipalle, da me ormai soprannominati I vicini di Erba. Questa famiglia è composta da un numero indefinito di persone, che abitano in un appartamento di massimo 80mq. Già da un'identikit è facile desumere la psicologia dei personaggi. Non bisogna essere Csi per capire che costoro soffrono di una grave forma di isteria.

Lei: Maga Magò.35 anni circa. Aspetto trasandato. Capelli brizzolati alla Giorgia Clooney con taglio junglesco. Abbigliamento da femminista del '68. Età dimostrata: 65. Il suo timbro vocale può essere paragonato ad uno stormo di cornacchie impazzite.E' odiata dalla sottoscritta a causa di continue grida isteriche e imprecazioni in una lingua non decifrabile, ma decisamente poco elegante.

Lui: Il killer. 40 anni. Probabilmente tiroideo o completamente pazzo. Occhi fuori dalle orbite. Si fa chiamare in francese, sebbene sia palesemente calabrese. E' conosciuto per frequenti "scatarrate" e colpi di tosse che sembra che stia vomitando un polmone. E' odiato dalla sottoscritta per le frequenti improvvisate musicali la domenica mattina alle 8. Ormai conosco tutta la Boheme e il repertorio dell'Operà.

La figlia: La bambina dell'esorcista. Età sconosciuta. Aveva 2 anni quando arrivai in questa casa. Ora sembra sempre che abbia la stessa età, nonostante sia passato lungo tempo. Aspetto da piccola fiammiferaia. E' odiata dalla sottoscritta poichè piange per ogni mosca che vola, inscenando melodrammi napoletani.I suoi non sono pianti brevi di una bimba, ma vere e proprie sirene antincendio dall'audio distorto. Questa bimba, inoltre, gira per la casa con il passo felpato di 150 elefanti indiani imbizzarriti. La madre è quasi ogni giorno esasperata dalla cornacchietta urlante imbizzarrita e reagisce con grida soavi che fanno capire i suoi trascorsi alla corte di Francia e la sua educazione Oxfordiana.
Ne viene così su un concertino niente male , le cui prove sono fissate per le 8 del mattino di ogni santo weekend e si conclude la domenica mattina con un teatrino di canti e balli della cornacchietta e applausi di tutta la famiglia.


L'altra: la repressa. Non si è mai vista, ma si sente spesso. E' la sorella di Maga Magò. Presenta le stesse caratteristiche della sorella. Insieme intonano sovente un simpatico concertino di grida come allenamento per le competizioni strillone dei mercati.

Ma io non davo troppo peso a queste nozioni, perchè , conoscendo la mia parente, ipotizzao che anche lei non fosse proprio la regina delle pubbliche relazioni condominiali.

Finchè un giorno...

Erano le 7 di un sabato pomeriggio invernale. Mia sorella si accingeva a preparare un tanto desiderato bagno caldo con accompagnamento musicale di sottofondo.
Ad un certo punto, proprio quando i suoi piedi si stavano per immergere in quell'oasi calda, il campanello iniziò a suonare all'impazzata. Bestemmie innumerevoli furono rivolte a quell'ipotetico disturbatore. Lei si presentò in accappatoio ad aprire la porta:

"Chi è?"

"Vicine", rispose Maga Magò incazzata nera.

"Prego?"

"La preghiamo di abbassare il volume del suo stereo poichè la nostra bambina a causa sua non riesce a dormire".

"Ma se sono le 7 ed è sabato sera?Oltretutto sto ascoltando musica classica, mica heavy metal!"

"Le 7 non sono un orario consono a questo tipo di attività".

Mia sorella, sbuffante come una caffettiera, si avvicinò alla libreria, prese il codice civile e iniziò a nomenclare decreti nei quali vengono segnalate le regole di quiete condominiale. Dopodichè, educatamente, chiuse la porta di casa e sibilò un garbato Vaffanculo.

All'epoca di mia sorella, "i vicini Erba" avevano trovato pane per i loro denti. Ad ogni minimo sgarro, "la vendicatrice" faceva notare loro le piccole illegalità che lei, da agguerrito avvocato, avrebbe potuto denunciare.
Poi arrivai io, piccola e silenziosa studentessa. Una mosca bianca degli studenti fuorisede. Mai un festino. Al massimo cene composte con 10 persone in cui giovani e pacifici ragazzi colloquiano attorno ad un tavolo mentre sorseggiano buon vino e gustano ottime pietanze.
Avevo ed ho tuttora, quindi, tutti i requisiti per scampare le furie della famiglia dei pazzi. In teoria.

In pratica loro vogliono a tutti costi esternare il loro potere condominiale. Tipo i cani che pisciano per segnare il territorio. Così, hanno deciso, di incutere timore alla sottoscritta, che vive terrorizzata.

Ogni santissimo e sacrosanto giorno sono la vittima prescelta di un thriller familiare. La figlia dell'esorcista vede una mosca volare, inizia a piangere come se le avessero amputato un piede, allora Maga Magò inizia a sbraitare decorando la conversazione con simpatici insulti all'infante tipo :"Sei una stronza"; "Sei la figlia che odio"; "O la smetti o ti meno a sangue" ; etc etc. Quand'è presente in casa, interviene poi Il Killer, il più pericoloso di tutti. La sua voce sovrasta quella delle altre due creando l'effetto eco. Dario Argento nel mentre suona Profondo Rosso e la sottoscritta perde sane ore di sonno e anni di vita.

Giusto per raccontarvi l'ultima:

Una mattina sono stata svegliata improvvisamente da delle strane grida.
Mi pareva di stare dentro ad un incubo con protagonista la strega di Blair.
Erano grida femminili.
Il mio inconscio poi non si è sconvolto più di tanto, una volta capito che le grida come al solito provenivano dall'appartamento delle stronze.
Le grida si erano trasformate in pianti isterici, cose che volavano per la casa, urla che si sommavano a urla.
Sbarrati gli occhi ho pensato subito ad una strage familiare, preoccupandomi di essere poi indagata ed accusata dalla polizia di esserne la causa, nonostante fossi beatamente in pigiama sotto il mio piumone assonnata e senza nessun contatto con la realtà terrena. Ma si sa , di sti tempi i primi sospettati sono sempre i vicini.
Inizialmente non capivo che cavolo stesse succedendo e ovviamente non ho potuto non mettermi tutta la mattina ad ascoltare che succedeva nella famiglia delle Cornacchie.


La repressa pare che sia fidanzata con un vero e proprio criminale.
Dopo averle rubato 10.000 euro l'anno addietro pare che ora sia scappato con tutti i soldi e abbia lasciato senza lavoro la povera cornacchia.
Quest'ultima , disperata e in preda ad una crisi isterica, urlava, piangeva, bestemmiava e lanciava ogni cosa.
In tutto ciò Maga Magò la esortava gridando a non farsi venire un infarto e ad andare alla polizia e la figlia dell'esorcista gridava e piangeva per non sentirsi sola.
Poi ad un certo punto è arrivato un avvocato, credo.
Nonostante costui parlasse di leggi,codici, denunce penali, querele etcetc la donna continuava a piangere e non la smetteva più.
In quella casa c'era un vero e proprio macello umano.
Finchè non ho sentito la perla di saggezza della situazione:



:" Ma come cazzo fai a stare con uno che LANCIA ALBERI DI NATALE addosso alla gente???"


......................



Poi, tutt'ad un tratto, il silenzio.

Se esiste ancora la possibilità degli effetti sedativi della mariuana come terapia clinica, al prossimo Natale regalerò un abbondante dose di erba ai "vicini di Erba"!!

domenica 3 gennaio 2010

Chi non...a Capodanno, non...tutto l'anno!!!


Il 31 dicembre 2009 ho giurato solennemente di strangolare sadicamente il primo che con lo stesso sadismo mi avrebbe detto la solita frase "Chi non tromba a Capodanno, non tromba tutto l'anno!".
Non ho mai capito perchè anzichè dedicare un felice augurio, si debba intimare e incutere ansia con questa veggenza malefica!
Non bastano tutti i giorni a tutte le ore le previsioni nefaste, funeste o illusorie sparate da Paolo Fox, Branko e tutta la stipre degli Astroiettatori??
No, si deve per forza affondare il dito nella piaga delle persone che vorrebbero iniziare l'anno con SANI presupposti o speranze di svolta con frasi fatte, aforismi e proverbi da stregoni!!
Riflettendoci, perchè deve valere solo per il sesso? Perchè allora non applicare la frase a tutti gli altri ambiti? Tipo "Chi non salta su un piede a Capodanno, non salta tutto l'anno!", oppure "Chi non mangia nutella a Capodanno, non la mangia tutto l'anno!" o , che ne so, "Chi non fa il trenino a Capodanno, non fa il trenino tutto l'anno!"?
D'altronde i piaceri della vita sono tanti, per cui se proprio si vogliono convincere le persone a condurre una vita dedita al piacere e al vizio con minacce psicologiche, bisognerebbe estenderle alla sfera completa!! E la frase corretta diventerebbe, quindi," CHI NON TROMBA, MANGIA, BEVE, CANTA, BALLA, SI DIVERTE etc etc A CAPODANNO, NON FA QUESTE COSE TUTTO L'ANNO!!!".
Capodanno diventerebbe un'orgia anarchica e incontrollata e i poveri comuni mortali che sfortunatamente si dovessero ritrovare a non poter sfruttare nessuno di questi piaceri, sicuramente sarebbero colpiti da una volontà di suicidio per la paura di trascorrere un anno monacale!!!
Comunque, se proprio devo essere superstiziosa, riflettendo su questo mio ultimo dell'anno (per quanto mi ricordi), avrò un 2010 ricco di Alcool, Cibo, Fumo e Malditesta!!!!

E voi cos'è che NON farete tutto l'anno e cosa, invece, potete sperare di fare durante i prossimi 364 giorni???


(Mi scuso per quest'elucubrazione filosofica. Probabilmente ho ancora in circolo l'intera brocca di vino rosso che ha attraversato il mio corpo , dati i ragionamenti contorti e i martelli pneumatici nel cervello. L'importante è che sia sopravvissuta. Un giorno riacquisterò lucidità mentale, spero!)