giovedì 1 ottobre 2009

Baarìa: sapori di Sicilia.



Entra in sala, non lasciarti spaventare dall'idea che t'aspettano quasi 3 ore di pellicola, ma chiudi gli occhi e aguzza l'olfatto.
Con questa prospettiva Baarìa riuscirà a trasportarti in un'atmosfera che lascia da parte l'aggressività delle metafore politiche e dipinge,invece, la storia di una terra, di una famiglia, di un 'evoluzione di saggezze popolari e antichi ideali.
Sembrerà di percepire i sapori di Sicilia,svelando tradizioni e leggende in quella chiave neorealista che ti permetterà di cogliere i dettagli di un modus vivendi, ma soprattutto il corso di un'epoca nei suoi aspetti di semplicità ed ingenuità. E non esistono esempi migliori della famiglia e di un popolo per raccontare i valori che l'hanno caratterizzata dagli anni '20 fino alla metà degli anni '70. Ma non è solo l'ideale politico a condurre la trama. Sono soprattutto la commozione e l'ironia con le quali Tornatore ha condito la sua visione delle proprie origini familiari, geografiche e culturali. Con questo omaggio , il regista è stato capace di coinvolgere lo spettatore in un flashback storico, che descrive una cultura che oggigiorno ha perso, nel bene e nel male, la sua genuinità. Ed è proprio quest'ultimo aggettivo che si addice maggiormente all'interpretazione tematica del film. Attraverso la ricerca di quei piccoli ma significativi racconti, espedienti ed aneddoti che costituiscono il fulcro dei ricordi di una genealogia, ci è permesso di assistere al documento interiore del regista, come se fossimo invitati ad ascoltare le vecchie leggende che un tempo ci venivano raccontate. Allo stesso modo osserverai la pellicola, con l'identica curiosità ed attenzione di un bambino che si immerge nei racconti dei propri antenati. Sentirai così il profumo dei limoni ,verrai coinvolto in tradizioni culturali e linguistiche, percepirai la coerenza e la credibilità delle speranze in cui si credeva davvero come linee conduttrici. Infine vivrai le stesse emozioni che trasudano dalla storia d'amore tra i due protagonisti, modello di un sentimento antico, semplice, puro.
Tornatore ci offre, dunque, il ritratto di una vita vissuta al quale dobbiamo approcciarci con un pizzico di ingenuità e sensibilità per un salto indietro nel tempo, che non può che farci riflettere sul presente. Un presente che ha perso" la voglia di abbracciare il mondo e si è arreso nella credenza di avere le braccia troppo corte per riuscirci".

1 commento:

kekkasino ha detto...

non l'ho ancora visto, provvedero questo w-e e ti dirò la mia!