lunedì 29 settembre 2008

Quellilì di Valleluja



L'altro giorno mia madre ha esordito con una frase che mi ha destato non poco timore:"Avrei voluto che fossi un PAPA BOY"!!!
Ora io mi chiedo seriamente, ma quando mai una madre può dire ad una figlia ventiduenne ,così ,dal nulla ,una frase del genere!!!
Tanto che , con molta tranquillità, le ho risposto:"Io avrei voluto una madre sessantottina!"
Per spiegarvi la mia motivazione c'è bisogno che inizi da Adamo ed Eva.
All'asilo sono andata dalle suore. La mia maestra si chiama Giovanna, ma spesso ci ritrovavamo in mensa o in mezzo tale Suor Bruna, che sembrava avesse fatto seminario per strada. Ricordo ancora una volta in cui chiesi dove fosse finita la mia maestra e la risposta fu:"E' andata a far la piscia!". Fu lì che iniziò il mio percorso di avvicinamento alle parolacce e di allontanamento dalla Chiesa.
Ma non finì così.
Sempre mia madre, recidiva, mi iscrisse per ben 8 anni di scuola dai preti. Ed è proprio in quel percorso scolastico che feci bingo.
C'erano due figure che hanno traumatizzato la mia crescita scolastica infantile: Padre Beniamino e Padre Riccardo.
Padre Beniamino lo odiavo talmente tanto che quando passavo di fronte a scuola cantavo un motivetto che diceva"Padre Beniamino è un po' cretino!".
Padre Riccardo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Era completamente misogeno. Gridava di continuo minacciando di riempire di varechina le nostre lingue per purificarci da quel gesto blasfemo che era limonare. Ma soprattutto ricorderò sempre in confessione a 9 anni la domanda:"Ti masturbi?". All'epoca non sapevo nemmeno il significato della parola, tanto che l'avevo poi aggiunta ingenuamente all'elenco settimanale dei peccati: "Allora , ho risposto male a mamma, ho detto le bugie e le parolacce, ho fatto i capricci e mi sono masturbata!". Strano che a quel punto non mi abbiano cacciata dalla scuola, ma in realtà manco lontanamente sapevo di cosa stessi parlando.
Ero talmente tanto influenzata dalla presenza dei preti che alla classica domanda :"Emilia che vuoi fare da grande?", rispondevo LA SUORA DELLE PAOLINE!!!
Lì sì che i miei genitori si sarebbero dovuti preoccupare seriamente. Il sabato pomeriggio, quando uscivo con papà, oltre a farmi il giro di tutte le cartolibrerie della città, andavo alla Libreria Paolina e mi facevo regalare i libri disegnati su S.Francesco e S.Chiara! No, non volevo i giocattoli, volevo la storia di San Crispino a fumetti!
Dopo il giro delle Librerie Paoline , costringevo i miei genitori ad andare a Messa di sabato sera alle 20 in un centro un po' fuori città. Lì trovavo tutti i miei compagnetti di classe e feci la comunione. Ma, man mano che crescevo, tornavano in me le aspirazioni di una piccola bimba moderna e iniziavo a pensare alle pomiciate, a Leonardo di Caprio e alle feste in cui giocare alla bottiglia.
Così, abbandonai gradualmente la giornata mistica e ci fu il trauma cresima.
Iniziai a rifiutarmi categoricamente di seguire pure il catechismo e quando il parroco cresimò i miei amichetti, io non fui chiamata e rimasi delusissima.
Da allora mi resi conto di quanto fu una liberazione la scuola pubblica e poter volontariamente saltare l'ora di religione per dormire un'ora in più od uscire un'ora prima.
Oggi mi è sembrato di rivivere una giornata scolastica della mia infanzia.
Io e Gina siamo andate, come al solito, a mangiarci un kg di pizza al taglio e , per smaltire, abbiamo deciso di andare a farci una passeggiata in centro.
Arrivate in Piazza Navona, udiamo musica e canti. Attratte dalla possibilità interessante che ci fosse un concerto ci accorgiamo, invece, di essere finite ad una riunione di comunità religiose. Eravamo circondate da QUELLILì DI VALLELUJA.
Ci siamo sedute su una panchina partecipando passivamente al presepe vivente. Io facevo il bue e lei l'asinello.
Ad un certo punto vediamo due ragazzi avvicinarci. Dentro di me inizio ad avere strane percezioni. Ecco, lo sapevo, sono due moralizzatori che mi vogliono purificare!! Neanche il tempo di dire "Guarda a me non inter..." che in due secondi erano già seduti che ci raccontavano la loro vita. Sono partiti dalla nascita. Eravamo ormai monopolizzate. Due ore, dico due, in cui hanno raccontato appunto vita, morte e miracoli. Gina era completamente assorta, io li ascoltavo ma tanto sapevo che volevano convincerci ad iscriverci alle loro organizzazioni.
Oltretutto ero al freddo e al gelo e portavo con me da circa 3 ore un vassoio di pizza unto che iniziava a pesare. Volevo solamente camminare o tornare a casa al caldo. Non volevo essere convinta da due giovani di belle speranze. Perchè per me è una cosa troppo intima per essere affrontata con due estranei.
Il bello è stato il commento postumo di mia madre: "Emilia, questo è un segno della profezia di Celestino. Tu non lo vuoi ascoltare perchè sei sciocca!".
Ora, tra Gina e la profezia di Gino e mia madre e la profezia di Celestino, ho paura di addormentarmi e sognare apparizioni mistiche, come se avessi mangiato un kg di pizza più una peperonata piccante!!!!

11 commenti:

Piermatteo ha detto...

Ma si, tu masturbati mentalmente solo in momenti di privaci assoluta, poi che gli altri pensino a quel che vogliono... chissene!!! Tanto non c'è bisogno di confessare nulla a nessuno!

Ma che sto dicendo?!? O_o

Morettina ha detto...

Toc Toc...Cè Suor Emy?????
^____^
Ciccia pure io ho fatto 5 anni dalle suore... e ti dico solo che una volta ho fatto fare la capriola alla suora che mi stava rincorrendo per sculacciarmi perchè avevo fatto da monella... o ti devo raccontare di Suor Grazia che se non facevi bene i compiti ti faceva mettere le mani sul tavolo e le pestava con la bacchetta!......
AHahahahhaha che ricordi!!!!!
Buon inizio settimana ^____^

Anonimo ha detto...

eheheheh esaltata e uomo ti vuole tua medre??? muahahah
E vabbè...mia madre ormai ultimamente non mi parla più! Quidi tutto sommato è meglio sentirsi dire di voler una figlia papa boy!ihihih
Ciao bella!:)

Pupottina ha detto...

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah

masturbarsi mentalmente?
no
meglio chiamare .... un amico???

ahahahahah

ciao
buon martedì

Mat ha detto...

tua mamma nn ti vuole tanto bene!

Callista ha detto...

Pentiti, peccatriceeee!
;-)
Baci baci

Francesca Palmas ha detto...

amica, a volte le mamme le sparano grosse...ma grosse...

Francesca Palmas ha detto...

ah dimenticavo. Io all'asilo dalle suore rimasi traumatizata dalla suore che prima si rinfilava la scarpa con la forchetta e poi mangiava con nonchalanche....

Piermatteo ha detto...

Io all'asilo dalle suore ho dato i miei primi bacetti innocenti... Non è stato poi così traumatizzante!!!

Piermatteo ha detto...

Però sinceramente una volta mi misero in castigo per una cosa che non avevo fatto... è da allora le ho odiate fino alla fine dell'asilo!!!

Anonimo ha detto...

Insalata puoi fare i post più spesso che mi sei troppo simpatica.
Datti l'obbiettivo di uno a settimana anche se so che è dura per una studentessa fuori sede con tutto quello che ha sempre da fare.

Ciao