mercoledì 13 maggio 2009

I LOVE SHOPPING...da sola



Tutututututu....tatatatatam..lalalalalala Pretty Woman walkin down the street...
No, non ho deciso di optare per il mestiere alternativo, nè ho incontrato il sosia ringiovanito di Richard Gere..è che sono reduce da una serata che non mi accadeva da tantissimo tempo.
Ieri pomeriggio mi chiamano per un colloquio in culonia. Dovevo fare la traversata di Roma sotto il sole cocente del primo pomeriggio. Arrivo in mezzo alla strada, tutta sudata ovviamente, stracarica, ovviamente e aspetto il mio turno. Entro e due commissarie della polizia mi sottopongono ad un terzo grado sulle mie capacità e sulle mie potenzialità. Mi sento sotto torchio. Sudo, grondo, inondo, inizio ad avere tic. Esco da lì con la solita risposta:"Ti faremo sapere".
Un po' amareggiata, stressata e stanca da questo periodaccio che non vuole saperne di migliorare, anzi culmina con lo studio matto e disperatissimo del pessimismo di Leopardi e di tutte le sue infinite seghe mentali, mi dirigo verso casa con l'adrenalina a mille.
Ma dove vado a capitare magicamente questa volta?
No in nessuna enogastronomia, non è che sto sempre a magnà !(naso lungo!).
No no, in nessun bordello di ballerini di colore nudi che mi circondano (magari!).
No no, in nessun centro di igiene mentale per schizzofrenia ( manca poco!).
Insomma, cos'è che può far felice una donna triste e sconsolata se non è cibo o un pene?
Ma lo shopping, naturalmente!!!
In genere non sono una patita di shopping compulsivo. Cioè, non è che non lo sia di natura, sono pur sempre una donna. E' che molto spesso non posso o , molto + di frequente, non mi sento nelle condizioni adatte per svaligiare negozi. In genere però questa è sempre una conseguenza del motivo principale del portafogli piangente.
Però ieri... Ieri sembravo Paris Hilton dopo 1 mese in quarantena.
Mi trovavo a Piazzale Flaminio. Avevo un bivio di fronte: prendere la metro piena di gente puzzolente, oppure fare una passeggiata per tutta via del Corso per arrivare alla fermata dell'autobus.
Negozi del centro - Gente puzzolente : 1-0.
Occhiale fashion, trattengo il respiro, preparo le borse e inizia il sottofondo Tatatatan Pretty Woman...
Dritta, sparata, irremovibile mi dirigo verso la prima tappa: H&M.
Avevo girato le catene di tutta Italia. H&M a Genova sotto il diluvio universale, ma lì mi colse un violento attacco di sguaraus da vacanza e addio sogni di gloria e di moda.
H&M a Bologna: dopo una camminata di 1 ora, finalmente entro nel negozio, già convinta di poter acquistare quelle bellissime ballerine che avevo visto a Genova , oltre ad altre piccole e (in)utili cosucce per ingradire il mio armadio. Nulla nemmeno lì: sembrava che la mia comunissima e gettonatissima taglia e misura di scarpe, fosse stata depredata dagli Unni un secondo prima di me.
E invece ieri eccomi lì, da sola, di fronte al Regno delle meraviglie e con l'ultima speranza.
Entro e subito una canottierina celeste mi chiama. Presa. Subito dopo di fronte a me compaiono le famose ballerine. Sì, il numero c'è. Le provo e mi calzano proprio come la scarpetta di Cenerentola. Mi commuovo. Prese. E poi ancora due magliettine e un paio di pantaloni e mi avvio coraggiosa a fare la fila per la prova. Mezzora di suspense e poi....tutto mi stava perfettamente, proprio a pennello, che soddisfazione!! Piccola postilla: Ho dovuto rifare la fila di un'altra mezzora per i pantaloni, perchè mi sono completamente dimenticata della differenza taglia italiana, taglia americana. Così, ho preso la 42 e quando l'ho indossata, ci stavo io e altre 5 Emilie. La vana illusione di aver perso 3 taglie è durata un nano secondo.
Arrivo alla cassa con un sorriso da ebete, tanto che il cassiere mi guarda sconvolto e sta per ridermi in faccia : " Ciao , IO PRENDO TUTTO QUESTO!" "Va bene ", risponde lui per la serie STICAZZI.
Tiro fuori la mia Postepay come se fosse un American Express Platino piena di milioni e pago.
Mi rimetto gli occhiali ed esco con la prima busta.
Tatatatatatan Pretty Woman...
Seconda tappa: Mango. Neanche 1 m dentro il negozio e scorgo un cardigan color verde acqua che sta lì tutto solo e, stranamente e, casualmente, si sarebbe intonato benissimo con tutto ciò che avevo comprato prima. Neanche due secondi e sono alla cassa.
Un'inglese prende il mio maglione per vederlo: "Great colour, great choice!"
"THANKS A LOT!" Soddisfatissima e di nuovo con il sorriso da ebete pago il maglione.
Di nuovo occhiali e go, verso l'infinito e oltre!!!!
Dopo esser entrata da calzedonia, goldenpoint, intimissimi e aver ignorato tutti i costumi (non sono ancora pronta a quella compera cruciale) , ecco che mi viene in mente cosa mancava a completare l'opera: ZARA.
M'era , infatti, rimasta quella voglia latente di una magliettina che si accoppiava a quella con il ? disegnato a caratteri cubitali. Non c'è ? senza !. Con la scusa del punto esclamativo disegnato, che si sarebbe abbinato perfettamente al leimotiv della situazione, entro in quei due piani stracolmi di balocchi.
E di nuovo sono vittima di quell'istinto compulsivo e incontrollabile . Via con magliette, fuseaux, maglioncini. E via di nuovo con la mia PostePay. E io Pago.
Il pomeriggio si conclude con me che torno piena di buste a casa, con un sorriso smagliante, risollevata per un giorno, curata nell'animo più profondo e convinta del fatto che lo shopping sia decisamente migliore se fatto da soli. Solo tu e la tua brama. Tu e il tuo narcisismo. Tu e la legge del "qualunque cosa ti piaccia comprala", anche se hai il culo piatto e le maniglie dell'amore.
E per la serie LE BRAVE RAGAZZE STANNO A CASA A STUDIARE. LE CATTIVE RAGAZZE VANNO A FARE SHOPPING SFRENATO...Il giorno dopo è iniziato con la consapevolezza di una nuova reclusione alle mie prigioni. Pane e acqua, perchè il mio bancomat lampeggia NO TENGO DINERO OHOHOHOH se provo a prelevare e giornate romantiche con Leopardi. L'unica occasione in cui potrò sfoggiare gli acquisti, sarà di fronte allo specchio atteggiandomi a modella che fa la sfilata!!
Però sì, devo dire che è servito!!!

4 commenti:

Francesca Palmas ha detto...

fare shopping è una delle cose più belle del mondo...e concordo da sole è mooooooooooolto meglio!!!

Irish Coffee ha detto...

io una giornata come la Roberts la vivrei sicuramente
con annesso l'omino brizzolato :D
è vero, le donne quando son giù di corda riescono a rifiorire facendo del buon e sano shopping
:P un'arte in cui spezzo mi perdo...
ti capisco...eccome se ti capisco...

buona giornata

arthur ha detto...

Ma è possibile che fare shopping sia prerogativa delle sole donne?
E no perchè a me personalmente non è uno sport che mi consola, anzi, visto che in genere quando devo comprare entro, provo ed esco, mi troverei sulla strada di casa con le mani piene di pacchetti… ;-)

Simpaticissimo questo tuo post!

emy insalatissime ha detto...

Beh si , in effetti conosco tanti uomini che amano fare shopping, ma altrettanti che lo odiano!!!
Però, ecco, la magia dello shopping terapeutico, con annessa goduria nel provare e sfilare, bè questa è prerogativa di noi donne ;-)