mercoledì 25 novembre 2009

Il mistero della gravida e l'allegra compagnia dell'autobus



Il bello di vivere in una grande metropoli e di doverti spostare con i "carri buoi", è che puoi assistere continuamente a delle scene esilaranti.
Questo pomeriggio, all'ora di punta, mi trovavo seduta su un autobus stracolmo. Per vedere il bicchiere mezzo pieno cerco sempre di sfruttare gli infiniti minuti trascorsi tra un tanfo d'ascella e uno spargimento di suina osservando le persone che mi circondano. Diciamo che mentre sei spiacciacato come una sardina in un barattolo, non hai molta altra scelta.
L'ultima volta che ho fatto lo stesso tragitto una povera crista s'è accasciata al mio fianco. Così, improvvisamente, l'ho vista piombare a terra come un sacco di patate.
Premettendo che non puzzavo, per cui non potevo essere la causa del suo malore, m'è venuto un coccolone. Non aveva trovato, la poveretta, una persona che non si fa prendere dal panico e con prontezza cerca di risolvere la situazione. Aveva trovato me, che stavo per accasciarmi vicino a lei dallo spavento. Nessuno pareva accorgersene, alchè presumo che l'imminente erezione della mia folta chioma, sia stato un segnale di fumo abbastanza palese. Subito si sono avvicinati due personaggi con fare E.R. MEDICI SULL'AUTOBUS e hanno cercato di capire la situazione: "Hai mangiato? A che ora? Hai bevuto? Ti sei drogata? Hai inalato gas nocivi? Hai visto un Ufo? Sei incinta? E se sei incinta, da quando?" .
Lei, più zombie che viva, biascicava qualche sillaba che di sicuro non corrispondeva alla dettagliata risposta che si aspettavano quei due dalla professione non identificata. Ma era ovvio che la ragazza, che nemmeno si ricordava chi fosse, non potesse ricordarsi in quel preciso istante la cronologia di un suo ipotetico concepimento! Concepimento sul quale poi si è creata tutta una serie di storie tra gli abitanti dell'autobus. Tanto stavamo lì fermi, nessuno poteva muoversi, i due pseudo medici l'unica cosa che sapevano fare era la doccia alla collassata (con la mia acqua in bottiglietta dalla quale avevo bevuto reduce dall'influenza), tanto vale costruire qualche film mentale sulla vita della disgraziata: " Forse ha un calo di zuccheri perchè è anoressica - bulimica- epilettica"; "Forse ha appena ricevuto la tragica notizia della morte del Pappagallo Pappy"; "Forse viene da un viaggio sull'Everest e quindi il caldo di questo autobus dopo il gelo le ha fatto male". Ma l'ipotesi più gettonata era quella "beautifulliana": "Forse è incinta e non lo sa", dice una signora. Ed un'altra subito risponde " Oggesu allora magari ha un amante". Ed un'altra ancora" Ma ora noi dobbiamo avvisare il marito e che gli diciamo?". Nel mentre costei continuava a collassare ,gli attori che si pensavano in una puntata di qualche serie medica non sapevano più che fare, l'autista voleva trasformare l'autobus in un'ambulanza, le vecchiette si dividevano tra l'invocazione di tutti i santi e la trama di una soap opera, finchè si è sentito tra la folla uno strascico di voce dall'oltretomba che pronunciava queste parole:" NON è SUCCESSO NULLA, NON VOGLIO AMBULANZE, PSICOLOGICI, POLIZIA, FBI, RIS, CSI E NAS, VOGLIO SOLO ARRIVARE ALLA MIA FERMATA DOVE MI ASPETTA MIO MARITO E CI PENSERA' LUI A BADARE A ME!".
Scesa alla mia fermata, dopo un'ora di esercizio Stanisvlaskijano di immedesimazione sulla linea 36, non capivo più dove fossi.
Questo pomeriggio, stesso tragitto, ora diversa ma mole infinita di gente come sempre. Per fortuna mi sono guadagnata un posto a sedere nonostante lo sguardo indispettito delle quarantenni che ormai (solo) nell'autobus si sentono categoria anziana indi in diritto di sedersi.
Vicino a me ecco comparire due strambi personaggi. Avete presente Madga e Furio nei film di Carlo Verdone? Ecco, l'idea generale è quella, solo caricaturizzata ancora di più. Lui, sui sessanta, rossiccio, indossava un abbigliamento da "Voglio fare l'intellettuale ma in realtà sembro mio nonno". Basti citare uno di quei cappotti blu scuro con cappuccio che fanno molto Inghilterra dell'800.
Indissolubilmente attaccata al suo braccio v'era una filippina (o giu di lì) sua probabile amante o badante, governante, moglie, fidanzata. Insomma, non ho ben capito il suo ruolo. L'età di sicuro pari alla mia, massimo venticinque anni.
Appena saliti sull'autobus si sistemano in perfetta posizione eretta e subito lui inizia a disquisire: " Eccoci qui, ora grazie alla possibilità che l'autobus ci offre della corsia preferenziale in cinque minuti dovremmo essere arrivati. A quel punto tu avrai diverse possibilità. O scendi alla fermata, poi vadi a destra circa 200 metri e 45 cm, oppure prendi un altro autobus all'angolo e chiedi all'autista di indicarti il momento preciso in cui dovrai scendere.Capito?"
Lei, un po' perplessa, risponde" E tu poi dove andale? "
"Non ti preoccupare, io poi percorro la via e ne approfitto per fare un po' di sano fitness".E imperterrito continua:" A proposito Cara ricordati che per lunedì urge che vada a reperire le barbabietole, è da tanto che non le mangiamo e sono un alimento indispensabile per la nostra corretta alimentazione. Per cui ritengo che debba assolutamente memorizzare questa nota".
Lei, il cui vocabolario italiano non raggiungeva un linguaggio così forbito, si limitava a rispondere :" Si "Fulio" balbabietola".
Ma a lui piaceva troppo costruire una filippica per dimostrare alla povera filippina la sua immensa proprietà di linguaggio: " E ti sei ricordata di invitare Tal dei Tali lunedì? Quando viene? L'hai fatto venire lunedì proprio perchè non ci sono vero? Hai fatto bene, ma ti conviene preparare due pasti in uno, sai due pietanze che il giorno dopo sono riscaldabili, così risparmi tempo se no potrò sempre intervenire io martedì sera. Anzi devi assolutamente memorizzare anche la probabilità di andare a prendere Maria Cristina alla lezione sui pittori olandesi, così poi io tornando dalla sede Universitaria, sono maggiormente facilitato nel reperirvi e portarla in visita dalla nonna, di modo che potrò occuparmi della stesura della lezione che terrò in data di giovedì. Ma ti dirò, Magda, in tutto questo m'è venuto un leggero languorino. Ma , Magda, a cosa pensi?"
L'espressione di lei (non vi dico la mia, ve la lascio immaginare) in tutta questa pappardella senza fine che mi aveva caricato un'ansia addosso indescrivibile, era a momenti terrorizzata, altri concentrata, altri ancora alienata.
"Penso alla cena. Non so ancora che fale".
"Cosa prevede il menu stasera Magda?".
Se due secondi prima Magda non sapeva che fare, l'incalzare di lui aveva subito destato in mente qualche ipotetica ricetta da propinargli ( si spera col cianuro):"Pasta col pesce. Va bene pesce?"
"Si, perfetto Magda, sai che il pesce è un'ottima fonte di fosforo? E il fosforo fa bene alla memoria e così io potrò essere più vigile alla mia lezione. Brava Magda!".
In tutto questo mi domandavo se costei non stesse maledicendo il giorno in cui ha incontrato il Professor Furio Callisto Cagnato , vecchio italiano intellettuale antisesso e ha deciso di vivere nella sua stessa dimora, ma soprattutto come questa povera donna venuta da lontano sia capace di sostenere quotidianamente la logorrea ossessiva di questo elemento, che fino ad oggi pensavo esistesse solo nella fulgida fantasia di Carlo Verdone!!

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