sabato 21 novembre 2009

"Sei mai stata all'estero?" "Si a L'Ondra"



Sono passati quasi 5 anni dall'ultima volta. Gli stessi 5 anni che conosco Mary e con la quale non avevo mai condiviso un viaggio.
Così venerdì 13, data temutissima dagli inglesi, eccoci a Londra.
Memore del successo dell'autunno 2009 "Sono stato a L'Ondra " tradotto anche in inglese"Sono stato a L'Ondhon" , per la terza volta sono pronta a respirare nuovamente la sua anima inconfondibile.
Il ricordo della sua vivacità, della sua atmosfera bohemièn ma allo stesso tempo sempre viva, attiva e un pelo avanti a tutto, m'era rimasto impresso quasi quanto quello dei Muffins, motivo principale per il quale ho accettato la proposta di replicare la meta.
Il programma di viaggio era stato stilato a puntino: in 4 giorni avremmo divorato l'intera città e interi kg di dolci. Eravamo pronte ad indossare più vesti. Di giorno la versione Turiste Japanese ( un po' meno rincoglionite di quella originale) , di notte Guerriere pronte a sfidare la London Nightlife.
Prima di partire mi chiama un'amica ormai inglese d'adozione :"Emy siete invitate ad una festa. Ti dico solo che ci saranno due egiziani modelli da paura. Uno assomiglia a Raz Degan , l'altro a Lenny Kravitz". Senza nemmeno dire "Si" o "No", rispondo "Dammi l'indirizzo e io ci sarò".
I presupposti per un viaggio intenso, quindi, c'erano proprio tutti.
Londra ci accoglie con la sua solita pioggerellina sottile , ma nonostante ciò eravamo agguerrite e determinate nel viverla appieno. Neanche il tempo di arrivare in hotel,infatti, che subito veniamo accolte dalla magia che si respira a Covent Garden, il quartiere artistico. Mille luci colorate e natalizie, tante bancarelle di dolci e cianfrusaglie ci hanno immerse in un clima circense che inaugurava il nostro "Welcome in London". E a Covent Garden iniziava anche la maratona dell'acetone: come campare di soli dolci ed essere felici. Un biscotto pieno di burro e nutella mi dà il suo caloroso e calorico benvenuto e così mi rendo conto di essere lì, in vacanza, felice e appanzata. Non avrei potuto chiedere di più. O forse sì, ALCOOL.
Così arriviamo a Soho e decidiamo di cenare in uno dei suoi tanti pub. Un energumeno incazzato mi ferma all'istante: " Show me your ID". E capisco che evidentemente in Inghilterra le ragazze di 24 anni non sono nane quindi risultava poco credibile che potessi avere più di 21 anni, essere capace di intendere, volere ma soprattutto BERE. Invece , nonostante la sua faccia incredula, eccomi di fronte a quella meravigliosa birra dal nome sconosciuto che ho tentato di ordinare con il mio inglese ancora timido. Ed eccoci circondate da una marea di giovani inglesi ubriachi alle 8 di sera, che felicemente bevevano birra su birra su mohijito su caipiroska. Evviva la vita, evviva Londra!
Ebbra di felicità ma soprattutto ebbra e basta torno in Hotel pronta a ricaricare le pile per il giorno dopo.
Dopo aver inagurato anche la COLATIONSHIP LUCULLIANA DELL'HOTEL, Sabato abbiamo trascorso, infatti, una giornata molto intensa, anche chiamata LA GIORNATA DEL PORTAFOGLIO.
Ho una teoria indissolubile, che è stata più volte assodata nell'arco degli anni di indipendenza turistica: QUANDO SEI IN VACANZA I SOLDI A DISPOSIZIONE VANNO SPESI TUTTI, principalmente in shopping!!
12 ore filate, dico 12, dedicate INTERAMENTE alle compere, da Portobello a Oxford street. Dalle bancarelle vintage al reparto Jimmy Choo di H&M .
Pioveva a dirotto e io pagavo a dirotto, ma non me ne fregava niente, perchè ero in preda ad una crisi ossessivo-compulsiva di megalomane felicità e irrefrenabile estasi commerciale. Vestiti meravigliosi ad ogni angolo, borse fantastiche ogni 3 m, orecchini e gioielli deliziosi che cadevano dal cielo, minchiate inutili che però quando sei in vacanza ti sembrano sempre utili a qualcosa, ma soprattutto la possibilità di poter aprire il borsellino senza sensi di colpa, senza problemi, senza pensieri e ,solo per pochi giorni, SENZA LIMITI. Mi mancava il sesso e sarei anche potuta morire!!!
A proposito , c'è un motivo per il quale mi trasferirei seduta stante nella capitale inglese: il PULLULARE di magnifici e indescrivibili esemplari di uomini cioccolato al latte o fondente che si susseguono continuamente per le vie della città. Se dovessi aggettivare Londra in poche parole , direi che è una commistione di razze, culture, stili e...CULI! Proprio così, non esiste barriera alla fantasia negli abbinamenti, nel crearsi un proprio stile senza lo stampino della tendenza monopolizzante che etichetta, come non esiste barriera alla fantasia di Madre Natura nel creare degli esseri viventi con dei sederi così belli. Mai visti così tanti in vita mia (Forse perchè non sono ancora stata a Cuba).
Ad un certo punto ci trovavamo a Westminster e mi avviavo terrorizzata a salire sulla London Eye. La Divina Provvidenza, per calmare le mie fobie isteriche infondate, ha deciso di mettermi di fronte il lato b più bello del mondo. Un Marcantonio colorato di 1.85m camminava fiero davanti a me e la sua prestanza ha attirato talmente tanto la mia attenzione che mentre raccontavo qualche cazzata a Mary, improvvisamente un demone chiamato Simone Ormone si è impadronito di me e ha pronunciato queste parole " MARY G U A R D A D A V A N T I A T E". "IHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH", grida lei sobbalzando, "Non ho mai visto un culo così bello". "Nemmeno io, se non a Ricky Martin".
Cosa potevo fare secondo voi? Ma seguirlo e fotografarlo, ovviamente. Non poteva dissolversi così, senza rimanere impresso in qualche modo. Bisogna salvaguardare la natura!
Inutile dire che subito dopo ho ingurgitato un muffin doppio cioccolato con granelle di nocciola per supplire alle gravi carenze di affetto, agli sbalzi ormonali e agli anni di vita che ho perso durante quel viaggio allucinogeno e soprattutto per accettare il fatto che la sera sarei stata una triste Guerriera del Letto Da sola, senza nessun Lord al mio fianco.
Ma arriviamo al clue del racconto. Sono stati due gli avvenimenti principali che hanno caratterizzato questa vacanza. Il primo è stato assistere al Musical dedicato a Michael Jackson "Thriller Live" al Lyric Theatre. Sempre per la serie "I soldi vanno sputtanati allegramente" , sebbene in posizione "Poveracce" all'estremo lato della galleria, possiamo dire di aver assistito ad un vero e proprio show di completezza artistica e partecipazione del pubblico. Per un paio d'ore ho immaginato di vivere lì e poter assistere continuamente a spettacoli fantastici, concerti memorabili ed eventi originali e , ormai senza ombra di dubbio, ho potuto assistere ancora una volta a scultorei fisici maschili che danzavano come libellule alzando la temperatura del teatro.
Il secondo avvenimento è stato il viaggio di ritorno. Proprio per concludere in bellezza.
Alle ore 2 a.m. ci viene a prendere in hotel la versione indios di Richard Gere in Pretty Woman. Un'audi blu scuro, guidata da un elegante signore in cappotto blu di nome Fernandes, ci ha gentilmente scortate fino alla stazione centrale. Alla faccia del tassinaro! Abbiamo scoperto , infatti, grazie alla mia incorreggibile capacità di attaccare bottone pure con i muri, che Fernandes ha vissuto un po' in tutto il mondo, ama Parigi, ha una casa lì e a Londra vive niente popodimenoche a Notting Hill!!!
Altro che noi barbone costrette a prendere un aereo alle 6 del mattino con Ryanair di cacca!!
Ed ecco che qui viene il bello. Sono sempre stata terrorizzata dalle hostess di questa compagnia e sono sempre stata convinta che vengano istruite a modello Full Metal Jacket. E' proprio per questo motivo che , stanca di sfidare la sorte ad ogni partenza, ho ideato la tattica della TEORIA DEGLI STRATI.
Se hai la faccia come il culo, soprattutto perchè sei reduce da 4 gg di distruzione e delirio, sono le 4 del mattino e c'è freddo, l'unico modo che hai per combattere il nemico è indossare tutta la valigia. Ebbene sì, armati di coraggio e sii pronto a sudare, poi inizia ad indossare 2 canottiere, 1 maglia di cotone, 1 di lana, 1 vestito e 1 maglione di lana. Poi lega in vita 3 maglie e 1 maglione, indossa 3 paia di calze e infine cerca di incastrare quanta più roba possibile in ogni fessura o tasca a tua disposizione. Così otterrai il grande risultato di rallegrare l'intero aeroporto e non dover sborsare un euro in più a quei maledetti avari della Ryanair. Ma stai attento, perchè soprattutto a Londra, loro ti aspettano in sordina ad ogni varco e quando meno te l'aspetti compaiono lì come guerrieri delle tribù africane che vogliono pesarti la valigia, stilare un piano nutrizionale anche per te, misurare le dimensioni di ogni cm del tuo bagaglio, del tuo pene e , se c'è anche la minima cosa che non gli garba, ti danno il colpo di grazia con la loro tassa sull'eccedenza. Ben 3 volte ho dovuto superare quest'irti ostacoli. La prima al controllo bagagli, dove nonostante fossi rimasta in mutande dopo uno spogliarello di 1 ora che manco Kim Bazinger in 9 settimane e 1/2, continuavo a far suonare il sensore. La seconda nel corridoio del gate. Lì due acidone scelte appositamente perchè con il ciclo e astinenti dal sesso da tempo immemore, aspettavano le povere vittime al varco con frustino e bacchetta in mano. E per la seconda volta ho dovuto fare lo spogliarello-vestirello per sopravvivere. Finalmente arrivo al gate. Pensavo che fosse tutto finito e invece no, prima di salire sull'aereo, loro devono essere sicuri che durante le esercitazioni militari all'aeroporto la tua valigia sia magicamente diventata il beauty case di mary poppins dove con 10 kg riesci a farci stare pure una casa. E ben altre 3 volte ho dovuto combattere con quel malefico misura-bagagli che è stato ideato apposta per non far uscire più la valigia una volta che per miracolo sei riuscita ad incastrarla. Ho sudato, m'è venuta la tachicardia, stavo per piangere e alla fine, presa da panico, sono fuggita sull'aereo senza nemmeno mostrare il mio biglietto. Quando finalmente stavo per abbandonarmi rilassata ad un sonno profondo, sento :"emilia caput" e subito d'istinto mi viene da dire "Si presente sono qui", ma loro non volevano un emerita cippa da me, forse solamente individuare chi era la cretina che era salita sull'aereo senza nemmeno farsi strappare il biglietto.
Nonostante ciò molto presto andrò a vivere a Londra, ma sicuramente non sceglierò Ryanair come compagnia, perchè ho paura che una volta per tutte mi metteranno in stiva come i cani!!!

1 commento:

Francesca Palmas ha detto...

che descrizione meravigliosa...mi hai fatto venir voglia di andarci subito!!!e...la ryanair è nostra acerrima nemica!!!concordo!!!